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Hystrio
Trimestrale di teatro e spettacolo

a. XVII, 2004, n. 4, euro 8
Il nuovo numero di ''Hystrio'', trimestrale di teatro e spettacolo, si apre con la sesta puntata del dossier ''Scuole di teatro'' dedicato alla formazione in Italia, con l'esame degli istituti di rilevanza nazionale e di spessore professionale, dove è richiesto un impegno quotidiano di studio. Introduce l'argomento uno scritto di Orazio Costa, allievo di D'Amico e Copeau, un maestro forse dimenticato che è stato l'unico in Italia in grado di elaborare una vera pedagogia teatrale. Segue un'intervista a Luisa Maria Musati, attuale direttore della Scuola d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, che parla dei principi fondamentali dell'istituto romano e delle sue tradizioni culturali emerse negli anni di attività, attualmente sbilanciate a favore della specializzazione in pedagogia teatrale mentre si presenta in declino il corso di regia. L'incontro con Enrico D'Amato, insegnante e coordinatore della Scuola di Teatro del Piccolo fondata assieme a Giorgio Strehler, permette di ripercorrere le fasi salienti del centro milanese, nonché l'importanza dell'insegnamento di Orazio Costa e di Luca Ronconi. Si prendono poi in considerazione le più importanti scuole legate ai Teatri Stabili, da quella di Genova, la più antica, a quella di Torino, la più recente, cui segue un intervento che informa sui metodi e le caratteristiche dei migliori istituti italiani, con preziose notizie relative ai costi, ai criteri di ammissione e alla durata dei vari corsi.

Il consueto appuntamento con la ''questione teatrale'' propone una riflessione di Ugo Ronfani sulla cosiddetta 'bozza Rostani', un progetto di legge quadro che avrebbe poca incidenza riformatrice per quanto riguarda i finanziamenti e la definizione delle competenze fra Stato e Regioni. La sezione ''Retroscena'' contiene due diverse reazioni ad articoli relativi alla gestione dei Teatri Stabili pubblicati nei numeri precedente della rivista. La prima è di Luca De Fusco, direttore dello Stabile del Veneto, e si tratta di una risposta all'intervento di Mimma Gallina (Hystrio, n. 3, 2004) che aveva duramente contestato la sua nomina a presidente dell’Associazione Nazionale Teatri d'Arte Drammatica (Antad). La seconda è l'atto di citazione per diffamazione firmato da Pietro Carriglio, direttore del Teatro Biondo e del Teatro Massimo di Palermo, in merito all'articolo di Simonetta Trovato (Hystrio, n. 2, 2004). Il nuovo filone di indagine culturale della rivista è ''ritratti di drammaturghi italiani'', e questo primo appuntamento è dedicato a Ugo Chiti. L'autore e regista, alla guida ormai ventennale della compagnia Arca Azzurra, sviluppa la ricerca di una toscanità autentica e corposa, che abbandona l'impostazione oleografica e consolatoria del teatro in vernacolo, come dimostrano le opere pubblicate di recente da Ubulibri nel volume La recita del popolo fantastico (una trilogia).

Interessanti e documentate sono le pagine del ''Teatromondo''. Il viaggio nella scena internazionale inizia in Scozia con la recensione a Uncle Varick, rilettura del cechoviano Zio Vanja realizzata da John Birne con Brian Cox protagonista sul palcoscenico del Lyceum Theatre di Edimburgo, cui segue l'analisi di The Straits di Gregory Barke, allestito da John Tiffany negli spazi del The Arches, ambiente teatrale ricavato all'interno dei vecchi magazzini della stazione ferroviaria di Glasgow e adattato all'esibizione di Wolfgang Hoffman e di Sven Till. Il Lincoln Center di New York ha ospitato The Elephant Vanishes, performance ispirata ai racconti dello scrittore giapponese Haruki Murakami, in cui si descrive con ironia l'alienazione moderna e l'isolamento del nostro presente assillato dalla velocità. La regia di Simon Mc Burney si confronta con gli attori della Setagaya Public Theater di Tokyo. La vivacità e prosperità della scena tedesca contemporanea, caratterizzata da spettacoli di forte denuncia sociale e civile, emerge dal Festival di Avignone, dove il curatore dell'ultima edizione, Thomas Ostermeier anche direttore della Schaubühne di Berlino, ha inserito nel cartellone Groudings, eine Hoffnungsvariante, un progetto allestito da Christoph Marthaler, e quattro sue piece, Woyzeck di Büchner, Disco Pigs di Enda Walsch, Concert à la carte di Franz Xavier Kroetz e la ibseniana Casa di bambola.

A Edimburgo ha dominato il tema della guerra negli spettacoli più interessanti iscritti nel cartellone del festival estivo. Il Traverse Theatre ha ospitato Shimmers di Linda Maclean e Sisters, such devoted sisters, monologo scritto e interpretato da Russell Barr. Tra le altre proposte di successo spiccano Fiere, an urban myth, musical hip hop della compagnia Grid Iron in scena all’Assembly Rooms, Il soldato Peaceful, monologo ricavato dall'omonimo romanzo di Michael Morpurgo da parte di Simon Reade e affidato all'interpretazione di Paul Chequers, e A mobile thriller del drammaturgo milanese Renato Palazzi trasferito sulla scena dal giovane regista Carrie Cracknell e affidato alla maestria espressiva di David Walsche, giovane attore irlandese.

Si presenta completa e dettagliata la panoramica dedicata alle novità teatrali italiane prodotte nel corso dell'estate, attraverso le tante recensioni distribuite in ''Cristiche – Festival''. In ''Nati ieri'', la sezione della rivista dedicata ai protagonisti della giovane scena italiana, si legge il percorso artistico di Michele Santeramo e di Michele Sinfisi, fondatori del fortunato Teatro Minimo. Il testo di questo numero è Io e Te di Thomas Otto Zinzi, vincitore del Premio Vallecorsi 2004. Si tratta di ''una piccola storia al confine tra due Anime Antitetiche e un mondo smemorato pieno di quotidiana ingiustizia''. 

Massimo Bertoldi


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