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Collana RED Book: "Forsythe, Ieri, oggi, domani" - "Kylian, Ek, Neumeier"

A cura di Marinella Guatterini - Silvia Poletti

Reggio Emilia, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, 2005 e 2006, pp. 160 e 192, euro 10

Sono piccoli, maneggevoli ma soprattutto 'succosi' i due libri della collana ''RED Book'', ''Incontri con i coreografi contemporanei''. Un'iniziativa editoriale dell'Archivio del Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia datata 2005 e 2006, ed edita dallo stesso Teatro reggiano, che raccoglie testimonianze e pubbliche conversazioni di e su William Forsythe, Jirì Kyliàn, Matz Ek, John Neumeier. Coreografi di fama internazionale ospiti negli anni passati del Festival Reggio Emilia Danza.

Corredati da un ricco apparato iconografico e coreografico, con l'elenco degli spettacoli messi in scena al Teatro Valli e al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, questi ''RED Book'' hanno il pregio di essere in 'presa diretta'. Ovvero di testimoniare dal vivo con la formula dell’incontro-intervista la poetica e il pensiero di questi quattro grandi maestri del teatro di danza del secondo Novecento.  

Il primo, intitolato Forsythe, Ieri, oggi, domani. Atti della Masterclass tenuta a Reggio Emilia il 22 e 23 gennaio 2003 e curato da Marinella Guatterini, si sofferma sulla figura del dancemaker americano in rapporto al Ballett Frankfurt, la gloriosa compagnia da lui guidata dal 1984 al 2004, anno della sua chiusura. In una lunga intervista il coreografo, stimolato dalle domande di Silvia Poletti, Rossella Battisti, Marinella Guatterini, Elisa Vaccarino, Mario Pasi, parla del suo rapporto con la città di Francoforte e con il pubblico, del suo modo di intendere la coreografia e di definire il balletto, della sua costante sperimentazione creativa.

Concetta Lo Iacono in ''Il cristallo e l'hybris. Forsythe da Loves Songs ad Artifact'', secondo contributo del book, va alle radici della formazione di Forsythe chiamando in causa Laban, Balanchine, mentre in Riflessioni di un interprete diventato coreografo Mauro Bigonzetti, oggi direttore dell'Aterballetto, ricorda il suo incontro con Forsythe come danzatore e l'importante lezione che ha ricevuto per la sua carriera di interprete e ''coreautore''.

Marinella Guatterini in ''Forsythe postmoderno, il rizoma coreografico'', traccia un ampio excursus che comprende l'analisi dei lavori Impressing the Czar, Limb's Theorem, Slingerland, The Loss of Small Details, Alie/n A (c) tion, Eidos: Telos, e in ''Riflessioni di un'interprete e co-autrice'' intervista Dana Caspersen, uno degli elementi di punta del Balletto di Francoforte negli anni Ottanta, per sviscerare il legame creativo con questo maestro dell'orchestica contemporanea.   

Gerald Siegmund nello studio ''Pensare coreograficamante. Il lavoro di Forsythe alla svolta del XXI secolo'', riflette sugli ultimi sviluppi della ricerca 'forsythiana' ed Eugenia Casini Ropa chiude la silloge con ''Di Laban oggi. Riflessioni sulle teorie labaniane in Forsythe''. Un saggio che, chiamando in causa Laban, il codificatore della danza libera, coglie nella creatività dell’autore statunitense non poche influenze, arrivando a sostenere che ''se Forsythe scrivesse, se teorizzasse e pubblicasse ciò che fa, potrebbe essere considerato il Laban del nostro tempo''.         

Al trio Kyliàn, Ek, Neumeier, è dedicato il secondo numero di ''RED Book'', curato questa volta da Silvia Poletti, che raccoglie i contributi di Elisa Guzzo Vaccarino, Ada D'Adamo, Marinella Guatterini, e della stessa Poletti, impegnate ciascuna in interessanti vis à vis con i coreografi.

La Vaccarino ricorda la presenza di Kyliàn a Reggio Emilia con il Nederlands Dans Thetaer e, a corredo, propone l'intervista, condotta da lei e da Marinella Guatterini, con lo stesso Jirì per analizzare ''il senso della sua ricerca'', arrivando anche a toccare con molta delicatezza il tragico 31 luglio 1984. Una data legata al suicidio di una ballerina del NDT, Karen Tims, al termine della stagione di danza di Reggio Emilia, che ha segnato la creatività di Kyliàn dando inizio al periodo chiamato ''in bianco e nero''.

Commenti, riflessioni dello stesso Kyliàn e domande del pubblico sono assemblati in alcune pagine che parlano del libro che la stessa Vaccarino ha scritto sull'artista cèco, mentre un incontro a quattro, coordinato sempre dalla studiosa, fa tesoro delle testimonianze di Sabine Kupferberg, Gioconda Barbuto, David Krugel, Egon Madsen. Tutti membri del Nederlands Dans Thetaer III, la compagnia agée nata nel 1991 per volontà dello stesso Jirì.

Ada D'Adamo in ''Mats Ek'' presenta il coreografo svedese e il libro che ha pubblicato su di lui confrontandosi con Pompea Santoro, musa di Ek, e i critici Elisa Vaccarino e Giannandrea Poesio.

Sonja Schoonejans, Poesio e Vaccarino in un interessante scambio di idee portano il restio Ek a spiegare la sua ''cifra autoriale''.

Su John Neumeier, direttore dell'Hamburg Ballet, si concentra tutta la terza ed ultima parte del ''RED Book'' che prende avvio con un'introduzione all'autore di Silvia Poletti.

La stessa Poletti poi, insieme alla Vaccarino, dedica alcune pagine alla trascrizione di un incontro con Neumeier in cui il coreografo si rivela come uomo e artista.

Nella parte intitolata ''Un americano e il vecchio mondo'' protagonista è una lunga chiacchierata con John che partecipa con Eugenia Casini Ropa  alla presentazione della monografia scritta su di lui da Silvia Poletti.

Un'intervista, sempre di Silvia Poletti con Ivan Liska, oggi direttore del Bayerisches Staatsballett ma in passato membro del Balletto di Francoforte, completa il tributo a Neumeier.

Di prossima pubblicazione il ''RED Book'' 3, intitolato ''Identità e memoria: la generazione di mezzo: Bigonzetti, Cosimi, Horte, Maliphant, Preljocj, Waltz''.   


Gabriella Gori


Copertina di Forsythe

cast indice del volume


 




Kylian, Ek, Neumeier
Kylian, Ek, Neumeier

 
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