drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai


ADEteatro
Revista de la Asociación de Directores de Escena de España

n. 137, Octubre 2011, pp. 320, euro 9,50
ISSN 1133-8792
                                 

Un ampio e denso dossier di 300 pagine è dedicato interamente alla figura di Ramón del Valle-Inclán (1866-1936), poeta, scrittore e drammaturgo spagnolo, in occasione del settantacinquesimo anniversario della sua morte. Rispetto a venticinque anni fa, quando «ADE teatro» aveva festeggiato con una serie nutrita di attività la cinquantesima commemorazione annuale, molte cose sono cambiate: e in peggio. Di questo si lamenta Juan Antonio Hormigón, che nota come la cultura sia sempre più sottoposta alle leggi di mercato e ai gestori dei grandi poteri economici. Questi ultimi lavorano affinché quei «cittadini con uno spirito critico e con capacità di comprensione si tramutino in sudditi spaventati».

 

In questo ultimo quarto di secolo le cose sono cambiate anche nei riguardi della figura di Valle-Inclán, per fortuna in positivo, grazie al lavoro congiunto di tre riviste – «Anuario Valle-Inclán», «Cuadrante» e «El pasajero» (quest’ultima online) – e di due musei – uno a Vilanova i la Geltrú in Catalogna e l’altro a La Puebla del Caramiñal in Galizia – a lui specificamente dedicati. Eppure, sostiene ancora Hormigón, le interpretazioni erronee intorno alle vicende biografico-artistiche di questo controverso intellettuale non sono ancora del tutto estirpate. E così si continua a distorcere e corrompere la sua figura con letture critiche false e pretestuose.

 

Proprio per questo in un periodo politicamente e culturalmente corrotto come il nostro è necessario e costruttivo riscoprire la figura di Valle-Inclán e rileggerla secondo griglie interpretative documentate in modo obiettivo. In questo modo si possono eliminare tutti gli aspetti aneddotici che continuavano ad avvolgerne e corromperne la biografia in modo da costruire una più obiettiva modalità di lettura della sua vita e della sua opera. Si vuole delineare così la figura di uno scrittore «di dimensione europea e ispano-americana, provenuto dalla Galizia per proiettarsi verso una fama universale; inserito da sempre, ma molto più in questi ultimi venti anni della sua vita, nelle inquietudini politiche e intellettuali del mondo contemporaneo».

 

Dato che «ADE teatro» è stata forgiata per l’analisi e l’esposizione delle relazioni esistenti tra l’arte e la scienza della scena teatrale, è in questa direzione che si muove il dossier qui presentato, che si modella secondo una strutturazione bipartita. Inizialmente si delinea un elenco dettagliato e analitico delle venti messinscene che furono prodotte durante la vita di Valle-Inclán lungo l’arco di tempo compreso tra il 1899 e il 1936. Per ciascuna si propone una breve introduzione critica a cui si intrecciano l’indicazione del cast e brevi stralci di ricordi di chi ha partecipato o assistito alla messinscena, nonché una interessante e affascinante documentazione iconografica. Concludono questa sezione alcune Consideraciones di Juan Antonio Hormigón e tre saggi critici intorno a Las estéticas de Valle-Inclán.

 

La seconda sezione, molto più ampia della prima, riporta un resoconto delle messinscene posteriori alla morte dello scrittore, raggruppate secondo una tripartizione cronologica. Il primo periodo (1936-1975) corrisponde a quello definito come la fase dei pionieri del recupero scenico di Valle-Inclán; il secondo (1976-1990) è caratterizzato dalla cosiddetta transizione democratica, che ha visto in Spagna il recupero dei diritti civili e politici del popolo dopo l’era franchista; il terzo (1991-2011) vede la diffusione più ampia delle opere dello scrittore galiziano. In tutta questa sezione gli autori hanno preferito dare la parola ai registi che hanno curato le rappresentazioni per conferire al tutto una maggiore evidenza documentaria, amplificata anche in questo caso dall’enorme quantità di materiale iconografico, principalmente fotografico, a corredo del testo.

 

Con questo numero monografico di «ADE teatro» si è inteso fornire un importante contributo documentario per la divulgazione delle relazioni produttive tra le opere di Valle-Inclán e il teatro e per evidenziare il grado di influenza delle prime nel panorama performativo internazionale. La Asociación de Directores de Escena de España ha voluto dare altresì il suo contributo con un volume documentato in modo obiettivo e veritiero per restituire a questo artista anche la sua dimensione più personale e creativa.

 

                               

di Diego Passera


La copertina

cast indice del volume


 



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013