"Figli di Hal" è il titolo dello speciale curato da Paolo Cherchi Usai dedicato all'intelligenza artificiale e alle tecnologie della previsione: nel secondo secolo del cinema - e nella stagione aperta dal film di Spielberg - non può sfuggire l'attrazione esercitata dalle frontiere del pensiero razionale sull'estetica intesa come "teoria della conoscenza sensibile" (al confronto fra logica ed estetica è in particolare dedicato il pregevolissimo intervento di Enrico Terrone che apre la sezione). Gli altri argomenti affrontati spaziano dalla rappresentazione hollywoodiana dell'intelligenza artificiale alla fenomenologia del robot; chiude un provocatorio intervento di Giuseppe Ascione su un "caso" di critica automatica.