A Genova esiste un teatro che si distingue per la vasta scelta di proposte, che spaziano da produzioni proprie a spettacoli di grande interesse in ambito nazionale e anche internazionale. Si tratta di una varietà che ormai da anni appaga gli spettatori del Teatro della Tosse, che, anche quest’anno, nonostante le notevoli difficoltà economiche cui tutti i teatri hanno dovuto far fronte, ha realizzato un cartellone di grande interesse.

La Tosse si conferma ancora un punto di riferimento a Genova per quanto riguarda le produzioni internazionali: dopo i sette dello scorso anno, quest’anno saranno quattro gli spettacoli stranieri inseriti in cartellone. Torna per il terzo anno consecutivo Peter Brook, che presenterà il suo spettacolo all’interno di una breve rassegna dedicata a Shakespeare, cui prenderà parte anche Steven Berkoff, noto al grande pubblico per avere ricoperto il ruolo del cattivo in diversi film hollywoodiani, ma anche e soprattutto ottimo teatrante, che proporrà una pièce dedicata ai cattivi che animano le tragedie del Bardo. Il regista lituano Alvis Hermanis dirigerà Sonja e, per concludere con le produzioni internazionali, le marionette di Neville Tranter della compagnia Stuffet Puppet torneranno alla Tosse, dove già avevano presentato Schicklgruber, Alias Adolf Hitler, giudicato dal direttore del Teatro della Tosse Massimliano Civica, in sede di conferenza stampa, «forse il miglior spettacolo della scorsa stagione». Per la prima volta sarà ospite della Tosse la siciliana Emma Dante con la sua nuova produzione, da lei stessa definita «operetta amorale», in cui recitazione, danza e musica si fondono. Un altro interessante drammaturgo emergente italiano presente in cartellone è Stefano Massini, che presenterà la sua personale rilettura del Frankenstein. Come già avvenne nell’ambito della stagione 2007/2008, la Tosse proporrà poi gli spettacoli vincitori del «Premio Scenario», nonché la nuova realizzazione di una delle compagnie che vinsero allora, cioè Babilonia Teatri. Scorrendo il cartellone, saltano poi all’occhio lo spettacolo di danza di Michela Lucenti con la partecipazione di sei acrobati di Nairobi; il tributo dei fratelli Alloisio a Piero Ciampi con Adolfo Margiotta; il nuovo lavoro di Laura Sicignano dal Teatro Cargo, altra piccola ma vivace realtà dello scenario teatrale genovese.

Le attività del Teatro della Tosse, tuttavia, non si fermano qua. Come ogni anno, al cartellone ufficiale si affiancheranno, infatti, tutta una serie di iniziative, volte a coinvolgere la città e a sostenere il teatro emergente. Giunge al terzo e ultimo anno il progetto «Facciamo insieme teatro», che ha visto un Capocomico diverso per ogni stagione dirigere una compagnia composta da sei giovani attori; il ruolo quest’anno è stato affidato all’emergente drammaturgo e regista Valerio Binasco, che conclude il triennio formativo con la messinscena di Sonno da Jan Fosse. Torna poi «La Storia in gioco», progetto che coinvolge le scuole della Provincia di Genova, giunto ormai alla sua quattordicesima edizione, che prevede quest’anno, per la rappresentazione finale, cui prenderanno parte i giovanissimi attori, la ripresa di PoetiVsCantautori, produzione della Tosse di qualche anno fa, che verrà messa in scena nel tessuto urbano. Da non dimenticare ancora la presenza nel programma del «Festival della Scienza» con 2984, scritto da Emanuele Conte, e il ritorno de «La Claque in Agorà», terza sala della Tosse dallo scorso anno destinata ad ospitare una stagione speciale (varietà, musica, arti visive) da novembre ad aprile. Quest’anno sarà poi lanciato il «Genova Talent Show» per le compagnie liguri: i sei progetti migliori tra quelli presentati saranno inseriti nel cartellone della prossima stagione, nell’ambito di una rassegna dedicata.

L’intento del teatro di Sant’Agostino è, quindi, quello di rilanciare una sfida a chi ritiene che lo spettacolo dal vivo non sia degno di essere considerato cultura. A questo proposito, va segnalata anche la nuova “politica dei prezzi” applicata dal Teatro della Tosse, che prevede formule economiche, con l’obiettivo di incentivare il pubblico ad assistere a più spettacoli. Le proposte di abbonamento della Tosse lo rendono il teatro più economico d’Italia. Basti solo pensare che, con il nuovo abbonamento da dieci spettacoli, si ha la possibilità di assistere ad una rappresentazione di Peter Brook a soli sette euro: un’occasione davvero imperdibile.

                                                   di Roberta Balduzzi