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Dal teatro all’italiana alle sale cinematografiche. Questioni di storia e prospettive di valorizzazione, Roma, Edizioni Quasar, 2018 Libri

La miscellanea curata da Maria Grazia Turco, esito dell’omonimo convegno tenutosi a Roma tra 12 e 13 novembre 2014, registra contributi dedicati al recupero e alla trasformazione degli spazi teatrali tra Otto e Novecento. Il punto di vista è quello dell’architetto chiamato a confrontarsi con concreti problemi di costruzione e/o restauro di strutture destinate al teatro e al cinema.

Il volume si articola in quattro capitoli. Nel primo si analizza il generale processo di rinnovamento dell’edificio teatrale nel corso del XIX secolo. Dopo le riflessioni di Zsuzsanna Ordasi sugli aspetti architettonici, tecnici, sociali e culturali del teatro ottocentesco, Barbara Tetti prende le mosse dal secolo dei Lumi soffermandosi sulle esperienze di Luigi Vanvitelli (Reggia di Caserta, 1752-1845) e di Giuseppe Piermarini (Teatro alla Scala di Milano, 1776-1778). Fabio Mariano indaga il territorio delle Marche come fruttuoso e secolare laboratorio teatrale a partire dal Cinquecento fino alle esperienze ottocentesche di architetti come lo stesso Piermarini, Ireneo Aleandri, Luigi Poletti, Pietro e Vincenzo Ghinelli. Yuri Strozzieri fa luce sulle vicende giovanili di Poletti (primo Ottocento), mentre Silvia Crialesi illustra gli interventi intrapresi sulle fabbriche teatrali al fine di adeguare Roma al suo ruolo di capitale (dal 1870). Chiude questa prima parte l’analisi di Gerardo Doti sullo sviluppo architettonico in Francia fra Sette e Ottocento; tra i temi toccati, il lavoro di Victor Louis per il Grand Théâtre di Bordeaux (1780) e per il teatro del Palais Royal di Parigi (1784).

Nel secondo capitolo si analizzano le trasformazioni dell’edificio teatrale nel Novecento. Se Piero Cimbolli Spagnesi indaga il processo di urbanizzazione di inizio secolo, Sonia Gallico si concentra sul teatro Municipale di Tunisi (1902), uno dei primi edifici pubblici realizzati per la città nuova, nonché sull’architetto francese Jean-Emile Resplandy, esportatore dell’art noveau in Tunisia. Sabrina De Felice e Carmen Vincenza Manfredi si occupano di alcuni teatri romani: rispettivamente di quelli costruiti su piazza Guglielmo Pepe (si pensi al teatro Jovinelli, 1909, e al rinnovato politeama Margherita, 1909) e del teatro Quirino di Giulio De Angelis (1882). Concludono la sezione Clementina Barucci e Cesira Paolini con due trattazioni sul ruolo sociale e urbano delle sale cinematografiche romane tra le due guerre.

La terza parte è dedicata alle sale cinematografiche rinnovate o costruite ex novo a partire dagli anni Trenta. Luca Ribichini e Flavio Mangione studiano la fase progettuale del teatro Imperiale all’EUR (dal 1938) a opera di Luigi Moretti, debitore dei maestri Gustavo Giovannoni e Vincenzo Fasolo. Marina Pugnaletto prende in esame l’opera dell’ingegnere Riccardo Morandi all’insegna del rinnovamento tecnologico (1932-1957). Edoardo Currà passa in rassegna gli edifici polifunzionali di Giorgio Calza Bini: il cinema-teatro Impero di Guidonia (1935-1937), il cine-teatro di Palmi (1950), il Metropolitan di Catania (1952-1955) e il progetto mai realizzato per l’EUR. Ancora, Francesco Epifano illustra la vicenda del cinema Airone, costruito da Adalberto Libera nel quartiere romano Appio Latino (1953). Maria Argenti e Francesca Sarno compiono un salto negli anni Novanta approfondendo il teatro Oficina di San Paolo (Brasile), in cui Lina Bo Bardi (insieme a Edson Elito) imprime un ricordo della tradizione italiana.

