È dedicato a unesplorazione del
teatro di Edward Gordon Craig
lultimo numero monografico della Rivista
trimestrale di studi e ricerche sullo spettacolo diretta da Ferruccio Marotti e Cesare Molinari, che riunisce molteplici
saggi su singoli aspetti critici e materiali del suo lavoro, approfondendone, anche
grazie a fonti originali, le questioni teoriche, il rapporto con la tradizione
e la modernità, oltre che i punti di contatto con altre personalità.
Harvey Grossman approfondisce il rapporto fra il teatro craighiano e
il contesto teatrale e artistico della sua formazione, proponendo una
riflessione sul suo pensiero teorico a partire dalla propria esperienza
giovanile come allievo del regista a Vence, in Francia.
Ferruccio Marotti fa il punto sugli
studi dedicati a Craig, la cui riscoperta critica si deve allo stesso studioso [Gordon
Craig, Bologna, Cappelli, 1961], anche indagatore dei documenti personali
del regista in Francia alla fine degli anni Cinquanta.
Lorenzo Mango riesamina gli scritti teorici di Craig inserendoli
nel panorama del pensiero moderno, soprattutto in virtù della sua concezione
del teatro come arte della visione, considerandone le frequentazioni
intellettuali nel periodo di Weimar.
Paola Degli Espositi si focalizza sulla tecnica di occultamento
impiegata dal regista in alcuni suoi scritti, di cui rappresenta un esempio Blue Sky, testo per marionette del 1921.
Donatella Orecchia analizza i punti di contatto tra Craig e le
tradizioni dattore del teatro italiano, sia del passato che quelle coeve, grazie
allapporto di documenti editi e inediti, soffermandosi in particolare su un
quaderno manoscritto dello stesso regista conservato presso la Bibliothèque
Nationale de France.
Agostino Contò ripercorre la biografia di Danilo Lebrecht (noto con
lo pseudonimo di Lorenzo Montano), descrivendo la genesi e la composizione del
Fondo Montano della Biblioteca Civica di Verona, in cui sono state ritrovate le
lettere inviategli da Craig.
Nicola Pasqualicchio presenta gli aspetti di interesse ai fini di
studio dei documenti inediti scoperti nel corso dello spoglio del carteggio tra
Craig e Lebrecht, grazie al lavoro dello stesso autore e di Monica Cristini.
Monica Cristini, a partire dallo stesso scambio epistolare, dà
notizia del rapporto di amicizia e di stima intellettuale tra Craig e Lebrecht,
approfondendo tre casi in cui lo scrittore si è fatto portavoce del pensiero
teorico del regista nel panorama culturale italiano del primo dopoguerra.
Chiudono il volume alcune delle
lettere oggetto di indagine, datate marzo-giugno 1923 (Fondo Montano della
Biblioteca Civica di Verona).
di Eleonora Sforzi
Riportiamo di seguito lIndice
del volume:
Sommari
Monica Cristini-Nicola
Pasqualicchio
Presentazione
Harvey
Grossman
Gordon Craig: The Theatre and the Art of the
Theatre
Ferruccio
Marotti
The Old Man and the Crazy Italian Boy. Un
contributo alla storia degli studi su Edward Gordon Craig
Lorenzo Mango
Edward Gordon Craig e
la nascita del Moderno
Paola Degli Esposti
Un gioco di specchi.
Craig tra teoria e strategie di sviamento
Donatella Orecchia
Craig e le tradizioni
del teatro dattore italiano
Agostino Contò
Il Fondo Montano della
Biblioteca Civica di Verona
Nicola Pasqualicchio
Edward Gordon Craig e
Danilo Lebrecht: la riscoperta di unamicizia attraverso le lettere
Monica
Cristini
Lebrecht, «Honorary Manager for Edward Gordon
Craig in the Kingdom of Italy»
Edward Gordon Craig-Danilo Lebrecht
Lettere marzo-giugno 1923
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