Questa antologia di opere teatrali vuole essere – come scrive lautrice
della selezione – «uno spaccato rappresentativo della storia teatrale
napoletana degli ultimi quaranta anni» (p. 38). I testi sono pubblicati secondo
la versione ultima approvata dagli autori che, in alcuni casi, hanno anche provveduto
a revisionare per questa stampa gli scritti apparsi in precedenti edizioni; dispiace
notare che allautrice della presente antologia sia stata impedita, da parte di
alcuni proprietari dei diritti dautore, la pubblicazione di alcuni documenti;
dispiace che nellantologia non figuri alcun testo teatrale dello scomparso Annibale Ruccello, a mio parere uno dei
più significativi autori di questa drammaturgia. Ma i titolari dei diritti
hanno evidentemente voluto farlo ulteriormente scomparire, almeno per il
momento, visto che – come scrive Luciana
Libero – sono in corso trattative degli stessi possessori dei diritti «per
una pubblicazione dellopera omnia con lUniversità» (pp. 38-39). Del suo punto
di vista resta traccia in unintervista che Ruccello aveva rilasciato alla
stessa Libero nel 1986 e qui pubblicata alle pp. 44-46.
Da segnalare che di alcuni altri autori-attori napoletani questo libro registra
lassenza di copioni teatrali leggibili per intero; ricorda tuttavia la
drammaturgia in azione, quel farsi del teatro senza testi letterari compiuti ma
con un corpo e una voce perduti per sempre.
Così nel caso di Antonio
Neiwiller, scomparso a soli quarantacinque anni nel 1993, e di Franco Autiero, scomparso a sessantatré anni nel 2008, dopo essere stato prima
scenografo di altri e poi drammaturgo in proprio.
di Siro Ferrone
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