Il volume curato da Michela Graziani e Salomé
Vuelta García per leditore Olschki presenta i contributi della terza
giornata di studi del seminario permanente Relazioni
linguistiche e letterarie tra Italia e mondo iberico in età moderna (Firenze,
21 ottobre 2016). Il progetto, nato nel 2014 presso il Dipartimento di Lingue, Letterature
e Studi Interculturali dellUniversità di Firenze, si propone come momento di
riflessione e studio comparatistico dei rapporti linguistici e letterari fra Italia,
Spagna e Portogallo nel Cinque e Seicento. In particolare, gli otto saggi qui
pubblicati indagano in unottica filologico-letteraria alcuni esempi di
riprese, contaminazioni e riadattamenti di opere e autori italiani nella poesia
e nel teatro iberico.
In apertura Rita
Marnoto ripercorre le forme e il linguaggio del comico in Portogallo nel
XVI secolo: una produzione ibrida, fortemente influenzata dalla coeva
tradizione italiana, ma anche dal lirismo di stampo petrarchesco. Giulia Poggi individua la presenza di
poeti quali Sannazzaro, Ariosto, Boiardo, Bernardo e Torquato Tasso nelle opere
di Don Luis de Góngora. Mentre José
Javier Rodríguez Rodríguez ipotizza che le geografie portoghesi e italiane
di alcuni drammi di Calderón de la Barca servano a raffigurare rispettivamente
la dimensione tragico-epica e tragico-realistica (o tragico ironica) dei suoi
drammi donore.
Dal teatro alla poesia con Mariagrazia Russo, che conduce unaccurata analisi filologica del
Canzoniere luso-castigiano di Luís Franco Correa, e Valeria Tocco, che affronta il tema del sogno nella lirica iberica
di tradizione petrarchesca. E di nuovo dalla poesia al teatro con Marcella Trambaioli che sottolinea le
influenze dellAminta di Tasso
nellopera poetica e teatrale di Lope de Vega.
Sul versante opposto, la diffusione dei Proverbios morales di Alonso de Barros a
Firenze e linteresse dimostrato da nobili come Girolamo Da Sommaia e
Alessandro Adimari, oggetto di studio da parte di Vuelta García, sono un caso
emblematico dellaccoglienza riservata alla letteratura aurea spagnola nella
città medicea. Ma lo sguardo si allarga anche alla Francia con le riflessioni
di Franco Vazzoler sulle Rodomontate di Lorenzo Franciosini,
edite a Venezia nel 1627: unopera di «difficile definizione e catalogazione
rispetto ai tre ambiti per cui riveste interesse: la letteratura, la
linguistica (in particolare sotto laspetto della traduzione), il teatro (per
le suggestioni che derivano dal titolo)» (p. 99).
di Lorena Vallieri INDICE Presentazione Rita
Marnoto, Linguagem teatral e cómico. O
teatro chão do século XVI Giulia
Poggi, Bernardo, Torquato e Don Luis José
Javier Rodríguez Rodríguez, Entre Lisboa
y Náples: geografía del drama de honor Calderoniano Mariagrazia
Russo, Il “Cancioneiro de Luís Franco
Correa” (1557-1589): un approccio metodologico a partire dalle sue postille Valeria
Tocco, Sogno o son desto? Sul sogno nella
poesia portoghese del Cinquecento, tra Italia e Spagna Marcella
Trambaioli, Torquato Tasso (Tirsi),
“Aminta” y Lope de Vega Franco
Vazzoler, Rodomontades, Rodomontadas,
Rodomontate: capitani teatrali fra Francia, Spagna e Italia. A proposito della
raccolta di Lorenzo Franciosini Salomé
Vuelta García, I “Proverbios morales” di
Alonso de Barros a Firenze
Indice
dei nomi
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