drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti

cerca in vai


Roberto De Gaetano

La sincope dell'identità
Il cinema di Nanni Moretti

Torino, Lindau, 2002, pp. 136, euro 14,90
"Quando il cinema si fa grande eccede sempre il film, l'autore, lo spettatore; mette in questione la loro identità, la frattura, la rende sincopata": da qui il senso del titolo - sulle prime oscuro - voluto da Roberto De Gaetano per la sua monografia su Nanni Moretti costruita come una spirale, per capitoli orchestrati come refrain discorsivi che avvolgono l'opera del regista considerata nella sua esatta scansione cronologica - da Io sono un autarchico (1976) a La stanza del figlio (2001). A ogni capitolo si ricomincia da capo, con un nuovo filone tematico analizzato nella sua evoluzione attraverso i film, dal primo all'ultimo.

L'impianto del saggio soddisfa così la condizione essenziale del cinema di Moretti, così uguale ma diverso e soprattutto segnato da una sensibile, inesorabile progressione. De Gaetano indica i due momenti salienti della filmografia morettiana in Palombella rossa (1989) e ne La stanza del figlio: come dargli torto, e soprattutto come non sottoscrivere la sua acutissima analisi sulla pratica dell'intercessione (o negoziazione) fra autore, attore, maschera, personaggio e figura che caratterizza il suo cinema e rende fra l'altro il Moretti attore così inefficace nei film degli altri (da Il portaborse a La seconda volta): "questa intercessione - scrive De Gaetano - determina anche i personaggi come intercessori dell'autore: registi, professori, preti, politici, psicoanalisti; il tratto distintivo di tutti questi 'ruoli' risiedendo proprio nella loro incidenza 'pubblica', nello sforzo di comprensione e comunicazione che richiedono: comprendere e dire qualcosa all'altro: questo definisce anche l'esercizio rischioso e il compito etico di un regista".

L'analisi del rapporto che lega Moretti alla pena, al dolore dell'amore impossibile spiega la compattezza dei due "classici" Bianca (1984) e La messa è finita (1985); il capitolo dedicato ai due concetti solo apparentemente antitetici di profondità e superficie si rivela illuminante ("il cinema di Moretti riporta tutto alla superficie, la profondità del tempo passato e le infinità utopiche del tempo futuro, e con uno stesso gesto si sottrae ai pericoli della psicologia, del posticcio morale ed estetico, e dell'audiovisivo"); ma è nell'inserire a pieno titolo Moretti nella tradizione che si colloca sull'incerto - e sostanzialmente inesplorato - confine che separò il neorealismo dalla commedia all'italiana che il contributo critico dimostra tutta la sua efficacia, anche perché individua in modo circostanziato nella commedia grottesca il genere in cui sono iscrivibili i film di Moretti, ad eccezione dell'ultimo. E' la precisione, unita all'autorevolezza, a rendere il saggio evidentemente importante anche quando enuncia i suoi modelli in Northrop Frye (Anatomia della critica) e Maurizio Grande (Abiti nuziali...).

De Gaetano ha ragione di credere che nei film di Moretti, considerati come capitoli successivi di un romanzo di formazione incompiuta (quella di una generazione di giovani che, elidendo i padri, ha ipotecato l'approdo alla vita adulta), siano già disseminate le chiavi di lettura che consentono la loro decodifica. E dove conduce questo percorso? Nell'ottica "evoluzionista" dell'autore del saggio tutte le linee confluiscono verso un punto, quello della tragedia basso-mimetica rappresentata da La stanza del figlio, unico film a cui viene dedicato un intero capitolo perché costituisce "una novità nello stile, nei modelli e nei generi attivati e ripresi, e l'ultima tappa di un processo incompiuto di formazione, che dalla gioventù porta alla maturità, lasciando irrisolto il problema della compiutezza dell'io, e del rapporto fra individuo e società".

di Cristina Jandelli


Copertina del volume

cast indice del volume


 



 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013