Lisa J. Kiser prende in esame Noahs
Flood (il diluvio di Noè) appartenente al ciclo di Chester, lunico tra i
cinque rimasti, nel quale si mette in scena il momento della salita degli
animali sullarca, con tanto di inserti didascalici in aiuto dellapparatore. Lelencazione
degli animali, con differenziazione tra fauna selvaggia e addomesticata, è
strutturata secondo lutilità degli animali sia come cibo che come aiuto nei
lavori umani, così come era intesa allinizio delletà moderna. In questultimo
aspetto, evidenzia lautrice, si mettono in mostra le questioni legate al
genere, poiché si associano gli uomini con quelle bestie normalmente riferite
alle attività maschili e le donne con quelle generalmente connesse con i lavori
femminili. Infine Kiser analizza il rapporto uomo/animale evidenziando che il
dramma promuove la gentilezza verso questi ultimi, probabilmente influenzato
dalle primissime idee protestanti, fatto insolito vista laltezza cronologica
di composizione.
Nonostante sia un prodotto dalla cultura
umanistica alta, Fulgenzio e Lucrezia di
Henry Medwall tende a nascondere la sua erudizione. Quello che dovrebbe essere
il focus – il dibattito sulle predisposizioni matrimoniali di Lucrezia, figlia del
senatore romano Fulgenzio – è inserito in una cornice in cui alla recitazione
tradizionale dei personaggi fa da contrappunto limprevedibile nullità delle
azioni di A e B, che risultano però di assai maggior interesse drammaturgico. Rick Bowers evidenzia
come Fulgenzio e Lucrezia tenda a
nascondere la sua natura di interludio con finalità moraleggiante per spingersi
verso i canoni compositivi propri della commedia e aprire così un dibattito
sulla matateatralità. Il fatto più innovativo di questo dramma è rappresentato
dalla presenza del duo comico, il primo esempio del teatro inglese. Bowers mostra
così quale diviene il vero focus di questo lavoro e cioè lenergia farsesca
della performance comica.
Robin Hood and the Sheriff of
Nottingham
è un breve dramma risalente allultima parte del XV secolo conservato in un
manoscritto incompleto. Il testo è privo di una suddivisione in scene, di
didascalie e di una qualunque minima indicazione che possa identificare gli speakers. Il dramma è stato più
volte studiato, ma le molte edizioni pubblicate non sono riuscite a sciogliere
alcuni nodi cruciali. Alexis
Butzner propone una nuova esegesi che tiene conto delle necessarie
interrelazioni tra il testo e limprovvisazione scenica che da esso scaturiva;
interpreta il dramma come un lavoro in sé concluso e tenta di spiegare le
incongruenze evidenti nelle altre edizioni a stampa.
C. Edward McGee prende in
considerazione una lettera inviata da William Honing a Sir John Thynne (conservata
presso la Longleat House) in cui si descrivono gli intrattenimenti tenuti a
Londra nel 1564 per la visita dellambasciatore francese, giunto oltremanica
per siglare il Trattato di Troyes. Questi festeggiamenti non sono sconosciuti
agli studiosi, ma McGee, grazie al ritrovamento della lettera citata, può evidenziare
un aspetto prima adombrato: il ruolo determinante che Sir Robert Dudley ebbe
nellorganizzazione. Dare un nuovo sguardo alle feste del 1564 puntando
locchio anche a quelle del 1572 sempre per lambasciatore francese (stavolta
in Inghilterra per firmare il Trattato di Blois) permette di illustrare aspetti
importanti dellutilizzo della spettacolarità di corte del periodo della Virgin Queen con finalità politiche e
sociali.
Elisabetta I nel 1574 visitò Bristol
e per loccasione fu organizzato un finto combattimento
che si protrasse per tre giornate. Francis
Wardell mette in evidenza come questa performance si distaccasse nel suo
svolgimento dai rigidi protocolli tradizionali che prevedevano lutilizzo di pageants e petizioni. Si sottolinea invece
come in essa si strutturasse un dialogo attivo con la regina. La scena vide la
rappresentazione allegorica della Guerra, simboleggiata dai nemici, in
conflitto con la Pace, simboleggiata dalle truppe inglesi. Il conflitto doveva
concludersi solo grazie allintervento della regina in persona quale deus ex machina nel ruolo di mediatore
della pace. Il grande dispendio di spese annotate nel libro della revisione
contabile di Bristol indica che il tutto fu organizzato in segno di gratitudine
verso la regina per i recenti accordi economici da lei siglati con la Spagna. David Kathman affronta le questioni connesse con la datazione del
manoscritto del dramma The Second Part of the Seven Deadly Sins e con la troupe che lo
rappresentò per prima. Nelle sue argomentazioni appoggia le teorizzazioni di
David Kathman del 2004 (secondo cui la compagnia fu quella dei Lord
Chamberlain's Men nel 1597-98) evidenziando il motivo per cui esse debbano essere considerate giuste
e accantona definitivamente quelle di Andrew Gurr del 2007, mettendone in luce
gli errori deduttivi e interpretativi.
di Diego Passera
|