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A Roma il 1° Festival della Spiritualità Festival

Divinamente Roma è il suggestivo titolo del 1° Festival Internazionale della Spiritualità che si svolge a Roma dal 15 al 24 marzo.
Nato da un’idea dell’attrice Pamela Villoresi, il Festival è promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dall'Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Roma ed è organizzato dall'Ente Teatrale Italiano in collaborazione con la società Arcus.
L’iniziativa nasce per offrire un luogo e un tempo di riflessione e confronto sulla spiritualità, concepita come elemento superiore che contiene le religioni e le supera alla luce di una visione universale e totale. Attraverso diversi linguaggi artistici, che prediligono la danza, il canto e il concerto, il Festival evoca le radici profonde del teatro e immette lo spettatore in una atmosfera rituale sottolineata dalla concomitanza, voluta, con la settimana Santa. Nella scelta dei luoghi che fanno da cornice ai diversi eventi, il Festival snoda il suo percorso su un doppio binario di antico e moderno, accostando a luoghi intessuti di misticismo, spazi nati da poco o ad altro destinati.
Ad aprire il Festival, la sera del 15 marzo, il Concerto a Santa Maria in Ara Coeli dell’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Luis Bacalov con l’esecuzione dei Salmi del Re David composti dal musicista argentino e del Requiem op.48 di Gabriel Fauré.
La sera del 16 marzo, gli Horti Sallustiani ospitano il Gruppo musicale ONS che eseguono i Canti del deserto (raccolta di canti tradizionali classici arabi) a cura di Tawil Saleh, dove, attraverso il canto e i suoni si interpretano i pensieri e le preghiere del culto islamico e si incontrano sonorità egiziane e arabo - andaluse.

Il 17 marzo il Teatro Valle accolgie il concerto Sacrarmonia di Antonella Ruggiero, con pianoforte e armonium di Mark Harris e violino e dilruba di Carlo Cantini, in cui la cantante interpreta una serie di brani che rappresentano culture e religioni di tutto il mondo.
Il 18 marzo è previsto il recital Il ritorno alla fede del cantante di jazz di Enrico Fink con voce e flauto traverso dello stesso Fink. Il concerto è una rielaborazione in chiave contemporanea e jazzistica della musica ebraica italiana.
Ancora al Teatro Valle si presenta il 19 marzo il libro di Carmela Piccione dedicato alla figura e alla personalità del danzatore, coreografo e regista Micha van Hoecke.
La sera del 18, nello stesso teatro, Micha van Hoecke presenta la coreografia Le Voyage eseguita dai componenti del suo Ensamble. Lo spettacolo rappresenta per il ballerino - coreografo un vero e proprio viaggio nelle proprie radici russe attraverso le musiche e le canzoni tzigane appartenute alla sua infanzia.
Il 20 marzo il Conservatorio di Santa Cecilia ospita Peregrinaje de las almas, un progetto di Jordi Savall, spettacolo di musica, canto e danza ispirato al dialogo tra l’Oriente e l’Occidente, dove sonorità ebraiche si confondono con quelle indiane e arabo - andaluse. 

Il 21 marzo al Teatro Valle, gli alunni della Scuola primaria ebraica Vittorio Polacco mettono in scena La festa di Purim, la festività del calendario ebraico che commemora (come si legge nel Rotolo di Estèr) la salvezza dalla strage voluta dal re Assuero, grazie all’intercessione di Estèr.
Il 21 marzo nel Teatrino Goldoni di Palazzo Altemps, Pamela Villoresi interpreta, insieme ad Andrea Bacci, La Passione di Mario Luzi, i versi scritti dal poeta in occasione della via Crucis del 1999 accompagnati da musiche originali di Luciano Vavolo.
Il 22 marzo, nuovamente agli Horti Sallustiani, si mette in scena il recital Il Curato e il pagliaccio di Sandro Gindro con adattamento e regia di Daniela Morelli, con gli attori Alessandro Haber e Cecilia Allamprese e musiche di Maurizio Camardi.
Il 23 marzo la Basilica di San Marco ospita il concerto Second Sacred Concert di Duke Ellington ad opera dello Jazz Studio Orchestra in cui si esprime la forte religiosità del musicista statunitense.

Il Festival si conclude il 24 marzo alla Casa del Cinema con il concerto Tibetan Prayer di Yungchen Lhamo, dove la cantante tibetana interpreta i canti devozionali basati sui mantra della tradizione sacra buddista.






 
Pamela Villoresi

per il programma completo www.enteteatrale.it


 

 









 

 

 


 




 


 

 
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