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Pier Giuseppe Gillio

L'attività musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento


Firenze, Olschki, 2006, pp. 590 e CD-ROM, € 59,00
ISBN 88 222 5559 3

Con l'affermazione del pensiero e delle attività controriformiste, in Italia si diffuse una nuova concezione dell'assistenzialismo caritativo a partire dai primi anni del Cinquecento. A differenza di quanto avvenuto nei secoli precedenti, le dimensioni, le finalità e le strategie vennero profondamente mutate. Il destinatario dell'opera assistenziale infatti non era più il semplice appartenente ad un'arte oppure l'indigente casualmente soccorso: era piuttosto un malato un orfano un anziano.

Rispetto a Genova, Milano e Napoli, Venezia fino ai primi anni dell'Ottocento non ebbe un grande ospedale centralizzato:  assunsero ruolo e dimensioni di rilevanza quattro istituti che ebbero nome di ospedali maggiori: i Derelitti che sorse nel 1528 presso il complesso conventuale dei Santi Giovanni e Paolo;  gli Incurabili fondato nella quaresima del 1522; i Mendicanti istituito nel 1588; ed infine il complesso della Pietà, il più antico dato, creato nel 1336 dal frate francescano Pietro d'Assisi. I governi dei luoghi pii veneziani operarono sempre in totale autonomia dalla chiesa romana, e benchè investiti da importanti responsabilità assistenziali, mantennero a lungo l'autonomia amministrativa ed economica anche dalla Repubblica.

Pier Giuseppe Gillio raccoglie nel suo volume i risultati di una ricerca ventennale, raccontando in senso diacronico l'attività musicale (a cui collaborarono, tra  i tanti,   Vivaldi, Porpora, Hasse, Galuppi, Bertoni, Traetta, Sacchini, Sarti, Anfossi, Cimarosa ) che si svolgeva in questi antichi istituti durante il Settecento.

Il lavoro è diviso in due grandi parti. La prima si incentra sulla storia degli istituti dalla fondazione al periodo oggetto della ricerca: vengono illustrati l'aspetto economico e organizzativo delle classi musicali e dei cori, le carriere teatrali più importanti, come quella, per ricordarne una tra le tante, di Anna Maria della Pietà, allieva di Vivaldi, per la quale il compositore veneziano scrisse numerosi concerti per violino. La seconda parte del volume è dedicata alle storie e alle vicissitudini dei singoli cori dei rispettivi ospedali.

Complementare al volume è il cd rom accluso che riporta il materiale documentario: cronologie delle esecuzioni, elenchi di maestri e di governatori deputati ai cori, trascrizioni di numerosi documenti d’archivio, spogli di giornali e memoriali coevi, testi di mottetti e di oratorii, testimonianze di viaggiatori stranieri, materiali iconografici. Completano il volume una esaustiva bibliografia e l'indice generale delle fonti d'archivio.


Antonella Bartoloni


Copertina

cast indice del volume


 



 
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