Berlin Alexanderplatz / The Roads Not Taken / DAU. Natasha

La redazione

Data di pubblicazione su web 24/02/2020

Berlin Alexanderplatz / The Roads Not Taken / DAU. Natasha

Berlin Alexanderplatz

Francis si sveglia su una spiaggia del sud dell'Europa; è sopravvissuto alla fuga dall'Africa occidentale ed è determinato a vivere in maniera dignitosa e onesta. Arrivato a Berlino è trattato senza pietà. Inizialmente resiste alla tentazione di spacciare droga ma poi subisce la cattiva influenza di Reinhold, un uomo nevrotico e dipendente dal sesso. Dopo l'incontro con Eva, la proprietaria di un club, e una serie di esperienze drammatiche, Francis troverà finalmente la felicità grazie alla conoscenza di una escort. Questa versione cinematografica in chiave contemporanea dell'omonimo romanzo di Alfred Döblin parla della società e di chi ne è tagliato fuori. Non diversamente da Fassbinder, Burhan Qurbani racconta un viaggio cupo attraverso la “notte oscura dell'anima”, complici anche le suggestive immagini di una Berlino autentica.

Proiezioni:

mercoledì 26 febbraio, ore 15:30, Berlinale Palast

giovedì 27 febbraio, ore 9:15, Friedrichstadt-Palast

giovedì 27 febbraio, ore 15:00, Haus der Berliner Festspiele

domenica 1 marzo, ore 17:15, Berlinale Palast

© Stephany Kulbach/2019 Sommerhaus/eOne Germany
Una scena di Berlin Alexanderplatz
© Stephany Kulbach/2019 Sommerhaus/eOne Germany

Burhan Qurbani

Nasce in Germania nel 1980 da genitori fuggiti dall'Afghanistan per via delle persecuzioni politiche del 1979. Dopo diverse esperienze al Staatstheater di Stoccarda e al Stadttheater di Hannover, si diploma in regia nel 2002 alla Film Academy di Baden-Württemberg. Il film con cui si diploma, Shahada, è stato proiettato nella sezione Competition della Berlinale 2010; il suo secondo lungometraggio, Wir sind jung. Wir sind stark, ha aperto la Festa del Cinema di Roma e l'Hof Internationale Film Festival (2014). Entrambi i film hanno vinto diversi premi.


The Roads Not Taken

Leo giace nel letto, confuso e perso nei suoi pensieri. La gente attorno a lui non lo considera più seriamente. Con una proverbiale tenerezza, la figlia Molly lo accompagna attraverso la città di New York. Anche se il suo lavoro è in bilico, resta fedele a questo uomo con grossi problemi di salute mentale che non ricorda più nemmeno il suo nome. La testa di Leo è piena dei vagabondaggi di sue vite parallele: ad esempio quella che lo vede con la moglie Dolores in Messico, oppure quella in veste di scrittore solitario su un'isola greca. Realtà immaginarie che lo guidano verso verità spiacevoli che lo riportano sempre a Molly. Alla fine, l'amore incondizionato di sua figlia terrà insieme le fila dei suoi viaggi allucinatori.

Nonostante la radicale posizione femminista dei film precedenti (The Gold Diggers, Orlando), la regista Sally Potter rivela ancora una volta il suo fascino per la coesistenza tra donne e uomini, esplorando qui le tante vite di un uomo.

Proiezioni:

mercoledì 26 febbraio, ore 19:30, Berlinale Palast

giovedì 27 febbraio, ore 10:00, Haus der Berliner Festspiele

giovedì 27 febbraio, ore 13:15, Friedrichstadt-Palast

domenica 1 marzo, ore 19:30, Haus der Berliner Festspiele

Una scena di First Cow © Filmscience, Portland, Oregon USA
Una scena di The Roads Not Taken
© Adventure Pictures

Sally Potter

 

Nata a Londra nel 1949, gira il suo primo film in 8mm a soli quattordici anni, seguito da cortometraggi sperimentali. Sin dal 1969 lavora anche come performer, coreografa, danzatrice e musicista. La sua svolta da regista avviene nel 1992 con la nomination all'Oscar per l'adattamento del romanzo Orlando di Virginia Woolf. I suoi film The Gold Diggers, The London Story, Yes, Rage e The Party sono stati tutti proiettati alla Berlinale.



DAU. Natasha

Natasha e Olga lavorano nella mensa di un istituto di ricerca sovietico segreto, cuore pulsante dell'universo DAU dove tutti entrano: impiegati dell'istituto, scienziati e ospiti stranieri. Tra questi c'è Luc Bigé, di cui Natasha si innamora e con cui inizia una relazione. L'intervento dei Servizi Segreti guidati da Vladimir Azhippo sarà per Natasha l'inizio di una serie di situazioni spiacevoli.

DAU. Natasha è una forma di cinema radicale che si muove tra finzione e realtà. In collaborazione con la co-regista Jekaterina Oertel, la cineasta Jürgen Jürges e un gruppo di attori non professionisti, Ilya Khrzhanovskiy ripropone il suo progetto DAU (una simulazione su larga scala del sistema totalitario di Stalin), scrutando gli abissi della psiche e rivelando gli estremismi umani. Una storia provocatoriamente trasgressiva sulla lotta per il potere e l'amore e, insieme, un'analisi spietata del totalitarismo.


