La rivista pubblicata dalla Fondazione Benetton Studi
Ricerche con la collaborazione della casa editrice Viella è dedicata a un tema a
lungo considerato secondario e per questo trascurato dagli studi. Quello del
gioco e della dimensione ludica della vita sociale è invece un capitolo centrale
della nostra storia, come si capisce anche solo scorrendo gli indici dei
venticinque numeri di «Ludica»: i titoli raccolti restituiscono limmediatezza
e lattualità di un soggetto interdisciplinare
di lunga durata, strettamente connesso ai diversi contesti storici, politici,
economici e culturali.
Lannale del 2019 si apre con un contributo di Roberto Meloni sullimpiego
spettacolare delle donne e dei nani nei ludi circensi durante i principati di
Tito e Domiziano. Se le fonti letterarie e iconografiche sui munera femminili, attestati per la prima
volta in Marziale, attribuiscono alle gladiatrici valore e autorevolezza, i
combattimenti tra nani, che traevano spunto dagli intrattenimenti domestici
dellaristocrazia dove animavano i banchetti,
assumono caratteri parodistici, quando non di gusto tragicomico e volgare (pp.
7-12).
Il mondo dei ludi
e dei munera è al centro anche del
saggio di Leonardo Sernagiotto, il
primo della sezione dedicata alla terza edizione del Premio Gaetano Cozzi per saggi di storia del gioco. Vi si affronta
il complesso rapporto del cristianesimo con il mondo tardoromano, dimostrando
come la letteratura e larte abbiano attinto fin dagli arbori della nuova
religione alle immagini dei giochi e degli spettacoli per costruire il proprio
repertorio retorico, individuando nel mondo dei combattimenti e della
competizione sportiva simboli che ben si adattavano al linguaggio salvifico
cristologico (pp. 15-22). Tra i vincitori del premio, Andrea Baldan rintraccia
il tema del Paese di Cuccagna in alcuni dei testi più significativi delle
tradizioni francese e italiana dei secoli XIII e XIV, mettendo in evidenza sia
le diverse rappresentazioni del denaro, sia le attività bandite dal paese
dellozio (pp. 23-32). Mentre laltra premiata, Naomi Lebens, rivolge la propria attenzione ai giochi ideati da
Pierre Duval nella Francia del Seicento: simili a quello delloca o a un mazzo
di carte, furono un valido strumento didattico per lacquisizione di specifiche
conoscenze e competenze geografiche e cartografiche (pp. 33-50).
Una seconda sezione tematica, introdotta da Alessandro Arcangeli e Elizabeth Claire (pp. 53-60), raccoglie
alcuni interventi presentati al convegno annuale della International Society
for Cultural History, tenutosi a New York nel settembre del 2018. Oggetto dellincontro il rapporto tra Performance, Politics and Play indagato da Christian Biet in una prospettiva sociale ed estetica che molto
deve alleterotopia di Foucault (pp. 61-71). Andrey Gouy propone un nuovo approccio al problema delle
performance politiche e, in particolare, della danza
armata nellItalia preromana (pp. 78-93); Jean
Sénié studia il ruolo del gioco durante il soggiorno in Francia del
cardinale Ippolito dEste, tra il 1536 e il 1563 (pp. 94-104); Erika Carminati si concentra sulla
ritualità pubblica nei domini veneziani di Terraferma e adriatico-mediterranei
(pp. 105-117); Madison U. Sowell
torna su un episodio centrale per la storia dello spettacolo: il matrimonio di
Cosimo II de Medici con Maria Maddalena dAustria, celebrato a Firenze nel
1608 (pp. 118-124). E ancora: Valerio
Zanetti esamina il ruolo dellequitazione femminile nella cultura
aristocratica della Francia del XVII secolo, rivelandone limportanza come
pratica ricreativa e strumento indispensabile per esercitare autorità in campo
politico e militare (pp. 125-143); mentre Ecaterina
Lung e Mariem Guellouz ci portano,
rispettivamente, nella Romania degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso,
quando lo sport divenne parte integrante della propaganda comunista di
Ceausescu (pp. 144-155), e in Tunisia, dove il corpo delle artiste è stato
oggetto di dibattito politico (pp. 156-168).
Lannale, denso di suggestioni e spunti di
riflessione, si chiude con una utile serie di Schede in cui vengono segnalate mostre, pubblicazioni, convegni e
festival di particolare interesse, nonché le recensioni di libri sul tema del
gioco.
di Lorena Vallieri
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