Venezia Musica e dintorni, a. IX, n. 44, gennaio-febbraio 2012



pp. 80, euro 5
ISSN 1971-8241

Data di pubblicazione su web 30/01/2012

La copertina

La novità del numero di «Venezia Musica e dintorni» del gennaio-febbraio 2012 consiste in un lungo dossier (che occupa quasi venti pagine della rivista, dalla 36 alla 54) in cui quaranta artisti – compositori, drammaturghi, registi, e più estesamente «creatori» scenici – forniscono una risposta alla seguente domanda: qual è la funzione e il ruolo della critica al giorno d'oggi (almeno, com'è ovvio, per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo)?

 

Si tratta di un sondaggio che era già stato fatto, sulle pagine del «Patalogo», nel 1995, diciassette anni orsono (!), quando ancora la navigazione in rete non era diffusa come oggi. Eppure, alcune delle risposte alla domanda «è estinta la funzione della critica?» appaiono estremamente attuali: «l'invadenza della televisione nella vita italiana – scriveva per esempio Enzo Siciliano – ha fatto in modo che lo stesso giornalismo, progressivamente da vent'anni a questa parte, si trasformasse in uno stucchevole, soltando scandalistico, talk show. Lo spazio per l'intelligenza delle cose, sui giornali, sia nella politica, sia nella cultura, si è fatto sempre più esiguo, ridicolmente esiguo. Tutto questo non va attribuito a motivi metafisici né a un complotto perverso di alcuni capo-redattori. Mi chiedo, allora, in quanti hanno concorso a consolidare una situazione tanto rischiosa per la vita morale dell'intero Paese. In quanti hanno concorso a svalutare l'ufficio della critica mettendosi al servizio di meschini cabotaggi di potere, esaltando valori inconsistenti per mero gioco di schieramento». Già… in quanti? E chi sono?  

 

Oggi. Purtroppo. La situazione è molto peggiorata rispetto al 1995. E, sui giornali, «lo spazio per l'intelligenza» delle cose culturali è diventato paurosamente esiguo: «lo spazio riservato alla critica come cronaca – scrive Alessandro Solbiati – è come si sa diminuito enormemente. Poiché siamo nella “società dell'evento”, l'evento artistico viene presentato il giorno prima (con un testo dato dalla stessa organizzazione), ma non criticato il giorno dopo». Giorgio Battistelli, in proposito, fa riferimento al pensiero di Roland Barthes in base al quale «dalla sapienza, lentamente e attraverso alcuni processi storici, si è passati alla conoscenza e da questa all'informazione»: secondo lui, la critica da conoscenza si è trasformata in semplice informazione, che «è oggigiorno accelerata a tal punto da far perdere di vista l'osservazione approfondita e l'analisi».

 

Mentre, dunque, lo spazio sui quotidiani cartacei si assottiglia, si allarga invece a macchia d'olio la rete web, dove tutti possono esprimere il proprio parere a proposito di tutto: un male o un bene?

Forse un bene, per le opportunità che offre. Forse, però, un male… «internet – infatti – uccide l'autorevolezza», sostiene Gabriele Vacis. E come dargli torto? «Se Gadda – continua Vacis – fosse ancora in circolazione e recensisse uno spettacolo su una qualunque rivista online, la fidanzata del regista potrebbe rispondergli direttamente. E avrebbe lo stesso spazio. Quindi, di fatto, lo stesso peso. Fine dell'autorevolezza».

 

Registi come lo stesso Vacis, Federico Tiezzi e Ugo Chiti ricordano con nostalgia i bei tempi in cui si potevano leggere le recensioni di critici come Roberto De Monticelli, Tommaso Chiaretti, Franco Quadri e, andando ancora più indietro nel tempo, di Gadda, Montale, Quasimodo

 

Critici che inserivano l'opera di un artista all'interno di un percorso, che nominavano l'esperienza teatrale «attraverso una definizione “agglutinante” di senso», scrive Tiezzi: «non è vero che il teatro o la musica – aggiunge lo storico regista del Magazzini Criminali – non interessano più nessuno; è che non c'è nessuna volontà di rintracciare nel movimento complessivo dell'arte teatrale o musicale gli spostamenti linguistici, le strutture di pensiero e forma e farne teoria, manifesto, relazione con la realtà. Ognuno, artista e critico, è adesso autoportante, si riferisce solo a se stesso. Tempo buio, insomma. Il critico si trasforma in recensore, semmai con l'ausilio del voto, trasformando la sua funzione (essenziale nell'arte) in gioco di società».  