Nell’ultimo capitolo si analizzano esperienze di recupero, restauro e valorizzazione a partire dal teatro dell’Opera di Roma. Cecilia Spetia traccia una cronologia degli interventi architettonici sull’edificio, dal progetto iniziale di Achille Sfondrini (1879-1880) fino alla sistemazione definitiva di Marcello Piacentini (1958-1959); Elvira Cajano si sofferma sulle problematiche emerse nel corso dell’ultimo restauro. Maria Costanza Pierdominici ripercorre l’avventura del teatro Mercadante di Altamura, dall’inaugurazione (1895) alla trasformazione in cine-teatro (1956). Segue la riflessione della curatrice Turco sull’edificio di spettacolo tra conservazione e innovazione, sui problemi di valorizzazione, di tutela e conservazione, sulle operazioni di recupero e sulla prevenzione di eccessivi stravolgimenti fisici e formali. Conclude il volume Maria Vitiello con una lettura dell’edificio teatrale nel suo rapporto con la città e con gli interventi di restauro legati spesso a nuove norme di sicurezza; tra gli esempi, quelli autorevoli del teatro alla Scala di Milano e della Fenice di Venezia.
 

di Benedetta Colasanti



Trascriviamo di seguito l’Indice del volume:


Maria Piera Sette, Per un’utilità ricercata 

Pietro Reali, Premessa

Maria Grazia Turco, Introduzione

 

Capitolo I


L’Ottocento e l’esperienza teatrale 

Zsuzsanna Ordasi, Il teatro in Europa nell’Ottocento: aspetti architettonici, tecnici, sociali e culturali

Barbara Tetti, Luigi Vanvitelli e Giuseppe Piermarini. Dal teatro di corte al teatro all’italiana 

Fabio Mariano, Il rinnovamento dell’architettura teatrale nell’Ottocento. Il laboratorio delle Marche

Yuri Strozzieri, Prime riflessioni di Luigi Poletti sull’architettura teatrale: utopie accademiche del primo Ottocento romano 

Silvia Crialesi, Roma Capitale. Le nuove strutture per lo svago

Gerardo Doti, Le diverse forme di una grandeur: l’architettura del teatro francese tra Luigi XVI e la III Repubblica (1774-1879)

 

Capitolo II


Il Novecento. Permanenze, trasformazioni e innovazioni 

Sonia Gallico, Il teatro Municipale di Tunisi. Storia e restauri

Piero Cimbolli Spagnesi, Gli organismi strutturali dei locali per il pubblico spettacolo in Italia, 1890-1940. I motivi di una trasformazione silenziosa 

Sabrina De Felice, Giuseppe Jovinelli e i teatri di piazza Guglielmo Pepe a Roma tra i due secoli

Carmen Vincenza Manfredi, Dall’architettura del ferro ai teatri di Roma Capitale: il teatro Quirino di Giulio de Angelis

Clementina Barucci, Cinematografi romani del Novecento 

Cesira Paolini, Le sale cinematografiche nella prima metà del Novecento a Roma: architettura e costruzione

 

Capitolo III


Il Novecento. Le sale cinematografiche e l’esperienza dei maestri del Moderno 

Luca Ribichini, Flavio Mangione, EUR: il teatro Imperiale di Luigi Moretti

Marina Pugnaletto, Innovazione tecnologica e progetto nelle grandi sale di Riccardo Morandi 

Edoardo Currà, Le sale per lo spettacolo di Giorgio Calza Bini. Realizzazione e progetto di architetture polifunzionali

Francesco Epifano, Il cinema Airone di Adalberto Libera, L’oggetto architettonico e la risorsa culturale per la città 

Maria Argenti, Francesca Sarno, Oltre la tradizione. Il Teat(r)o Oficina di Lina Bo Bardi ed Edson Elito

 

Capitolo IV


Teatri e cinema tra restauro, valorizzazione e adeguamento tecnologico 

Cecilia Spetia, Il teatro dell’Opera: cenni storico artistici da Achille Sfondrini a Marcello Piacentini

Elvira Cajano, L’intervento di restauro del prospetto su via Torino del teatro dell’Opera di Roma. Un’esperienza di trattamento delle superfici architettoniche 

Maria Costanza Pierdominici, Il teatro Mercadante ad Altamura tra storia e conservazione

Maria Grazia Turco, Teatri e cinema storici. Alla ricerca di un’adeguata compatibilità 

Maria Vitiello, L’identità del teatro nella complessità della trama urbana e il suo restauro. Alcuni esempi

 

Apparati

Referenze bibliografiche

Indice dei nomi

Indice dei luoghi

Curricula degli autori

Tavole




 
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271 pp.

euro 30,00

ISBN:
978-88-7140-720-3

 
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