Carlo Goldoni
I due Pantaloni - I mercatanti
A cura di F. Vazzoler
Venezia, Marsilio, 2001, pp. 360, L. 36.000
ISBN 7812-9
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L'edizione nazionale delle opere di Goldoni prosegue con questa pubblicazione, curata da Franco Vazzoler, in cui per la prima volta vengono riuniti in un unico volume i testi I due Pantaloni e I mercatanti, due commedie il cui legame resta, con ogni evidenza, la scena. Il primo infatti (la cui versione originale è del 1753) nacque come omaggio reso all'abilità dell'attore Antonio Matteuzzi detto Collalto nel recitare più ruoli, nella fattispecie quelli di Pantalone (il vecchio "veneziano" della commedia dell'arte) e Pantaloncino (che condensa in sé le caratteristiche di più parti, assumendo i caratteri tipici del servo ma innestandoli su quelli dell'innamorato): Goldoni scrisse coerentemente le due parti principali "in modo che il padre e il figlio non avessero mai ad incontrarsi" davanti al pubblico, fossero cioè interpretati dallo stesso attore. A due anni dalla prima rappresentazione la commedia venne riscritta in italiano e privata delle maschere. I mercatanti fu infine rivisto nel 1765 in una nuova versione con cui Goldoni intendeva superare la tradizione teatrale che aveva dettato inizialmente la formula drammaturgica del testo.
Questo iter - dalla scena al testo "consuntivo" e da esso alla drammaturgia "riformata" - rivive nel raffronto fra le due opere: inutile forse ribadire come agli occhi dello storico dello spettacolo la prima tappa testuale, che rappresenta una fase intermedia fra il copione e il testo italianizzato che Goldoni darà poi alle stampe meriti una particolare attenzione costituendo una testimonianza chiave della prima rappresentazione: il curatore - nel suo intervento frammentato fra introduzione, nota ai testi e commento - non manca di sottolinearlo. Tanto da farci percepire, in trasparenza, la "fatica" attorica del Collalto nelle sue subitanee entrate e uscite di scena con lo stesso abito ma con diversa maschera cioè distinta personalità: da una parte il verboso mercante veneziano della tradizione, dall'altra il "carattere" spurio, nuovo, interessante di Pantaloncino, galante come Florindo e astuto come un primo zanni, coerentemente dimidiato fra l'amore per l'irraggiungibile "virtuosa" e quello per la servetta intrigante.
di Cristina Jandelli
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