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Theaterheute


2004, n. 7, euro 12,80
ISSN 0040 5507
In apertura della rivista si leggono recensioni e approfondimenti rivolti ai principali spettacoli prodotti nei paesi di lingua tedesca. Finita l'era di Christoph Marthaler, regista e drammaturgo di impegno politico e civile, lo Schauspielhaus di Zurigo volta pagina e si orienta verso un repertorio più spensierato e dai contenuti di facile consumo, come dimostra l'allestimento che Johann Simons ha ricavato da Elementarteilchen, un testo di Michel Houllebecqs che affronta il problema dell'amore e del sesso in una dimensione che rimuove la trasgressione e approda ad una visione patetica, di pallida e superficiale intimità coniugale. Su un palco sgombro di oggetti scenici e con gli spettatori accomodati intorno al perimetro, si sono esibiti Robert Hunger–Bühler, Yvon Jansen, Chris Nietvelt, André Jung e Silvana Krappatsch. Lo spettacolo ha suscitato reazioni negative e polemiche da parte della della critica teatrale.

Non sono mancati giudizi contrastanti in merito alla lettura scenica data da Lars–Ole Walburg all'Antigone di Sofocle allestita presso i Kammerspiele di Monaco. Il regista, troppo legato alla lezione brechtiana, trasforma re Creonte (Michael Neuenschwander) in una sorta di Bush junior e Antigone (Julia Jentsch) in un'eroina eterea, priva di radici storiche e culturali. I richiami al conflitto iracheno trasformano la tragedia greca in una rappresentazione ambigua dello scontro tra Occidente e fondamentalismo islamico.

Di notevole spessore è risultato l'allestimento di Measure for Measure firmato da Dieter Dorn per lo Staatsschauspiel di Monaco. Il regista si mantiene fedele alla poetica del testo di Shakespeare, ben tradotto da Michael Wachsmann con un linguaggio moderno, e conferisce sostanza morale e drammatica ai personaggi, trasferiti in un generico Novecento. Tra gli interpreti si sono distinti Sunnyi Melles, Thomas Loibl, Helmut Stange, Eva Schuckardt e Rainer Bock. Si cala in un clima di poetica malinconia, dominata da forti depressioni interiori che compromettono la comunicazione tra i vari personaggi, la vicenda del cechoviano Ivanov allestito da Alize Zandwijk, giovane regista olandese, presso il Thalia Theater di Amburgo. Ne è emerso uno spettacolo coinvolgente e avvolto in cupe atmosfere che bene esprimono la variabilità morale dei protagonisti del dramma, a partire da Ivanov (Peter Kurth) con la moglie (Anna Steffens), per proseguire con Lebedjew (Jörg Pose), Sascha (Susanne Wolff) e il medico Lwow (Thomas Schmauser).

Nella sezione "Tanztheater" viene dedicato ampio spazio alle nuove creazioni di Pina Bausch, in scena a Wuppertal, e di Sacha Waltz, che con Impromptus si è fatta applaudire a Berlino. Protagonista del ritratto del mese ("Portrait") è Brigitte Hebmeier, giovane attrice giunta al successo sul palcoscenico del Volkstheater di Monaco, interpretando, tra gli altri, i personaggi di Viola in As you like it di Shakespeare per la regia di Jorinde Dröse e di Tonka in Nieder Bayern del drammaturgo e regista Florian Fiedler.

Ricco di novità si presenta il panorama internazionale, a partire dalla scena londinese, che si caratterizza per una sostanziale uniformità nelle tematiche trattate: le produzioni teatrali più importanti, pur presentando posizioni diverse e anche contrastanti, si incentrano sulla guerra. Lo Young Vic ha ospitato Cruel and Tender, adattamento delle Trachinie di Sofocle da parte del drammaturgo Martin Crimp, affidato alle competenze di Luc Bondy. Testo e regia spostano la tragedia greca nella nostra contemporaneità, la guerra diventa lotta al terrorismo in una prospettiva ideologica e politica che pare legittimare il recente intervento militare in Irak da parte delle truppe anglo-americane. Nello spettacolo si è distinta Kerry Fox nella parte di Amelia.

Pugilst Specialist è il titolo del testo di Adriano Shaplin allestito dal Riot Group di San Francisco, prima inserito nel cartellone del Festival di Edimburgo, poi presentato a Londra al Soho Theatre e successivamente negli ambienti del Riverside Studios. Protagonisti sono quattro marines americani (Paul Schnabel, Stephanie Viola, Drew Friedmann e lo stesso autore dell'opera), incaricati di assassinare un anonimo dittatore di un paese del Medio Oriente. Oscillante tra tragico e comico, costruita con il ricorso ad un linguaggio molto gergale, la vicenda si conclude con il trionfale successo dei militari, che tanto è piaciuto alla parte del pubblico schierato a favore della presenza inglese nel territorio iracheno.

Nicholas Hytner, intendente e regista del National Theatre di Londra, ha portato sulla scena His Dark Materials, riduzione teatrale della trilogia-cult del giovane scrittore Philip Pullman formata dai romanzi Northern Lights, The Subtle Knife e The Amber Spyglass. Protagonisti dello spettacolo sono stati Patricia Hodge e Timothy Dalton. The Hystory Boys, novità di Alan Bennett allestita presso il Lyttleton Theatre, con Frances de la Tour e Stephen Campbell nel ruolo dei protagonisti, è ambientata nel mondo scolastico di Oxford durante il periodo tatcheriano. Il messaggio del testo sta nell'accordare alla letteratura e alla poesia un valore fondamentale e 'globale' per la conquista della pace e la sconfitta delle ingiustizie.

Il profilo artistico dell'attrice e cabarettista Hasija Boric permette di inquadrare la situazione e le prospettive del teatro bosniaco, che vive una condizione in bilico tra apertura alle coeve correnti europee e rigida conservazione della tradizione. La Boric, che dal 1992 al 1995 si trasferì con la famiglia a Vienna dove entrò nel giro degli attori della Volksbühne, propone spettacoli di satira che bersagliano con pungente realismo tanti i serbi quanto i croati.

Il testo del mese ("Das Stück") è Anrufung des Herren. Szenen zum Abschied di Martin Heckmanns. Ha debuttato a Dresda per la regia di Patrick Wengenroth e l'interpretazione di un cast composto da giovani attori, tra i quali Holger Friedrich, Atonia Holferder, Verena Unbehaun.

 
Massimo Bertoldi

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