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Maske und Kothurn. Internationale Beiträge zur Theater-, Film- und Medienwissenschaft
Mit Freud

Wien-Köln-Weimar, Böhlau Verlag, Heft 1, 2006, pp. 110, € 23, 80
ISSN 0025-4606

L’ipotesi che attraversa i saggi raccolti nella rivista "Maske und Kothurn" è la verifica degli strumenti propri della psicoanalisi di scuola freudiana e lacaniana per l’analisi di testi teatrali e di opere cinematografiche. Jan Bollack in Ödipus. Von der Tragödie zum Komplex und vice-versa sottolinea l’importanza della lettura di Antigone di Sofocle nella formazione di Freud e interpreta la tragedia greca come lacerazione dell’interiorità dei personaggi in senso religioso, ricercando i moventi del delitto nelle leggi della politica.

I meccanismi psichici che muovono il processo comunicativo del teatro, creando un terreno comune con l’immaginario dello spettatore, a sua volta corpo attivo tramite il processo di identificazione, costituiscono l’argomento del saggio di Octave Mannoni, Das Spiel der Illusionen oder das Theater aus der Sicht des Imaginären. Partendo dall’assunto che il teatro racconta sempre la realtà in termini di illusione, lo studioso analizza la mutevolezza della figura dell’eroe, citando esempi da Shakespeare a Corneille, dalla Commedia dell’Arte al teatro delle marionette, per evidenziare il trasferimento delle gesta dell’eroe nella sfera dei miti codificati dalla società, in una sorta di coinvolgimento del super-io collettivo.

Diverso si presenta il discorso relativo al linguaggio teatrale contemporaneo, che, in quanto prodotto e specchio della crisi (o distruzione) dei valori, manca di modelli positivi e superiori e non crea un rapporto interattivo con in suoi destinatari. Robert Pfaller in Die Komödie der Psychoanalyse si chiede se il teatro sia oggetto della psicoanalisi oppure se il processo sia inverso. Analizzando il saggio Psychopatische Personen auf der Bühne, in cui Freud studia l’effetto di immedesimazione dello spettatore nella tragedia, lo studioso trova nel momento della catarsi un fecondo momento di incontro che permette l’intersecazione tra le due discipline.

La rivista propone un importante scritto di Félix Guattari, Le divan du paure (Die Couch des Armen), pubblicato in "Psychoanalyse et cinéma. Communicatìons", 23 (1975). Il contributo di Heide Schüpmann, Poetik der Zerfall. Die Psychoanalyse Freuds in kinematographischer Sicht, si sofferma sui rapporti familiari letti in chiave freudiana e dimostra come questo capitolo della psicoanalisi abbia condizionato la rappresentazione cinematografica dei dissidi coniugali.



Massimo Bertoldi


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