Il
teatro non è solo un luogo che può raccontare la storia dellarte, ma può anche
narrare la storia di una città e di una società. Questo è il pensiero che è
alla base di un lavoro di ricerca dal titolo I palchi e i palchettisti del Teatro alla Scala (1778-1920)
promosso dal Conservatorio G. Verdi di Milano, dalla Biblioteca Nazionale
Braidese e dallo stesso ente scaligero. I responsabili del progetto Franco Pulcini, Pinuccia Carrer e Massimo
Gentili Tedeschi si sono avvalsi del contributo di studenti e diplomati del
Conservatorio milanese, selezionati mediante apposito bando.
Gli
esiti della ricerca prevedono tre tappe: la mostra Nei palchi della Scala – Storie Milanesi curata da Pier Luigi Pizzi, ospitata presso il
Museo Teatrale scaligero (dal 7 novembre); un nuovo sito web che presenterà una
mappa digitale del teatro del Piermarini (pubblicata on line dal 7 novembre); un volume ad hoc edito dallIstituto dellEnciclopedia Italiana Treccani.
In
questo contesto la Scala annuncia anche alcuni significativi interventi sugli
stessi palchi volti a migliorare lacustica della sala. A partire dal progetto
sviluppato da una ricerca di Jürgen
Reinhold si interverrà sulla rimozione dellimbottitura delle pareti e
sulla modificazione di quella dei poggiagomiti. La prima fase dei lavori, che
coinvolgerà tutti i palchi del primo ordine, verrà avviata la prossima estate
dopo la chiusura delledificio. Nei due anni successivi si proseguirà con gli
ordini mancanti.
Un
progetto ambizioso che vuol riportare al centro degli studi limportanza del teatro
milanese come specchio del costume e della società cittadini.
|