drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti
cerca in vai

Parigi val bene una messa!

di Giacomo Villa
  Domenico Frilli Croci, Battaglia d'Ivry, 1610, tempera su tela, Firenze, Depositi delle Gallerie
Data di pubblicazione su web 20/10/2010  

Nelll’importante sede espositiva del Museo delle Cappelle Medicee di Firenze è in corso una mostra dedicata alla celebrazione della figura di Enrico IV re di Francia e Navarra, sposo di Maria de’ Medici, assassinato a Parigi il 14 maggio 1610; fulcro centrale i diciannove quadri che adornarono la chiesa di San Lorenzo, sede dell’omaggio del Granduca alla memoria dell’estinto.


Remigio Cantagallina, Assedio di Parigi, 1610, tempera su tela,
Firenze, Depositi delle Gallerie
 

La mostra si inserisce ormai in una ben consolidata tradizione che fa delle Cappelle Medicee, prezioso mausoleo della famiglia fiorentina, la sede appropriata per mostre che sono di volta in volta occasione per riflettere sul rapporto tra arte, potere politico, magnificenza e “teatro della morte”: così nel 1999 si è dato corso a La morte e la gloria. Apparati funebri medicei per Filippo II di Spagna e Margherita d’Austria; nel 2008 è stata la volta di un’esposizione e uno studio su Giangastone de’ Medici e l’anno scorso è toccato a Ferdinando I. Mostre che sono servite a raggruppare studi specifici sull’argomento e ad offrire, attraverso corposi e importanti cataloghi (nel caso della mostra in questione sicuramente superiore, quanto a ricchezza, accuratezza ed esaustività, alla mostra medesima), un compendio informativo qualitativamente di alto livello.


Domenico Frilli Croci, Battaglia d'Ivry, 1610, tempera su tela,
 Firenze, Depositi delle Gallerie
 

In mostra negli ampi spazi delle Cappelle Medicee i grandi quadri che Cosimo II, succeduto da poco al padre Ferdinando I, commissionò per le onoranze funebri che si svolsero a San Lorenzo il 15 settembre 1610. Le grandiose celebrazioni tributate alla memoria del monarca, come la critica recente ha ampiamente dimostrato, non solo avevano lo scopo di testimoniare lo stretto legame tra Firenze e Parigi, ma avevano, soprattutto, l’obiettivo di sottolineare la legittimità della reggenza di Maria de’ Medici, in vista della successione al trono di Francia di Luigi XIII. Secondo l’ormai storico modello delle esequie di Michelangelo, nel 1564, o di Filippo II nel 1598, i cerimonieri di corte organizzarono un “percorso” di immagini, una serie di 26 quadri che dovevano snodarsi dalla controfacciata lungo tutte le pareti della basilica, volto a celebrare le gesta del re di Francia e ad animare nei commossi spettatori del tempo il sentimento di ineluttabile destino, quasi divino, che aveva aleggiato sulla figura di Enrico IV.


Francesco Mati, Enrico IV entra pacificamente a Parigi, 1610, tempera su tela, Firenze, Depositi delle Gallerie
 

Ecco quindi, il “cristianissimo re di Francia e di Navarra” all’assedio di Parigi, nel celebre monocromo di Remigio Cantagallina o l’entrata a Chartres in quello di Giovanni Nigetti. Ludovico Buti firmò il quadro che rievoca la conversione di Enrico IV, premessa al pieno appoggio alla politica del re da parte di gerarchie ecclesiastiche e ampi strati di popolazione; fino all’entrata a Parigi (Enrico IV entra pacificamente a Parigi di Francesco Mati). Nel mezzo, le grandi tele che raccontano le vittorie militari del re a Fontaine – Française, la resa delle città di Meaux, Orléans, Lione ed Aix, l’assedio di Amiens, fino al quadro della pacificazione, che lo vede assiso insieme alla consorte, Maria de’ Medici, intento a provvedere alla riorganizzazione dello stato e al ristabilimento della religione cattolica.


Pompeo Caccini, Enrico IV e Maria de' Medici provvedono alla
riorganizzazione dello Stato e al ristabilimento della religione cattolica, 1610,
tempera su tela, Firenze, Collezione Credito Cooperativo
 

Restano importanti da un lato le acquaforti di artisti della cerchia di Giulio Parigi, raffiguranti le pareti della Chiesa di San Lorenzo parata a lutto e il catafalco e dall’altro i dipinti che tendono a contestualizzare il ciclo pittorico funebre nella vita di corte del periodo e nella storia: ecco le medaglie che riportano i volti dei granduchi fiorentini, i ritratti di Maria de’ Medici di Frans Pourbus il Giovane (1606) e di Enrico IV di François Quesnel (1613), lo Sbarco di Maria de’Medici a Marsiglia di Pieter Paul Rubens (1623), le incisioni di Jacques Callot sul matrimonio per procura dei due regnanti, fino al frontespizio della Descrizione delle felicissime nozze della Cristianissima Maestà di Madama Maria Medici Regina di Francia e di Navarra di Michelangelo Buonarroti il Giovane.

Frutto di  una sinergia completa tra musei e istituzioni fiorentine e francesi, la mostra ha avuto, nella scorsa primavera, un precedente passaggio, più ricco dal punto di vista di opere esposte di quello fiorentino, al Musée national du Château di Pau, città natale del re di Navarra.

Il prezioso catalogo raccoglie i saggi dei maggiori studiosi di spettacolo, arte figurativa e storia del settore, come Cristina Acidini, curatrice della mostra insieme alla direttrice delle Cappelle Monica Bietti, Sara Mamone, Paul Mironneau, Jean Pierre Babelon, Anna Maria Testaverde e Nicoletta Baldini, fra gli altri.

 



Parigi val bene una messa!

 

 Dal catalogo della mostra:

Sara Mamone, Il Re è morto, viva la Regina

 

 


 


Ambito di Giulio Parigi, "Il Catafalco" in occasione delle esequie di Enrico IV nella chiesa di San Lorenzo, Acquaforte, 1610, Firenze, Biblioteca Riccardiana


 

 

 


 


Pieter Paul Rubens, Lo sbarco di Maria de' Medici a Marsiglia, 1623, olio su tela, Collezione privata


 

 

 

 


 


Barthélemy Prieur, Busto di Enrico IV, post 1600, bronzo su base di marmo verde, Parigi, Musée du Louvre


 

 

 

 


 


Barthélemy Prieur, Busto di Maria de' Medici, post 1600, bronzo su base di marmo verde, Parigi, Musée du Louvre





 

 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013