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Omaggio a Peter Stein. Olimpico di Vicenza, 26-27 ottobre 2004
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Convegni
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L'anno scorso l'Accademia Olimpica di Vicenza ha avviato un progetto, ideato da Cesare Galla e Roberto Cuppone, intitolato I luoghi del teatro nascente, Quattro incontri sulle strade di Tebe che, articolato appunto in quattro anni (2003-2006), mira a interrogare i più grandi registi del panorama internazionale su problematiche relative alla messinscena, allo spazio teatrale, alla drammaturgia e al significato del teatro. Il dibattito risulta tanto più rilevante se si mette in relazione con la cornice in cui si svolge: il Teatro Olimpico di Vicenza che, edificato da Palladio sulla base di uno studio condotto sui resti dei teatri antichi, è il simbolo del teatro statu nascenti. La questione "che cosa fare nel Teatro Olimpico" finisce così col coincidere con l'altra questione "che cosa fare del teatro tout court" ora che alla crisi dell'evento in sé si accompagna, logicamente, la crisi dei luoghi deputati all'evento stesso.
Ospiti della prima edizione, incentrata sul tema degli spazi teatrali, erano il regista Luca Ronconi, l'architetto Paolo Portoghesi ed il poeta, recentemente scomparso, Giovanni Raboni mentre ospite, nel 2005, della terza sarà il regista americano Bob Wilson che riferirà i risultati delle sue recenti ricerche sul rapporto fra teatro e antropologia. Dato che il tema scelto per questa seconda edizione è Lo spazio della tragedia, il Teatro Olimpico di Vicenza, il 26 e 27 ottobre, si prepara ad accogliere invece Peter Stein, uno dei maestri del teatro europeo. Ormai celebre per la sua storica Orestea del 1980, Stein nel giugno 2004 ha messo in scena, al Teatro Greco di Siracusa, la Medea di Euripide, tradotta da Dario Del Corno e interpretata dalla compagna Maddalena Crippa (Medea) e da Paolo Graziosi (Creonte). Sarà Franco Quadri, uno dei più noti critici teatrali italiani, il 26 ottobre alle 17:30, ad instaurare col regista tedesco un colloquio focalizzato, in modo particolare, su tre questioni: quali difficoltà deve affrontare un autore che voglia rappresentare oggi una tragedia classica cercando di rispettare, con rigore filologico, lo spirito del testo? Quale può essere, all'alba del III millennio, il senso di tale rappresentazione? In che modo l'interazione critica con il luogo dove viene allestita influisce sulla tragedia?
Il 27 ottobre alle 17:30 Maddalena Crippa, attrice di grande potenza e intensità, interpreterà tre monologhi della Medea di cui è stata protagonista la scorsa estate. A completare il programma sono due video pressocchè introvabili che saranno proiettati nell'Odeo del Teatro Olimpico alle 15:30 del 26 e del 27 ottobre: si tratta rispettivamente della leggendaria Orestea del 1980 e della Medea del 2004.
Programma
26 ottobre
Odeo del Teatro Olimpico,
ore 15:30
videoproiezione di
Orestea di Eschilo (1980, regia di P. Stein)
Teatro Olimpico,
ore17.30
Lo spazio della tragedia: una teoria
Incontro con Peter Stein regista teatrale
e con Franco Quadri critico teatrale
introduce Fernando Bandini presidente dell'Accademia Olimpica
27 ottobre
Odeo del Teatro Olimpico,
ore 15:30
videoproiezione di
Medea di Euripide (2004, regia di P. Stein)
Teatro Olimpico,
ore 17:30
Lo spazio della tragedia: un esempio
incontro spettacolo con Maddalena Crippa
e Peter Stein
tre monologhi da Medea di Euripide
interpretati da Maddalena Crippa
introdotti da Peter Stein
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info:
0444 324376
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