Il
volume di Marco De Marinis, che inaugura la nuova collana editoriale "Faville",
si interroga sulla valenza politica delle arti performative e sulla necessità
di riconsiderare il loro valore sociale.
Se
uno dei grandi problemi del nostro tempo è la paura dellaltro, infatti, le performing
arts possono essere considerate come un autorevole rimedio: si sono sempre
occupate del rapporto con lalterità e hanno spesso tentato di realizzare comunità
costruite sullaccoglienza e linclusione.
Soprattutto
oggi, che gli episodi di razzismo e intolleranza
sono allordine del giorno, è necessario riflettere sul significato delle performance
e sulla loro funzione pubblica.
Trascriviamo
di seguito lIndice del volume:
INDICE Premessa Introduzione Teatro, città,
rivoluzione
I. Fuggire dal centro La relazione teatro-città e il
suo rovescio II. Teatro e rivoluzione Unutopia del secolo breve e le
sue aporie Epilogo Per una politica della
performance
Postilla maggio 2020
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