In
tempi di crisi delleditoria la nascita di una nuova rivista è sempre unottima
notizia. Tanto più se, come nel caso di «Arte Renascentes», è il risultato di
una sinergia internazionale di competenze e conoscenze e concretizza parte
degli sforzi dellomonima prestigiosa associazione, cui si deve anche la
collana “Series Germanica” e la diffusione di «Humanistica: An international journal
of early Renaissance studies». Edite entrambe da Fabrizio Serra, le due riviste
sono proposte in versione cartacea e digitale e gli indici sono consultabili
sia presso il sito delleditore, www.libraweb.net/riviste, sia presso
quello dellassociazione: www.artesrenascentes.eu.
Questultima,
come dichiarato nel Manifesto pubblicato on line, è dedicata «allo studio e alla
diffusione della storia, della letteratura, del pensiero, delle scienze e delle
arti della tradizione classica, umanistica e rinascimentale nel loro senso più
ampio». Un itinerario di ricerca che prevede lorganizzazione di convegni e
seminari pluridisciplinari dedicati allo studio del rapporto fra le arti
nellEtà moderna e contemporanea e a figure di assoluto rilievo del mondo umanistico
e rinascimentale quali Bembo, Aretino, Tiziano, Ariosto, Tasso, Sannazaro, Castiglione, Palladio, Vasari ed Erasmo.
Iniziative che diventano anche un proficuo momento di confronto tra sedi
universitarie e istituzioni italiane ed europee particolarmente attive nella
ricerca storico-artistica e letteraria, e che hanno significative ricadute nella
collaborazione con le riviste «Albertiana», «Italiques», «Letteratura &
Arte», «Schifanoia», «Sincronie», «Studi rinascimentali» e «Studiolo», nonché,
più in generale, con gli studiosi che in esse si riconoscono.
In
questa prospettiva «Artes Renascentes» è stata pensata come un utile strumento
di ricerca, orientamento e analisi della produzione scientifica e
storico-critica contemporanea sullUmanesimo e sul Rinascimento. Programmaticamente
volta a costituire «un fondo di riferimenti bibliografici qualitativamente
determinante» (p. 9), è suddivisa in quattro rubriche. La prima, curata da Antonietta Iacono, Mariano Pérez Carrasco e Carmela
Reale, raccoglie le Segnalazioni
della produzione editoriale e delle iniziative scientifiche di un qualche
rilievo di ogni parte del mondo e delle sue varie aree linguistico-culturali,
organizzate in base alle sette lingue ufficiali dellAssociazione: latino,
francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo o castigliano, tedesco. I
singoli lemmi bibliografici, proposti alfabeticamente, sono presentati in
maniera succinta con eventuali brevi commenti e sono suddivisi in dieci sezioni:
edizioni critiche; traduzioni & ristampe;
riviste dedicate; monografie & collettanee dedicate; contributi varî in
volumi e riviste; cataloghi di mostre; dizionarî, regesti, repertorî; musica a
stampa; recording; sitografia;
congressi, convegni, seminarî; mostre.
In
Stralci & Excerpta, a cura di Monica Centanni e Giovanna Rizzarelli, sono ospitati passi scelti di edizioni
critiche e/o commentate, di traduzioni annotate, di monografie e di saggi
critici o storici. Scopo prioritario è quello di offrire una sorta di “vetrina”
dedicata a opere recenti, talvolta ancora inedite, ma già di particolare
rilievo, come ledizione critica del Momus
di Leon Battista Alberti curata da Paolo dAlessandro e Francesco Furlan nel 2016 e riproposta
nel 2019 dalla casa editrice francese Les Belles Lettres (pp. 85-105); la
monografia di Francesco Senatore Una città, il regno: istituzioni e società a Capua nel XV secolo (Roma, Istituto storico
italiano per il Medio Evo, 2018), che raccoglie un ricco corpus di fonti primarie (pp. 107-115); la collettanea su Lesilio e la lontananza dalla patria nella
letteratura umanistica dal Petrarca allinizio del Cinquecento, curata
dallo stesso Furlan in collaborazione con Gabriel
Siemoneit e Hartmut Wulfram
(Tübingen, Narr Francke Attempo, s.d. [2019]), dedicata alla ricostruzione
storico-biografica delle esperienze legate allesilio e allimmaginario
culturale delle figure prese in esame (pp. 117-123); linsostituibile
monografia di Lionello Puppi Con Palladio, edita da Engramma nel 2018
(pp. 125-132); la traduzione inglese annotata della Nova stereometria di Keplero
(Paris, Les Belles Lettres, 2018) che, curata da Eberhard Knobloch, è anche la prima edizione integrale del trattato
in lingua moderna (pp. 133-147).
Seguono
le Recensioni curate da Francesco P. Di Teodoro, Andrea Torre e Wulfram, che presentano
e discutono criticamente alcune selezionate opere, come il volume di Cristina Addesso: Teatro e festività nella Napoli aragonese (Firenze, Olschki, 2012) (pp. 162-173) o quello ricco di documenti
inediti su I Giunta a Madrid: vicende e
documenti (a cura di Marco Santoro,
Pisa-Roma, Serra, 2013) (pp. 191-193), per fare solo alcuni esempi. Assieme agli
Acta & Agenda, in cui Giovanni Zagni dà notizia delle
iniziative in cui è stata coinvolta la ricordata associazione “Artes
Renascentes”, contribuiscono a rendere la neonata rivista, già dal suo primo
numero, un punto di riferimento bibliografico imprescindibile per qualsiasi
ricerca sullUmanesimo e sul Rinascimento e sui saperi su cui si fonda lEuropa
moderna.
di Lorena Vallieri
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