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S. Bernardi, P. Bertetto, G. Carluccio, F. Casetti, G. De Vincenti, V. Pravadelli, G. Tinazzi, D. Tomasi, V. Zagarrio

L'interpretazione del film. Dieci capolavori della storia del cinema

A cura di P. Bertetto

Venezia, Marsilio, 2003, pp. 255, euro 20,00
ISBN 88-317-8243-6
L'idea di fondo che sostiene il volume è di grande semplicità: dieci grandi film della storia del cinema, dieci capolavori riconosciuti - da La grande illlusione a 2001: Odissea nello spazio, da King Kong a Ombre rosse - analizzati da studiosi universitari particolarmente attenti alla costruzione del testo filmico. Il risultato è un volume felicemente discontinuo, che testimonia lo stato della ricerca e i modi di lettura del film studiati e praticati oggi nelle università italiane.

Quel che appare manifesto è senz'altro la varietà delle metodologie adottate nei diversi testi. L'analisi di Pravadelli (Susanna) e in parte quella di Bertetto (La finestra sul cortile) si rivolgono alla Feminist Film Theory; l'attenzione al contesto culturale compare in particolare nel saggio di Casetti su King Kong - in cui il film viene letto come manifesto dell'epoca in cui è nato, segnata dal contrasto tra tecnologia e mondo naturale - ma anche in De Vincenti, che dedica una fine analisi al work in progress sul set della renoiriana Règle du jeu, e nell'Antonioni dell'Avventura rivisto da Tinazzi; gli strumenti della semiotica sono utilizzati nei saggi di Casetti, Bernardi - che vede in 2001: Odissea nello spazio una grande impalcatura simbolica, più che mai aperta all'intrecciarsi delle interpretazioni - Tomasi (Fiore d'equinozio di Ozu), e ancora in Bertetto e in Zagarrio (che cerca la rottura della norma hollywoodiana nel John Ford di Ombre rosse); l'orizzonte culturologico segna i contributi di Casetti e De Vincenti, e così via.

È una varietà di modi e metodi che, in ogni caso, parte dall'analisi rigorosa del testo: e proprio la centralità del testo filmico è il punto focale del metodo interpretativo qui proposto, che lega l'analisi del film alla storia del cinema - come recita il titolo di uno dei testi fondamentali in questo senso, il Film History and Film Analysis di Tom Gunning (in "Wide Angle", a. 1990, n. 3). In effetti nel volume l'analisi del film si configura come modo di procedere che, evitando le secche dell'applicazione zelante e infruttuosa di metodologie prese a prestito da altre discipline, porta piuttosto all'allargamento dell'orizzonte critico e all'inaugurazione di nuovi percorsi interpretativi. La centralità del testo filmico è vista qui - come sottolinea Bertetto nell'introduzione al volume - come nodo che unisce lo studio delle forme e del simbolico, ciò che viene narrato e i modi della narrazione; come luogo in cui l'analisi degli strumenti della retorica si connettono con lo studio dei centri di senso del testo, nella consapevolezza - da parte dell'interprete - di operare all'interno del circolo ermeneutico, ovvero nella coscienza delle differenze che separano l'autore, il testo, il lettore e i loro mondi.

È così che i contributi che compongono il volume, pur nella loro diversità, testimoniano lo sforzo di non comprimere l'analisi del testo-film ma di aprirla alle molteplici interazioni possibili con altri campi del sapere; di ripartire dall'attenzione al testo per scardinarne le maglie e ricomporle in un insieme nuovo e fecondo di nuovi percorsi e tracce interpretative, in quella che è senz'altro l'eredità derivante da uno dei testi centrali degli ultimi anni, il dittico Immagine-movimento e Immagine-tempo di Gilles Deleuze (Milano, Ubulibri, rispettivamente 1984 e 1989), studio, non a caso citato in pressoché tutti i saggi, capace di rinnovare in profondità la storiografia cinematografica nel suo dialogare fecondo con la filosofia e nel suo procedere non forzatamente sistematico, ma frammentato di continuo in aperture insospettate e in percorsi inediti.

Questa la linea di fondo - la centralità dell'analisi del film come punto di partenza per un'ermeneutica del cinema - che sostiene l'operazione di L'interpretazione dei film; e, se è vero che forse nessuna delle letture offre spunti eccezionalmente originali, il volume costituisce senz'altro una mappa preziosa delle diverse possibilità interpretative percorse dalla storiografia universitaria italiana e si delinea come insieme di esercizi di analisi di alto livello, oltre che come ottimo strumento didattico.

Chiara Tognolotti


copertina del volume

cast indice del volume


 


 














 
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