Venezia Musica e dintorni, a. IX, n. 44, gennaio-febbraio 2012
La novità del numero di «Venezia Musica e dintorni» del gennaio-febbraio 2012 consiste in un lungo dossier (che occupa quasi venti pagine della rivista, dalla 36 alla 54) in cui quaranta artisti – compositori, drammaturghi, registi, e più estesamente «creatori» scenici – forniscono una risposta alla seguente domanda: qual è la funzione e il ruolo della critica al giorno d'oggi (almeno, com'è ovvio, per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo)?
Si tratta di un sondaggio che era già stato fatto, sulle pagine del «Patalogo», nel 1995, diciassette anni orsono (!), quando ancora la navigazione in rete non era diffusa come oggi. Eppure, alcune delle risposte alla domanda «è estinta la funzione della critica?» appaiono estremamente attuali: «l'invadenza della televisione nella vita italiana – scriveva per esempio Enzo Siciliano – ha fatto in modo che lo stesso giornalismo, progressivamente da vent'anni a questa parte, si trasformasse in uno stucchevole, soltando scandalistico, talk show. Lo spazio per l'intelligenza delle cose, sui giornali, sia nella politica, sia nella cultura, si è fatto sempre più esiguo, ridicolmente esiguo. Tutto questo non va attribuito a motivi metafisici né a un complotto perverso di alcuni capo-redattori. Mi chiedo, allora, in quanti hanno concorso a consolidare una situazione tanto rischiosa per la vita morale dell'intero Paese. In quanti hanno concorso a svalutare l'ufficio della critica mettendosi al servizio di meschini cabotaggi di potere, esaltando valori inconsistenti per mero gioco di schieramento». Già… in quanti? E chi sono?
Oggi. Purtroppo. La situazione è molto peggiorata rispetto al 1995. E, sui giornali, «lo spazio per l'intelligenza» delle cose culturali è diventato paurosamente esiguo: «lo spazio riservato alla critica come cronaca – scrive Alessandro Solbiati – è come si sa diminuito enormemente. Poiché siamo nella “società dell'evento”, l'evento artistico viene presentato il giorno prima (con un testo dato dalla stessa organizzazione), ma non criticato il giorno dopo». Giorgio Battistelli, in proposito, fa riferimento al pensiero di Roland Barthes in base al quale «dalla sapienza, lentamente e attraverso alcuni processi storici, si è passati alla conoscenza e da questa all'informazione»: secondo lui, la critica da conoscenza si è trasformata in semplice informazione, che «è oggigiorno accelerata a tal punto da far perdere di vista l'osservazione approfondita e l'analisi».
Mentre, dunque, lo spazio sui quotidiani cartacei si assottiglia, si allarga invece a macchia d'olio la rete web, dove tutti possono esprimere il proprio parere a proposito di tutto: un male o un bene?
Forse un bene, per le opportunità che offre. Forse, però, un male… «internet – infatti – uccide l'autorevolezza», sostiene Gabriele Vacis. E come dargli torto? «Se Gadda – continua Vacis – fosse ancora in circolazione e recensisse uno spettacolo su una qualunque rivista online, la fidanzata del regista potrebbe rispondergli direttamente. E avrebbe lo stesso spazio. Quindi, di fatto, lo stesso peso. Fine dell'autorevolezza».
Registi come lo stesso Vacis, Federico Tiezzi e Ugo Chiti ricordano con nostalgia i bei tempi in cui si potevano leggere le recensioni di critici come Roberto De Monticelli, Tommaso Chiaretti, Franco Quadri e, andando ancora più indietro nel tempo, di Gadda, Montale, Quasimodo…
Critici che inserivano l'opera di un artista all'interno di un percorso, che nominavano l'esperienza teatrale «attraverso una definizione “agglutinante” di senso», scrive Tiezzi: «non è vero che il teatro o la musica – aggiunge lo storico regista del Magazzini Criminali – non interessano più nessuno; è che non c'è nessuna volontà di rintracciare nel movimento complessivo dell'arte teatrale o musicale gli spostamenti linguistici, le strutture di pensiero e forma e farne teoria, manifesto, relazione con la realtà. Ognuno, artista e critico, è adesso autoportante, si riferisce solo a se stesso. Tempo buio, insomma. Il critico si trasforma in recensore, semmai con l'ausilio del voto, trasformando la sua funzione (essenziale nell'arte) in gioco di società».
