Due anni fa, il 13 dicembre 2006, presso i Laboratori DMS di Bologna allinterno del progetto “Teatro e attrici” si svolse un incontro con Ermanna Montanari fondatrice, con Marco Martinelli, del Teatro delle Albe di Ravenna. Atti & Sipari nel numero di ottobre propone la trascrizione della conversazione che ebbe luogo in quelloccasione. Lintervista realizzata da Gerardo Guccini partendo dalla lettura di alcuni testi della Montanari, ha permesso allattrice di raccontare del suo lavoro, della sua formazione e della sua vita. Prima di essere pubblicata è stata corretta e ripulita dalle ripetizioni, è stato chiarito il senso di alcune domande perché, come riferisce lo stesso intervistatore, lincontro fu molto intenso e Ermanna Montanari si mise “in una condizione di sincerità che si scontrava con i limiti del linguaggio”.
In questo numero Sotto la Lente si occupa delle drammaturghe in Europa, attraverso un attento percorso che oltre allItalia coinvolge Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. Lindagine sullItalia prende avvio dalla consultazione del catalogo del Centro Nazionale per la Drammaturgia delle Donne di Calenzano che raccoglie testi teatrali scritti da donne, editi o no, che devono essere stati rappresentati almeno una volta. Larticolo si sofferma ad analizzare la scrittura scenica delle drammaturghe più conosciute ricercandone convergenze e differenze; tra i punti di maggior interesse si trova spesso in queste autrici la presenza di una “mancanza”, indicata già nel titolo, che riguarda le perdite affettive, lassenza dei luoghi amati e la morte che si traduce a volte in personaggi femminili insoddisfatti e rappresentati a tinte forti ed estreme.
Scene dal Territorio si sofferma sul Festival Frontiere in Metamorfosi svoltosi presso La città del Teatro di Cascina (Pisa), il Festival Volterrateatro e il Festival Inequilibrio organizzato a Castiglioncello (Livorno). Tre festival toscani che nel corso dellestate hanno dato lopportunità di assistere a spettacoli di artisti stranieri, come nel caso, a Volterra, di Ron Cluchey con Lultimo nastro di Krapp, o di giovani gruppi emergenti come Teatro Sotterraneo e EmmeATeatro a Castiglioncello. Allinterno di questi eventi, inoltre, è sempre più sentita la necessità di non proporre unicamente la fruizione di spettacoli ma di coinvolgere gli spettatori in dibattiti, seminari e incontri con gli artisti su tematiche pertinenti al festival; quindi a Volterra sul teatro e il carcere e a Cascina sul teatro contemporaneo e linterdisciplinarietà che spesso lo caratterizza.
La recente uscita del libro Le nozze alchemiche di Salomè. Oscar Wilde e la tradizione ermetica dellanglista Alex R. Falzon permette a Francesco Petrocchi una riflessione più ampia sulla critica wildiana e sul ruolo dello scrittore nel panorama della letteratura anglofona. Larticolo prosegue entrando nel merito del libro di Falzon cioè il dramma scritto da Wilde in francese nel 1893 la Salomè e conclude con un excursus sulle più importanti messe in scena dellopera in Italia e allestero.
La stessa rubrica In Italia e nel Mondo si sposta in Francia a lEcole International de Théàtre Jacques Lecoq fondata a Parigi il 5 dicembre del 1956 attraverso la testimonianza di Elisa Pezzini che ha frequentato la scuola del mimo francese per alcuni mesi nel 2007.
Nella parte finale della rivista si trova unintervista al noto fotografo teatrale Maurizio Buscarino che dal 1987 si è avvicinato allesperienze teatrali in carcere, prima a San Vittore a Milano e successivamente a Volterra con Armando Punzo. Elena Peruzzo
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