Sul pittore, disegnatore, antiquario,
collezionista, intermediario darte, musicista dilettante, impresario di teatro
Pier Leone Ghezzi (1674-1755) è
fiorita negli ultimi ventanni una fitta messe di studi. Basti menzionare lesemplare
volume di Giancarlo Rostirolla sulle
caricature del Mondo novo (Milano,
Skira, 2001): quella sorta di memoriale con cui Ghezzi amava fissare sui propri
taccuini la società musicale e teatrale del suo tempo fatta di cantanti alla
moda, suonatori, ballerini, maestri di cappella, librettisti, oltre a prelati,
eruditi, esponenti del potere civile e religioso dellUrbe. Sempre alle
caricature ghezziane la stessa Maria
Cristina Dorati da Empoli ha dedicato una decina danni fa un contributo altrettanto
importante, pubblicando non solo tutte le didascalie dei milletrecentonovantadue
disegni rilegati negli otto album della Biblioteca Apostolica Vaticana, ma
anche le Memorie dellartista nonché
linventario inedito della sua biblioteca (Roma, Gangemi, 2008).
Con questa nuova pubblicazione
Dorati da Empoli prova a ricostruire lattività di Ghezzi nella Roma
cardinalizia di metà Settecento, e insieme il contesto artistico e culturale in
cui tale esperienza giunse a maturazione. Si parte dai lavori commissionatigli
dalla Camera Apostolica, che lo accompagnarono per tutta la vita, passando agli
incarichi svolti per la chiesa marchigiana di San Salvatore in Lauro e a quelli
alle dipendenze di famiglie patrizie quali i Falconieri, gli Albani,
i Colonna, i Corsini, i Sacchetti;
per poi alzare lo sguardo sul milieu
degli artisti a lui contemporanei: pittori, scultori, architetti, ma anche
mosaicisti, indoratori, restauratori, arazzieri e altri ancora. Ne vengono
fuori informazioni inedite, notizie rilevanti su professionisti misconosciuti o
del tutto ignoti, preziose puntualizzazioni su ipotesi attributive finora mai
confermate.
Il volume è diviso in quattro
capitoli. Il primo comprende una introduzione su Ghezzi, una cronologia delle
sue nomine camerali e onorificenze e unappendice con la trascrizione dei
documenti relativi a tutti i lavori eseguiti per il massimo organo finanziario
dello Stato Pontificio (1708-1754). Ogni voce, contrassegnata da data e luogo
di esecuzione, è accompagnata da un commento esplicativo e da un fitto apparato
di note.
Il secondo capitolo riguarda
analoghe commissioni assunte dai contemporanei di Ghezzi: da Carlo Maratti a Giovanni Paolo
Panini, da Lorenzo Ottoni a Antonio Corradini, da Carlo Fontana a Luigi Vanvitelli, da Filippo
Juvarra a Carlo Marchionni. Le
notizie, organizzate per artista in ordine alfabetico, danno conto dei
rispettivi lavori camerali e relativi documenti con un ricco apparato di note che
offrono puntuali integrazioni biografiche.
Il terzo capitolo racchiude
informazioni riguardanti i cantieri camerali aperti a Roma nella prima metà del
Settecento, sia quelli maggiori relativi ai Palazzi Apostolici e alla zona del
Quirinale, sia quelli di minore entità tanto nellUrbe quanto nello Stato
Pontificio. La documentazione, registrata per sinossi, è organizzata
alfabeticamente per luogo di cantiere.
Infine il quarto capitolo compendia
notizie di interesse frutto dello spoglio dei numerosi registri e volumi della
Camera Apostolica allArchivio di Stato di Roma sui personaggi più eminenti
dellepoca – pontefici, reali, aristocratici, curiali, uomini di potere, artisti
– spesso ritratti da Ghezzi nelle sue caricature o semplicemente da lui
conosciuti, delineando un panorama il più completo possibile della società
romana dei primi decenni del secolo decimottavo. Tra le personalità di
pertinenza musicale si segnalano almeno il mecenate cardinale e cancelliere Pietro Ottoboni, il maestro di cappella
Giovanni Battista Costanzi, gli
organari Filippo e Giovanni Battista Testa, i cantori
della Cappella Pontificia e i musici di Castel SantAngelo.
Il libro, frutto di serrate ricerche darchivio, è
una inestimabile miniera di notizie trasversali per storici dellarte, della
cultura, della musica e dello spettacolo. Impreziosisce la pubblicazione
lapparato di illustrazioni a colori che riproducono una selezione di carte
darchivio e delle opere darte citate.
di Gianluca Stefani
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