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Hystrio, a. XXVIII, n. 3, maggio 2015
Trimestrale di teatro e spettacolo

pp. 120, euro 10, 00
ISSN 1121-2691

Il numero estivo della rivista milanese si apre con il resoconto del Premio Hystrio edizione 2015. Raccontano la cronaca della manifestazione Fabrizio Sebastian Caleffi e Ilaria Angelone. Seguono le motivazioni degli artisti premiati, che sono: Massimo Popolizio (Premio Hystrio all’interpretazione), Serena Sinigaglia (Premio Hystrio alla regia), Mimmo Borelli (Premio Hystrio alla drammaturgia), Cuocolo/Bosetti (Premio Hystrio – Altre Muse), Carrozzeria Orfeo (Premio Hystrio – Castel dei Monti), Ambra Senatore (Premio Hystrio – Teatro Piemonte Europa), Il vizio dell’arte di Alan Bennett per la regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia (Premio Hystrio – Twister). Marcello Aldovrandi con Farfalle si è aggiudicato il Premio scritture di Scena, a Fausta Cabra e Camilla Semino Favro è stato attribuito il Premio Mariangela Melato. Selezionati tra quarantadue partecipanti, Valentino Mannias e Bagriele Paolocà si sono visti assegnato il Premio alla Vocazione, mentre Gloria Carovana il Premio Ugo Ronfani.

Roberto Canziani pone in Vetrina i suoi personali incontri con Christoph Marthaler, a Berlino dopo il crollo del Muro e a Taormina nel 1998, per raccontare i cambiamenti di questo fondamentale regista prossimo a ricevere il Leone d’Oro per il Teatro alla Biennale di Venezia.

Chiara Dattola, giovane ed emergente illustratrice autrice di diverse copertine di «Hystrio», rilascia un’intervista a Ilaria Angelone in cui ripercorre le tappe della sua formazione e spiega tecniche e modalità creative. La conclusione del progetto dedicato a Antonio Ligabue e realizzato da Mario Perrotta è l’argomento di Sara Chiappori che relaziona di Bassa Continua, coinvolgente spettacolo allestito sulla piazza di Guastalla. Il centenario della nascita di Orson Welles permette a Fabrizio Sebastian Caleffi di ricordare questo stravagante e geniale attore e regista, soffermandosi principalmente sulle interpretazioni shakespeariane.

Spetta all’associazione Etre l’organizzazione dell’appuntamento italiano di letm (International Nertwork for Contemporary Performing Arts), come racconta Maddalena Giovannelli, presente alla manifestazione Regeneration di Bergamo, ricca di momenti di riflessione e di discussione, unitamente a una vasta gamma di spettacoli. Renzo Francabandera si occupa di Kronoteatre, compagnia di Albenga che affronta la sensibilizzazione dello spettatore ai linguaggi del teatro contemporaneo tramite un laboratorio permanente e il Festival Terreni Creativi, giunto alla sesta edizione. L’ultimo articolo di Vetrina è per il progetto dell’attrice e regista Vanda Monaco: si tratta, come spiega Laura Caretti, di creare un ponte culturale tra Italia e Svezia attraverso allestimenti di corrispettivi testi teatrali legati al tema dei rapporti famigliari.

Con lo scritto di Francesca Serrazanetti, cui compete l’apertura della sezione di Teatromondo, ci si trasferisce a New York dove il restauro dei vecchi teatri di Broadway (New Victory Theatre, New Amsterdam Lyceum, Harvey Theatre) e l’apertura di nuovi spazi polifunzionali (Theatre for a New Udience, Sigrature Center, Lincoln Center), hanno incrementato creatività e proposte culturali. Si rimane negli Stati Uniti e precisamente a Charleston in South Carolina, dove si tiene lo Spoleto Festival Usa fondato da Giancarlo Menotti, quest’anno visto da Claudia Cannella che racconta gli spettacoli in programma, tra i quali Sleeping Beauty degli italiani Colla, Romeo and Juliet della compagnia Shakespeare’s Globe, A Streetcar Named Desire dello Scottish Battell. La scena londinese, relaziona Margherita Laera, si caratterizza per adattamenti teatrali di romanzi, storie per bambini, drammi popolari. Tra i tanti esempi emergono Carmen Distruption riscritto da Simon Stephens e presentato all’Almeida Theatre per la regia di Michael Loughurst; The Twits, romanzo elaborato da Enda Walsch e in scena al Royal Court Theatre e lo shakespeariano Measure for Measure per mano di Declan Donnellan e interpretato dalla sua compagnia formata da attori russi.

Al Wiener Festwochen della capitale austriaca si rivolge l’articolo di Irina Wolf. La prestigiosa rassegna ha proposto trentanove spettacoli di cui cinque prime mondiali. Meritano particolare attenzione Le anime morte di Gogol’ nell’adattamento di Kirill Serebrennikov del Centro Gogol’ di Mosca, Eroi come Antigone di Rogelio Orizondo proposto dal Teatro El Publico dell’Avana e Addio, carta, un monologo dedicato all’amore e alla ribellione del regista russo Yevgeny Grishkovets. L’ultima tappa di Teatromondo è fissata al teatro Nazionale di Timisoara, dove, racconta Irina Wolf, si è svolta la ventesima edizione del Festival della Drammaturgia Rumena, che ha esibito il lavoro creativo degli artisti locali e avviato un corso di scrittura.

