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Marco Chiarini

Disegni del Seicento e Settecento della Biblioteca Marucelliana. Studi e appunti per un catalogo ragionato

A cura di Silvia Castelli, Francesco Morena, Riccardo Spinelli

Firenze, Centro Di, 2017, 519 pp., euro 90,00
ISBN 978-88-7038-541-0

Esce finalmente, dopo una gestazione più che decennale, il catalogo dei disegni sei-settecenteschi conservati alla Biblioteca Marucelliana di Firenze. Un’impresa coraggiosa iniziata oltre un trentennio fa da Marco Chiarini e portata a termine postuma grazie alla cooperazione di istituzioni culturali e studiosi suoi amici e collaboratori, in particolare Silvia Castelli, Francesco Morena e Riccardo Spinelli ai quali compete la curatela del volume.

Un corpus di quasi settecento esemplari grafici in gran parte inesplorato la cui fortuna si deve proprio a Chiarini, che tanto si adoperò per farlo conoscere a partire dalla esemplare mostra del 1983 alla Biblioteca Medicea Laurenziana (in abbinamento al catalogo pubblicato in collaborazione con Giulia Brunetti e Maria Sframeli per la Tipografia Giuntina). Da allora molteplici furono i contributi che l’illustre studioso dedicò ai disegni della collezione Marucelliana, mentre tra acute intuizioni e preziosi ritrovamenti maturava l’ambizioso progetto di una loro catalogazione compendiaria.

In questa fatica c’è tutto lo studio appassionato, tenace di uno dei più fini conoscitori dell’arte italiana d’età barocca. Numerose le nuove attribuzioni e le proposte di datazione rispetto al vecchio inventario archivistico di Pasquale Nerino Ferri. Meritevole, inoltre, il tentativo di ricostruire l’originaria collocazione dei disegni in dieci album, contrassegnati ciascuno da una lettera dell’alfabeto, smembrati negli anni Sessanta del secolo scorso secondo una maldestra consuetudine. Un’operazione filologica condotta sulla base delle segnature inventariali e sul modello del Volume A, l’unico di cui sia sopravvissuto il supporto cartaceo così come era stato predisposto nel legato testamentario tardo-settecentesco da Francesco di Ruberto Marucelli, cui appartennero otto dei dieci album in questione.


Filippo Napoletano, Studio di un cascinale, s. d. 

Il catalogo registra solo i disegni studiati da Chiarini. Non comprende né i fogli di Cecco Bravo, censiti in altra sede da Riccardo Spinelli (cfr. qui il Catalogo dei disegni della biblioteca), né buona parte dei disegni di Stefano Della Bella esposti in una mostra del 2010-2011 sotto la direzione di Silvia Castelli e pubblicati dalla fiorentina Nicomp. L’approccio filologico ha portato i curatori a ridurre al minimo il loro intervento. Così a schede puntali ed esaustive ne seguono altre abbozzate, spesso non meno utili per qualità di informazioni e spunti per ricerche future. Qualche inevitabile sbavatura deriva dalla mancata revisione finale dell’autore, mentre l’assenza di aggiornamenti bibliografici è motivata in una avvertenza redazionale. 

Il risultato è per molti aspetti notevole, non solo perché racconta il mondo scientifico di Chiarini, i suoi temi prediletti e i protagonisti di tanti suoi studi (da Jacopo Confortini a Carlo Dolci, da Niccolò Lapi a Alessandro Gherardini, da Sebastiano Ricci a Giovanni Antonio Pellegrini). Il catalogo è un repertorio di riferimento per indagare l’attività delle maestranze italiane e straniere che a Firenze trovarono una decisiva officina di formazione, con una attenzione particolare ai proficui scambi tra gli artisti toscani e quelli di area veneta. Un imprescindibile strumento di consultazione dunque, sia per il disegno di paesaggio (Filippo Napoletano, Pandolfo Reschi, Marco Ricci), sia per la ritrattistica, cui sono dedicati due album: il Volume H contenente i celebri ritratti di artisti eseguiti dal pittore e incisore romano Ottavio Leoni e il Volume I con una galleria della famiglia Medici a opera del belga Daniele Eremita.


Jacopo Chiavistelli, Studio per un fregio di soffitto, s. d. 

Tra i soggetti censiti non manca il teatro: oltre agli artisti legati a più livelli alla storia dello spettacolo (Jacques Callot, Jacopo Chiavistelli, Pier Dandini, Giovan Battista Foggini, Atanasio Bimbacci, i Ricci), il catalogo registra due studi per figurini teatrali e un disegno per una scenografia di Baccio del Bianco; una Scena per la festa teatrale “Il vero Onore” di Agostino Cornacchini (1712) e due prospettive bibienesche (non datate).

Da segnalare l’impeccabile qualità delle immagini: oltre alla riproduzione in bianco e nero – in gran parte inedita – di tutti i disegni, il volume è arricchito da una selezione di tavole a colori che illustrano, tra gli altri, alcuni fogli del Volume A, compresa la coperta in carta marmorizzata e dorso in pelle. Completano il catalogo una Bibliografia generale e l’Indice degli artisti.

Resta da dire che di recente la preziosa biblioteca di Chiarini è stata donata alla Biblioteca Umanistica dell’Ateneo fiorentino. 



di Gianluca Stefani


La copertina

cast indice del volume


 


Agostino Cornacchini, Scena per la festa teatrale "Il vero Onore", 1712













Ottavio Leoni, Michelangelo Merisi da Caravaggio, 1621 



































Baccio del Bianco, Studio di figurante in uno spettacolo, 1637 (?)



 
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