Harvest 

Nel corso di sette giorni allucinati si assiste alla scomparsa di un villaggio senza nome in un'epoca e un luogo indefiniti. In questa tragicomica interpretazione del genere western, Walter Thirsk, uomo di città datosi all'agricoltura, e l'impacciato proprietario Charles Kent, suo amico d'infanzia, affrontano un'invasione dal mondo esterno: il trauma della modernità. 

Proiezioni: 

martedì 3 settembre, ore 08:30, Sala Grande 

martedì 3 settembre, ore 11:45, Sala Darsena 

martedì 3 settembre, ore 16:00, Sala Grande 

martedì 3 settembre, ore 22:00, PalaBiennale 

mercoledì 4 settembre, ore 09:00, PalaBiennale

Athina Rachel Tsangari 

Regista, sceneggiatrice e produttrice cinematografica (Atene, 1966), si è laureata a Salonicco e specializzata in regia negli Stati Uniti. Il suo primo lungometraggio, The Slow Business of Going (2000), ha vinto l'Underground Film Festival di New York. Ha fondato nel 2005 la casa di produzione Haos Film ad Atene. Il suo secondo film, Attenberg (2010), è stato presentato in concorso alla 67a Mostra di Venezia. L'ultimo suo lungometraggio è stato Chevalier (2015). 

 

Queer

Città del Messico, 1950. William Lee è un americano cinquantenne espatriato che passa le sue giornate quasi sempre solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana presente. L'incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno. 

Proiezioni 

martedì 3 settembre, ore 09:00, Sala Darsena 

martedì 3 settembre, ore 11:15, Sala Grande 

martedì 3 settembre, ore 18:45, Sala Grande 

martedì 3 settembre, ore 19:45, PalaBiennale 

mercoledì 4 settembre, ore 11:45, PalaBiennale

Luca Guadagnino 

Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico (Palermo, 1971), ha esordito alla regia nel 1999 con il lungometraggio The Protagonists. Nel 2009 ha realizzato Io sono l'amore, candidato ai Golden Globe e ai BAFTA come miglior film straniero e all'Oscar per i migliori costumi. Riscuote grande successo ancora con Chiamami col tuo nome nel 2017, tratto dall'omonimo romanzo di André Aciman: il film ottiene quattro candidature agli Oscar e vince per la miglior sceneggiatura non originale. Del 2018 è il remake di Suspiria. Gli ultimi suoi lungometraggi sono Bones and All (2022), vincitore del Leone d'Argento alla regia alla 79a Mostra di Venezia, e Challengers (2024). 

 

Jouer avec le feu 

Pierre, cinquantenne, cresce i suoi due figli da solo. I tre sono molto uniti. Louis, il più giovane, sta per lasciare casa per andare all'università a Parigi. Fus, il più grande, diventa sempre più schivo. Inoltre, affascinato dalla violenza, comincia a militare in gruppi estremisti di destra, dalla parte opposta rispetto ai valori del padre. Tra padre e figlio ci sono sia amore che odio, finché non giunge la tragedia. 

Proiezioni 

martedì 3 settembre, ore 19:45, Sala Darsena 

martedì 3 settembre, ore 21:45, Sala Perla 

mercoledì 4 settembre, ore 16:30, Sala Grande 

giovedì 5 settembre, ore 17:15, PalaBiennale

Muriel e Delphine Coulin 

Nate a Lorient, in Bretagna, rispettivamente nel 1965 e nel 1972, Muriel e Delphine sono sorelle, entrambe registe e sceneggiatrici. Delphine, anche scrittrice, ha pubblicato il suo primo romanzo, Les Traces, nel 2004; ha poi vinto il Prix Landerneau con Samba pour la France nel 2011. Il primo lungometraggio delle due sorelle è 17 ragazze (2011), presentato a Cannes e candidato come migliore opera prima ai premi César. Sempre a Cannes è stato presentato il loro successivo lungometraggio, Voir du pays (2016), tratto dall'omonimo romanzo di Delphine del 2013.