 

Chiti e Vacis, invece, hanno nostalgia per «certe recensioni – ricorda Chiti – che sapevano evocare lo spettacolo con tutte le prismatiche sapienze critiche di uno sguardo affascinato»: nostalgia per la critica affabulatoria, per la critica che racconta. Secondo Vacis, chi scrive di teatro «dovrebbe essere bravo a raccontare»: «quindi i critici dovrebbero assumersi questo compito particolare che è la narrazione del teatro di oggi. Il racconto prima del giudizio potrebbe essere il requisito di una nuova autorevolezza. Su un buon racconto, anche la fidanzata del regista cosa vuoi che abbia da dire?».

 

Le prime quindici pagine della rivista sono dedicate ad alcuni contributi relativi al compositore e direttore d'orchestra Giuseppe Sinopoli (Venezia, 1946 – Berlino, 2001) e alla sua Lou Salomé, opera che, il 21 gennaio, diretta da Lothar Zagrosek, ha inaugurato la stagione lirica 2012 del Teatro La Fenice. Una figura, quella del grande musicista veneziano – scomparso a cinquantaquattro anni mentre dirigeva l'Aida di Verdi alla Deutsche Oper di Berlino –, che, in quei giorni, dal 20 al 22 gennaio, alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, è stata anche approfondita, dibattuta e ricordata nel corso di un convegno intitolato, appunto, «Giuseppe Sinopoli – la musica degli affetti».     

 

Nella seconda parte del bimestrale, viene segnalata invece la giornata in ricordo di Franco Quadri (1936-2011): il grande critico teatrale, inventore dei Premi Ubu e fondatore del «Patalogo», verrà ricordato nel pomeriggio del 15 febbraio nei laboratori del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna. Interverranno familiari, amici, studiosi e artisti: Lorenzo Quadri, Sandro Lombardi, Romeo Castellucci, Oliviero Ponte di Pino, e molti altri.

 

Fra gli spettacoli segnalati, ci limitiamo infine a citare Tommy, storico musical degli Who proposto il 9 marzo a Padova da Roger Daltrey (la voce della band); Nora alla prova, regia di Luca Ronconi e con Mariangela Melato alla sua prima interpretazione ibseniana; gli Italianesi di e con Saverio La Ruina, e L'ingegner Gadda va alla guerra con Fabrizio Gifuni. Fra i libri usciti di recente: Il tempo a Napoli di Piermario Vescovo, i Racconti del palcoscenico di Paolo Puppa e il Johannes Brahms di Maurizio Giani.

 

Come al solito, sono poi molto interessanti le pagine sui canti delle mondine. La questione che Gualtiero Bertelli si pone questa volta è davvero una gran questione: viene prima la «Bella ciao» canzone di moda o la «Bella ciao» canzone partigiana? Il problema rimane tuttora insoluto…

 

Chiude la rivista un affettuoso ricordo dello studioso Bruno Rosada.      



di Giulia Tellini

Venezia Musica e dintorni, a. IX, n. 44, gennaio-febbraio 2012

Indice




Indice

INDICE

 

 

Editoriale

 

 

FOCUS ON:

 

Giuseppe Sinopoli

Di Oreste Bossini

 

Intorno alla «Lou Salomé»

Di Mario Messinis

 

La vocazione europea di Giuseppe Sinopoli

Di Dino Villatico

 

Lothar Zagrosek sul podio della Fenice

A cura di Mirko Schipilliti

 

Ripa di Meana: «Un’istallazione di ricordi e fantasmi»

A cura di Ilaria Pellanda

 

Margherita Palli: «Una scenografia reale»

A cura di Leonardo Mello

 

Un convegno su Sinopoli a cura di Sandro Cappelletto

Di Ilaria Pellanda

 

 

OPERA:

 

Passioni al sommo grado di astrazione

La severa lezione di «Così fan tutte»

Di Quirino Principe

 

«L’inganno felice», un Rossini al «sapor di polvere»

A cura di Veronica Tabaglio

 

«Il diario di Anne Frank» di Grigory Frid

Di Andrea Oddone Martin

 

La Giornata della Memoria secondo Gianni De Luigi

A cura di Patrizia Parnisari

 

Virtuale, anzi reale: l’opera in 3D

Di Manuela Pivato

 

La XVII edizione delle Giornate Wagneriane

A cura di Leonardo Mello

 

Un documentario dedicato a Wagner

A cura di Leonardo Mello

 

Su Don Giovanni alla Scala

Di Enrico Girardi

 

 

CLASSICA:

 

Il nuovo «Progetto contemporaneo» della Fenice

A cura di Ilaria Pellanda

 

Premio Venezia 2011: giovani sensibili e scelte intelligenti

Di Giorgio Pestelli

 

Il Premio Venezia e i concorsi pianistici oggi

Di Gian Paolo Minardi

 

Yuja Wang per la Società Veneziana di Concerti

A cura di Arianna Silvestrini

 

L’Orchestra di Padova e del Veneto in «Families&Kids»

Di Alberto Castelli

 