Chiti e Vacis, invece, hanno nostalgia per «certe recensioni – ricorda Chiti – che sapevano evocare lo spettacolo con tutte le prismatiche sapienze critiche di uno sguardo affascinato»: nostalgia per la critica affabulatoria, per la critica che racconta. Secondo Vacis, chi scrive di teatro «dovrebbe essere bravo a raccontare»: «quindi i critici dovrebbero assumersi questo compito particolare che è la narrazione del teatro di oggi. Il racconto prima del giudizio potrebbe essere il requisito di una nuova autorevolezza. Su un buon racconto, anche la fidanzata del regista cosa vuoi che abbia da dire?».
Le prime quindici pagine della rivista sono dedicate ad alcuni contributi relativi al compositore e direttore d'orchestra Giuseppe Sinopoli (Venezia, 1946 – Berlino, 2001) e alla sua Lou Salomé, opera che, il 21 gennaio, diretta da Lothar Zagrosek, ha inaugurato la stagione lirica 2012 del Teatro La Fenice. Una figura, quella del grande musicista veneziano – scomparso a cinquantaquattro anni mentre dirigeva l'Aida di Verdi alla Deutsche Oper di Berlino –, che, in quei giorni, dal 20 al 22 gennaio, alle Sale Apollinee del Teatro
Nella seconda parte del bimestrale, viene segnalata invece la giornata in ricordo di Franco Quadri (1936-2011): il grande critico teatrale, inventore dei Premi Ubu e fondatore del «Patalogo», verrà ricordato nel pomeriggio del 15 febbraio nei laboratori del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna. Interverranno familiari, amici, studiosi e artisti: Lorenzo Quadri, Sandro Lombardi, Romeo Castellucci, Oliviero Ponte di Pino, e molti altri.
Fra gli spettacoli segnalati, ci limitiamo infine a citare Tommy, storico musical degli Who proposto il 9 marzo a Padova da Roger Daltrey (la voce della band); Nora alla prova, regia di Luca Ronconi e con Mariangela Melato alla sua prima interpretazione ibseniana; gli Italianesi di e con Saverio
Come al solito, sono poi molto interessanti le pagine sui canti delle mondine. La questione che Gualtiero Bertelli si pone questa volta è davvero una gran questione: viene prima la «Bella ciao» canzone di moda o la «Bella ciao» canzone partigiana? Il problema rimane tuttora insoluto…
Chiude la rivista un affettuoso ricordo dello studioso Bruno Rosada.
di Giulia Tellini
Venezia Musica e dintorni, a. IX, n. 44, gennaio-febbraio 2012
Indice
INDICE
Editoriale
FOCUS ON:
Giuseppe Sinopoli
Di Oreste Bossini
Intorno alla «Lou Salomé»
Di Mario Messinis
La vocazione europea di Giuseppe Sinopoli
Di Dino Villatico
Lothar Zagrosek sul podio della Fenice
A cura di Mirko Schipilliti
Ripa di Meana: «Unistallazione di ricordi e fantasmi»
A cura di Ilaria Pellanda
Margherita Palli: «Una scenografia reale»
A cura di Leonardo Mello
Un convegno su Sinopoli a cura di Sandro Cappelletto
Di Ilaria Pellanda
OPERA:
Passioni al sommo grado di astrazione
La severa lezione di «Così fan tutte»
Di Quirino Principe
«Linganno felice», un Rossini al «sapor di polvere»
A cura di Veronica Tabaglio
«Il diario di Anne Frank» di Grigory Frid
Di Andrea Oddone Martin
A cura di Patrizia Parnisari
Virtuale, anzi reale: lopera in 3D
Di Manuela Pivato
A cura di Leonardo Mello
Un documentario dedicato a Wagner
