Culture teatrali
Studi, interventi e scritture sullo spettacolo
n.6 2002, euro 15,50
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La rivista diretta da Marco De Marinis propone un panorama di scritti, inediti o poco conosciuti, di vari protagonisti della "Rivoluzione teatrale" dell'Unione Sovietica degli anni '20. Dalle pagine di questi uomini, meno prestigiosi di Mejerchol'd e Vachtangov, ma altrettanto visionari nelle loro proposte di rifondazione del teatro, riemerge il panorama di uno dei momenti più straordinari e fervidi della vita teatrale del ventesimo secolo, una fucina di idee che, nonostante la repressione staliniana, si sono trasmesse fino alle nuove avanguardie teatrali del secondo dopoguerra e alla nuova scienza del teatro che le ha affiancate: negli scritti di questa antologia vengono analizzati, con lucida intelligenza, gli aspetti più disparati dell'evento teatrale (dalla separazione imposta dall'arcoscenico tra sala e platea, alla correlazione tra ritmo, equilibrio e recitazione, al rapporto tra lo spettacolo teatrale e lo spettacolo - crudele - dei sacrifici cruenti e delle pubbliche esecuzioni, al lavoro dell'attore, all'ottimizzazione dei movimenti, alla memoria fisica). Le conclusioni degli autori risultano ancora, a distanza di quasi un secolo, estremamente interessanti e degne di essere valutate a fini applicativi, e non semplicemente storici.
A concludere il numero, una accurata analisi di una delle creazioni più famose di Mary Wigman, un intervento sul lavoro drammaturgico condotto negli ultimi anni da Giuliano Scabia e una seria proposta di analisi della tecnica dei cantanti lirici condotta con gli strumenti dell'antropologia teatrale.
di Paolo Albonetti
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