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Traduzioni, riscritture, ibridazioni. Prosa e teatro fra Italia, Spagna e Portogallo, a cura di Michela Graziani e Salomé Vuelta García, Firenze, Olschki, 2016 Libri

Il 23 ottobre 2015 si è svolta presso l’Università di Firenze la seconda giornata di studi del seminario permanente Relazioni linguistiche e letterarie tra Italia e mondo iberico in età moderna. I nove interventi, ora pubblicati dall’editore Olschki grazie alla curatela di Michela Graziani e Salomé Vuelta García, riflettono sui due generi del teatro e della prosa esaminati nei loro aspetti storico-culturali e linguistico-letterari secondo un duplice sguardo: da una parte la traduzione, riscrittura e ricezione dei testi, dall’altra la loro circolazione e il ruolo di mediatori culturali. Il volume, che si inserisce dunque nel proficuo filone di studi della letteratura comparata, nonché in quello, altrettanto proficuo, che indaga i rapporti tra teatro italiano e teatro spagnolo del Seicento, apre anche la strada a nuovi, poco frequentati ambiti di indagine.  

Un caso esemplare è quello della presenza, nella Spagna del Siglo de Oro, della novellistica italiana, tradizionalmente legata ai nomi di Bandello, Boccaccio, Masuccio, Straparola e Giraldi Cinzio, lasciando nell’ombra autori quali Agnolo Firenzuola, a cui ora è finalmente dedicata la giusta attenzione grazie a Daniel Fernández Rodríguez. Una diffusione non di rado mediata da traduzioni, come quella delle novelle di Matteo Bandello, pubblicate in francese tra il 1568-1616 da Pierre Bouistau e François de Belleforest, in un’edizione già nota a Cervantes (che la utilizzò per le sue Novelas ejemplares) e ora riesaminata da Isabel Muguruza Roca. Anche Mariagrazia Profeti si è interrogata sul percorso “mediato” compiuto dagli scritti di Bandello prima di giungere a Lope de Vega, che, come noto, li utilizzò più volte come fonte di ispirazione. Un percorso di cui non sempre la critica ha tenuto conto, limitandosi a un confronto diretto con l’edizione italiana o con la già citata traduzione francese, e che si sta invece rivelando efficace, come dimostrano i casi della commedia El Guante de doña Blanca (1630-1635) o della tragedia El castigo sin venganza (1631). Si viene così a superare una visione eccessivamente positivistica delle fonti attestando una «quidditas letteraria» che modella le fonti stesse in funzione del diverso assetto (novelle vs opera teatrale), ma anche e soprattutto assegnandogli una nuova e dissimile significazione.

Seppur l’attenzione dei singoli saggi sia programmaticamente rivolta ai testi, emergono anche altre suggestioni. Lo dimostra lo scritto a quattro mani di Lorenzo Bianconi, Sara Elisa Stangalino, Antonio Vinciguerra e Salomé Vuelta García. La collaborazione di autori specialisti di diverse discipline ha permesso lo studio comparato di due commedie di parola del primo Seicento, una spagnola e l’altra napoletana: Lo cierto por lo dudoso di Lope (1625) e L’ingelosite speranze di Raffaele Tauro (1651). Una testimonianza di quel processo di appropriazione di trame e drammaturgie spagnole da parte del teatro d’opera italiano a lungo trascurato – salvo il caso del Don Giovanni – e da qualche anno diventato oggetto di indagini che, tra l’altro, hanno confermato ciò che da tempo gli storici dello spettacolo affermano e cioè l’imprescindibile ruolo delle compagnie comiche nella circolazione europea di un patrimonio culturale che, anche grazie a loro, diventa comune. 

                                                                    di Lorena Vallieri

Ne riportiamo di seguito l'Indice:


Presentazione

Ana Paula Avelar, Da reescrita da História em Portugal no século XVI através do discurso épico, trágico e cómico

Lorenzo Bianconi-Sara Elisa Stangalino-Antonio Vinciguerra-Salomé Vuelta García, Lope de Vega napoletanato: “L’ingelosite speranze” di Raffaele Tauro

Davide Conrieri, Una traduzione settecentesca spagnola dai “Ritratti critici” di Francesco Fulvio Frugoni

Daniel Fernández Rodríguez, La difusión y recepción de las novelas de Agnolo Firenzuola en el Siglo de Oro

Michela Graziani, Le teorie mirandoliane nella “Cabala” di Francisco Manuel de Melo

Giulia Lanciani, Mediatori culturali tra Italia e Portogallo nei secoli XV-XVI

Isabel Muguruza Roca, Las traducciones de los “novellieri” en las “Novelas ejemplares”: Cervantes frente a Bandello y la negación del modelo italiano

Maria Grazia Profeti, Bandello nel teatro di Lope de Vega

Mariagrazia Russo, La circolazione della “Ropica Pnefma” di João de Barros nei circuiti culturali romani

Indice dei nomi




 
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VI-142 pp., euro 19,00, ISBN: 9788822264626

 
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