Compete a Roberto Rizzente e Giorgia Asti la cura del dossier Teatro & Scienza. Lo stesso Rizzente intervista il filosofo e matematico Giulio Giorello, attento e rigoroso nell’inquadrare gli intrecci tra le due aree disciplinari che, nello scritto di Andrea Bisicca, si concretizzano negli esempi offerti da Prometeo di Eschilo, Fenicie di Euripide, dagli scrittori rinascimentali da Ariosto a Bruno, da Lasca a Della Porta, per poi continuare il percorso storico che arriva a Vita di Galileo di Brecht e a I fisici di Dürrenmatt fino a Copenhagen di Frayn. Roberto Canziani prima parla di “scienza umana” a proposito dei problemi della percezione dell’occhio sollevati da Rafael Spregelburd e considerati da Ronconi nell’allestimento di Modestia (2011), poi continua il discorso rivolgendosi alla poetica visiva di Peter Brook, Robert Wilson, Jan Fabre, Robert Lepage.

Il successo di Frankenstein nel musical, da Frankenstein – A New Musical di Mark Baron a Young Frankenstein di Mel Brooks, e il mito dello scienziato pazzo in spettacoli come Return to the Forbidden Platen di Bob Carlton e Barbarella di Dave Stewart, spiega Sandro Avanzo, è dovuto al modo parodistico e comico di affrontare le ansie e le speranza provocate nella gente dalle nuove scoperte scientifiche. Victor Jacono si addentra nel labirinto dei processi creativi dell’attore attraverso il supporto scientifico delle neuroscienze, alle quali affianca le osservazioni di Stanislavskij. Il sistema percettivo dello spettatore attiva l’insieme corpo-mente e affida all’apparato motorio un ruolo basilare, tanto da diventare con le dovute mediazioni, spiega Gabriele Sofia, attore-spettatore. Pietro Danise, docente e coordinatore nazionale di Scienza under 18, e Marcello Sala, studioso e educatore della stessa associazione, rilasciano un’intervista a Giorgia Asti in cui espongono le caratteristiche e le metodologie di questo progetto incluso nelle manifestazioni di Expo Milano 2015. La biografia dello scienziato è oggetto di non pochi testi teatrali, come Galileo raccontato da Brecht e Paolini, oppure gli inventori della bomba atomica trattati da Antonio Marfella in Gli apprendisti stregoni – Di come un pugno di pacifisti diede vita alla costruzione della bomba atomica, ai quali si aggiungono, argomenta Roberto Rizzente, Essere Leonardo da Vinci di Massimiliano Finazzer Flory e Leonardo di Flavio Albanese.

Il dossier prosegue con l’analisi dell’intreccio tra danza e scienza che si basa sulla condivisione della biologia del corpo, il processo delle azioni motorie e la percezione sensibile. In merito Carmelo A. Zapparrata valorizza le ricerche coreografiche di Rudolf Laban, Merce Cunningham, Judson Dance Theater, fino a Wayne McGregor. Al contributo di Maddalena Giovannelli dedicato ai gruppi contemporanei (Santasangre, Pathosformel, Teatro Sotterraneo, Masque Teatro) segue la ricognizione di Mario Bianchi nel mondo del teatro ragazzi, dal quale emergono molti e interessanti spettacoli legati al tema della scienza. Un gruppo assai qualificato e applaudito dalle platee giovanili è Le Nuvole, attivo da trent’anni in area napoletana. Il direttore artistico Giovanni Petrone spiega a Stefania Maraucci i metodi della divulgazione scientifica attraverso il linguaggio teatrale. Francesca E. Magni parla di TeatroinMatematica, decennale progetto di Pacta dei Teatri raccontata dall’ideatrice, Maria Eugenia D’Aquino. Infine Luca Ruzza offre una rapida carrellata di gruppi e artisti che praticano la ricerca del corpo dell’attore in uno spazio extranaturale, sospeso tra il reale e il virtuale.

Nelle pagine di Teatro Ragazzi Mario Bianchi relaziona sui festival di Bologna (Visioni al futuro, visioni di teatro), Castelfiorentino (Teatro tra le generazioni), Milano (Segnali), Bari (Maggio all’Infanzia).

La Biblioteca Albarosa Camaldo raccoglie le schede relative alle novità editoriali italiane legate alla cultura dello spettacolo.

La consueta e corposa sezione delle Critiche ordina le tante recensioni degli spettacoli secondo criteri regionali.

Il testo pubblicato in questo numero è Preamleto di Michele Santeramo, vincitore del premio Hystrio alla Drammaturgia 2014.

Competono a Roberto Rizzente le tante e preziose informazioni raccolte ne La società teatrale.


di Massimo Bertoldi


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