A cura di Leonardo Mello
Su Don Giovanni alla Scala
Di Enrico Girardi
CLASSICA:
Il nuovo «Progetto contemporaneo» della Fenice
A cura di Ilaria Pellanda
Premio Venezia 2011: giovani sensibili e scelte intelligenti
Di Giorgio Pestelli
Il Premio Venezia e i concorsi pianistici oggi
Di Gian Paolo Minardi
Yuja Wang per
A cura di Arianna Silvestrini
LOrchestra di Padova e del Veneto in «Families&Kids»
Di Alberto Castelli
Le variazioni di András Schiff
Di Vitale Fano
«Le salon romantique»del Bru Zane
Di Andrea Oddone Martin
CONTEMPORANEA:
La trascendenza del ritmo nella poetica di Alberto Caprioli
Di Vitale Fano
Larsenale di Filippo Perocco
A cura di Ilaria Pellanda
Il ritorno di Lachenmann in Laguna
di Letizia Michielon
Lepistolario Nono-Lachenmann
Di Letizia Michielon
«Pas-e», unAssociazione per la musica contemporanea
A cura di Leonardo Mello
Di Letizia Michielon
Emily Dickinson tra musica e teatro
Di Leonardo Mello
Ragionar sopra larte
Di Gasparo Gozzi
Una «Norma» alla Scala
Di Massimo Mila
La critica oggi (parte prima)
Verso uninchiesta corale
1995, un secolo fa
Di Leonardo Mello
Parlino gli artisti
Dossier a cura di Leonardo Mello e Ilaria Pellanda
Interventi di Claudio Ambrosini – Paolo Aralla – Giorgio Battistelli – Stefano Bulfon – Alberto Caprioli – Romeo Castellucci – Ugo Chiti – Silvia Colasanti – Azio Corghi – Luigi De Angelis – Pippo Delbono – Simone Derai – Edoardo Erba – Gianni Farina – Ivan Fedele – Luca Francesconi – Paolo Furlani – Massimo Gasparon – Mariangela Gualtieri – Adriano Guarnieri – Saverio
Una giornata di studi per Franco Quadri
Di Massimo Marino
Premi Ubu 2011
La prima edizione del Premio Rete Critica
di Oliviero Ponte di Pino
«Lottavo peccato»: un laboratorio di critica alla Biennale Teatro
Di Andrea Porcheddu
LALTRA MUSICA:
Il cantiere musicale di Elettrofoscari
Di Veniero Rizzardi
Il rock dautore di David Sylvian al Geox
Di Guido Michelone
Roger Daltrey degli Who porta «Tommy» a Padova
Di Tommaso Gastaldi
Mondarisi
Di Gualtiero Bertelli
PROSA:
Strindberg secondo Valter Malosti
Di Leonardo Mello
Nora alla prova
Di Maria Grazia Gregori
L«Orlando furioso» di Baliani e Accorsi
A cura di Stefania Taddeo
Saverio
A cura di Leonardo Mello
L«Arturo Ui» di Claudio Longhi
A cura di Stefania Taddeo
Franco Branciaroli e il suo «Servo di scena»
A cura di Ilaria Pellanda
Gifuni: «Il mio Gadda è un Amleto del Novecento»
A cura di Ilaria Pellanda
Il «Limite» di Vincenzo Schino
Di Leonardo Mello
«Kociss» trionfa al Fondamenta Nuove
Di Leonardo Mello
La sesta volta di «Paesaggio con uomini»
A cura di Camilla Crosta
DINTORNI – ARTE:
Venezia ricorda Andrea Zanzotto
Di Chiara Squarcina
Nuovi «Temi e Variazioni» alla Guggenheim
Di Marina Pellanda
IN VETRINA:
Musicoterapia e danzoterapia
Di Cecilia Dolcetti
LOttavo Rapporto sulla Produzione Culturale a Venezia
Di Manuela Bertoldo
CARTA CANTA – LIBRI:
Le recensioni
Di Giuseppina
Il «tempo a Napoli» secondo Piermario Vescovo
Di Filomena Spolaor
I «Racconti del palcoscenico» di Paolo Puppa
Di Leonardo Mello
Una «Guida ai musicisti che rompono»
Di Leonardo Mello
CARTA CANTA – DISCHI:
«Officium Novum»
Di Giovanni Greto
IN MEMORIA:
Bruno Rosada
Di Leonardo Mello