Dal
1° settembre al 15 novembre p. v. il Palazzo Cini di Venezia ospiterà una
mostra dedicata allattrice Lyda Borelli
(1887-1959) a cura di Maria Ida Biggi.
Una delle più affascinanti interpreti della scena italiana primo-novecentesca rivivrà
attraverso rari e inediti documenti darchivio.
Promossa
dallIstituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, lesposizione
ripercorrerà le tappe salienti della carriera teatrale della Borelli, dai
grandi successi sui palcoscenici italiani e internazionali alla consacrazione
nel cinema fino al ritiro dalle scene nel 1918 in seguito al matrimonio con
Vittorio Cini. La sua grande personalità di icona liberty e di donna emancipata (fu madrina della jupe-culotte, il primo pantalone
femminile) sarà raccontata dagli scatti dei più grandi fotografi del tempo: Mario Nunes Vais, Arturo Varischi, Giovanni
Artico, Emilio Sommariva, Attilio Badodi.
A
far da corredo alla galleria fotografica tre abiti di scena indossati dallattrice
in tre diversi spettacoli, ricostruiti appositamente per la mostra dalla
sartoria veneziana Atelier Nicolao. Una parte rilevante avranno le stereoscopie
su lastre di vetro che riproporranno in un viaggio tridimensionale alcuni
momenti privati della vita della diva, nonché la sua tournée in Sudamerica (1909-1910).
Completeranno il percorso espositivo preziosi ritagli stampa, alcuni ritratti
pittorici (tra i quali quelli di Ettore
de Maria Bergler e di Maria Vinca)
e un montaggio video con le sue interpretazioni cinematografiche a cura della
Fondazione Cineteca Italiana di Milano.
Nei
mesi di apertura della mostra si svolgerà la rassegna Lyda Borelli diva cinematografica (dal 4 settembre all8 novembre),
inaugurata dalla proiezione di Rapsodia
satanica con esecuzione dal vivo della musica originale di Pietro Mascagni.
Lesposizione è il risultato
di uno studio monografico i cui frutti sono confluiti nel volume fresco di stampa
Il Teatro di Lyda Borelli, a cura della
stessa Biggi e di Marianna Zannoni (per
Alinari). di Gianluca Stefani
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