Irradiés (Irradiated)
«Cosa vuol dire essere un sopravvissuto non può essere espresso a parole. Per sopravvivere bisogna prendere contatto con l'irradiazione, dalla quale non esiste protezione. Il male si irradia anche nelle generazioni successive».
Un film estremo che racconta il viaggio nel dolore del dopoguerra. Tra i testimoni sopravvissuti, lo stesso regista Rithy Pahn e Marceline Loridan.
Proiezioni:
venerdì 28 febbraio, ore 16:00, Berlinale Palast
sabato 29 febbraio, ore 10:00, Friedrichstadt-Palast
sabato 29 febbraio, ore 16:15, Haus der Berliner Festspiele
domenica 1 marzo, ore 15:15, Haus der Berliner Festspiele
Una scena di Irradiés
© Rithy Pahn
Rithy Panh
Nato in Cambogia nel 1964, nel 1980 fugge dalla dittatura degli Khmer Rossi e arriva a Parigi dove studia cinematografia all'Institut des Hautes Études (ora La Fèmis). Nel 2003 realizza il documentario S-21 in cui affronta la politica di sterminio degli Khmer Rossi tra il 1975 e il 1979. È cofondatore del Centre Bophana, dedicato all'archiviazione del patrimonio cinematografico cambogiano. Il suo L'image manquante (2013) è la prima produzione cambogiana a essere nominata per un Oscar.
Sheytan vojud nadarad (There Is No Evil)
Quattro storie parallele ma
strettamente collegate che affrontano il tema della pena di morte sotto il
regime dispotico: Heshmat, marito e padre esemplare che conduce una vita
segreta; Pouya, assassino per obbligo; Javad, che chiede alla sua amata di
sposarlo ma che sarà vittima di una brutta sorpresa; Bahram, medico incapace di
praticare la sua professione.
Al centro una domanda: laddove la
scelta sembra limitata alla resistenza o alla sopravvivenza, è possibile
affermare la propria libertà?
Proiezioni:
venerdì 28 febbraio, ore 18:30,
Berlinale Palast
sabato 29 febbraio, ore 10.00,
Haus der Berliner Festspiele
sabato 29 febbraio, ore 12:30,
Friedrichstadt-Palast
domenica 1 marzo, ore 21:30, Haus
der Berliner Festspiele
Una scena di Sheytan vojud nadarad© Cosmopol Film
Mohammad Rasoulof
Nato in Iran nel 1972, durante gli studi in sociologia inizia a dirigere
documentari e cortometraggi Dopo il suo secondo lungometraggio Iron Island, incontra serie difficoltà
nel realizzare e distribuire le sue opere, vittime della censura iraniana. Arrestato
sul set nel 2010, non ha mai smesso di ottenere numerosi riconoscimenti internazionali.
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