Proiezioni:

mercoledì 26 febbraio, ore 22:00, Berlinale Palast

giovedì 27 febbraio, ore 15:30, Friedrichstadt-Palast

giovedì 27 febbraio, ore 21:15, Haus der Berliner Festspiele

sabato 29 febbraio, ore 18:30, Friedrichstadt-Palast

domenica 1 marzo, ore 22:00, International

Una scena di First Cow © Filmscience, Portland, Oregon USA
Una scena di DAU. Natasha
© Phenomen Film

Ilya Khrzhanovskiy

Nato a Mosca nel 1975, il regista e produttore si diploma presso l'Università statale pan-russa di cinematografia S.A. Gerasimov (VGIK) nel 1998. Il suo film d'esordio, 4, vince un Tiger Award all'International Film Festival di Rotterdam. Inizia a lavorare nel 2006 al DAU, un progetto multidisciplinare che coinvolge cinema, arte e antropologia.

Jekaterina Oertel

Nata a San Pietroburgo nel 1966, è cresciuta nella Germania orientale. Ha studiato alla Scuola di Cinema e Teatro di Mosca e ha lavorato come truccatrice freelance in numerosi film e produzioni televisive. È stata coinvolta nel progetto DAU dal 2008 come make-up artist e hair designer nonché come regista durante la fase di montaggio.



Cast & Credits














       

                   
























Burhan Qurbani © Malik Vitthal
Burhan Qurbani
© Malik Vitthal




























































Sally Potter © Gerhard Kessner
Sally Potter
© Gerhard Kessner






















































Ilya Khrzhanovskiy © Phenomen Film
Ilya Khrzhanovskiy
© Phenomen Film

Jekaterina Oertel © Valya Karabelnikova
Jekaterina Oertel
© Valya Karabelnikova

Cast & credits - Berlin Alexanderplatz

Titolo 
Berlinale 2020
(26/02)
Sotto titolo 
Berlin Alexanderplatz
Origine 
Germania / Olanda
Anno 
2020
Durata 
183 min.
Colore 
Titolo testo d'origine 
Berlin Alexanderplatz
Autori testo d'origine 
Alfred Döblin
Regia 
Burhan Qurbani
Interpreti 
Welket Bungué (Francis)
Jella Haase (Mieze)
Albrecht Schuch (Reinhold)
Joachim Król (Pums)
Annabelle Mandeng (Eva)
Nils Verkooijen (Berta)
Richard Djimeli (Ottu)
Thelma Buabeng (Amira)
Faris Saleh (Masud)
Michael Davies (Bantu)
Produttori 
Leif Alexis, Jochen Laube, Fabian Maubach
Costumi 
Anna Wübber
Sceneggiatura 
Martin Behnke, Burhan Qurbani
Montaggio 
Philipp Thomas
Fotografia 
Yoshi Heimrath
Suono 
Simone Galavazi, Gaby de Haan
Musiche 
Dascha Dauenhauer

Cast & credits - The Roads Not Taken

Titolo 
Berlinale 2020
(26/02)
Sotto titolo 
The Roads Not Taken
Origine 
Regno Unito
Anno 
2020
Durata 
85 min.
Colore 
Regia 
Sally Potter
Interpreti 
Welket Bungué (Francis)
Jella Haase (Mieze)
Albrecht Schuch (Reinhold)
Joachim Król (Pums)
Annabelle Mandeng (Eva)
Nils Verkooijen (Berta)
Richard Djimeli (Ottu)
Thelma Buabeng (Amira)
Faris Saleh (Masud)
Michael Davies (Bantu)
Produttori 
Christopher Sheppard
Costumi 
Catherine George
Sceneggiatura 
Robbie Ryan
Montaggio 
Emilie Orsini, Sally Potter, Jason Rayton
Fotografia 
Robbie Ryan
Suono 
Yves-Marie Omnes
Musiche 
Sally Potter

Cast & credits - DAU. Natasha

Titolo 
Berlinale 2020
(26/02)
Sotto titolo 
DAU. Natasha
Origine 
Germania / Ucraina / Regno Unito / Russia
Anno 
2020
Durata 
145 min.
Colore 
Regia 
Ilya Khrzhanovskiy, Jekaterina Oertel
Interpreti 
Welket Bungué (Francis)
Jella Haase (Mieze)
Albrecht Schuch (Reinhold)
Joachim Król (Pums)
Annabelle Mandeng (Eva)
Nils Verkooijen (Berta)
Richard Djimeli (Ottu)
Thelma Buabeng (Amira)
Faris Saleh (Masud)
Michael Davies (Bantu)
Produttori 
Sergey Adonyev, Svetlana Dragayeva, Susanne Marian, Alexandra Timofeeva
Produzione 
Phenomen Ukraine, Kiev – Phenomen UK, London – Phenomen Films, Mosca
Costumi 
Lyubov Mingasitinova, Irina Tsvetkova, Olga Bekritskaya, Elena Bekritskaya
Sceneggiatura 
Ilya Khrzhanovskiy, Jekaterina Oertel
Montaggio 
Brand Thumin
Fotografia 
Jürgen Jürges
Suono 
Maksim Demydenko