Le variazioni di András Schiff

Di Vitale Fano

 

«Le salon romantique»del Bru Zane

Di Andrea Oddone Martin

 

 

CONTEMPORANEA:

 

La trascendenza del ritmo nella poetica di Alberto Caprioli

Di Vitale Fano

 

L’arsenale di Filippo Perocco

A cura di Ilaria Pellanda

 

Il ritorno di Lachenmann in Laguna

di Letizia Michielon

 

L’epistolario Nono-Lachenmann

Di Letizia Michielon

 

«Pas-e», un’Associazione per la musica contemporanea

A cura di Leonardo Mello

 

La Contemporary Music di New York

Di Letizia Michielon

 

Emily Dickinson tra musica e teatro

Di Leonardo Mello

 

 

LA CRITICA OGGI (PARTE PRIMA):

 

Ragionar sopra l’arte

Di Gasparo Gozzi

 

Una «Norma» alla Scala

Di Massimo Mila

 

La critica oggi (parte prima)

Verso un’inchiesta corale

 

1995, un secolo fa

Di Leonardo Mello

 

Parlino gli artisti

Dossier a cura di Leonardo Mello e Ilaria Pellanda

Interventi di Claudio Ambrosini – Paolo Aralla – Giorgio Battistelli – Stefano Bulfon – Alberto Caprioli – Romeo Castellucci – Ugo Chiti – Silvia Colasanti – Azio Corghi – Luigi De Angelis – Pippo Delbono – Simone Derai – Edoardo Erba – Gianni Farina – Ivan Fedele – Luca Francesconi – Paolo Furlani – Massimo Gasparon – Mariangela Gualtieri – Adriano Guarnieri – Saverio La Ruina – Giovanni Mancuso – Giacomo Manzoni – Mario Martone – Luca Mosca – Giuliana Musso – Fabio Nieder – Mario Pagotto – Filippo Perocco – Pier Luigi Pizzi – Armando Punzo – Stefano Ricci e Gianni Forte – Michele Sambin – Giuliano Scabia – Mirko Schipilliti – Alessandro Serra – Toni Servillo – Alessandro Solbiati – Antonio Tarantino – Federico Tiezzi – Gabriele Vacis

 

Una giornata di studi per Franco Quadri

Di Massimo Marino

 

Premi Ubu 2011

 

La prima edizione del Premio Rete Critica

di Oliviero Ponte di Pino

 

«L’ottavo peccato»: un laboratorio di critica alla Biennale Teatro

Di Andrea Porcheddu

 

 

L’ALTRA MUSICA:

 

Il cantiere musicale di Elettrofoscari

Di Veniero Rizzardi

 

Il rock d’autore di David Sylvian al Geox

Di Guido Michelone

 

Roger Daltrey degli Who porta «Tommy» a Padova

Di Tommaso Gastaldi

 

Mondarisi

Di Gualtiero Bertelli

 

 

PROSA:

 

Strindberg secondo Valter Malosti

Di Leonardo Mello

 

Nora alla prova

Di Maria Grazia Gregori

 

L’«Orlando furioso» di Baliani e Accorsi

A cura di Stefania Taddeo

 

Saverio La Ruina racconta gli «Italianesi»

A cura di Leonardo Mello

 

L’«Arturo Ui» di Claudio Longhi

A cura di Stefania Taddeo

 

Franco Branciaroli e il suo «Servo di scena»

A cura di Ilaria Pellanda

 

Gifuni: «Il mio Gadda è un Amleto del Novecento»

A cura di Ilaria Pellanda

 

Il «Limite» di Vincenzo Schino

Di Leonardo Mello

 

«Kociss» trionfa al Fondamenta Nuove

Di Leonardo Mello

 

La sesta volta di «Paesaggio con uomini»

A cura di Camilla Crosta

 

 

DINTORNI – ARTE:

 

Venezia ricorda Andrea Zanzotto

Di Chiara Squarcina

 

Nuovi «Temi e Variazioni» alla Guggenheim

Di Marina Pellanda

 

 

IN VETRINA:

 

Musicoterapia e danzoterapia

Di Cecilia Dolcetti

 

L’Ottavo Rapporto sulla Produzione Culturale a Venezia

Di Manuela Bertoldo

 

 

CARTA CANTA – LIBRI:

 

Le recensioni

Di Giuseppina La Face Bianconi

 

Il «tempo a Napoli» secondo Piermario Vescovo

Di Filomena Spolaor

 

I «Racconti del palcoscenico» di Paolo Puppa

Di Leonardo Mello

 

Una «Guida ai musicisti che rompono»

Di Leonardo Mello

 

 

CARTA CANTA – DISCHI:

 

«Officium Novum»

Di Giovanni Greto

 

 

IN MEMORIA:

 

Bruno Rosada

Di Leonardo Mello