Elisa
y Marcela
Primo
giorno di liceo. Tra Marcela ed Elisa è colpo di fulmine. La loro iniziale
amicizia si trasforma in una relazione romantica. Ma il loro amore è messo a
repentaglio dai sospettosi genitori di Marcela, che un bel giorno decidono di
mandarla in collegio. Anni dopo le due donne si incontrano di nuovo e decidono
di vivere insieme. Entrambe insegnanti stimate, sono costrette a tenere segreto
il loro rapporto agli occhi della popolazione cattolica della Spagna di inizio
Novecento. Per questo motivo Elisa decide di spacciarsi per uomo e di sposare
Marcela. La loro foto di matrimonio ritrae due giovani, una con vestito nero e
acconciatura da sposa, laltra in abito da uomo e con un taglio di capelli
corto, intente a guardare al futuro con speranza. Tuttavia il loro amore rimane
esposto a grandi pericoli. Il
film di Isabel Coixet si avvale di
immagini in bianco e nero per raccontare con intenso pathos, senza didascalismi,
la vera storia di Elisa Sanchez Loriga e Marcela Gracia Ibeas, sposatesi nella
chiesa di San Jorge a La Coruña nel 1901. Un inno alla passione, alla dignità e
alla resistenza. Proiezioni: Mercoledì
13 Febbraio, ore 19:00, Berlinale Palast Giovedì
14 Febbraio, ore 12:30, Friedrichstadt-Palast Giovedì
14 Febbraio, ore 19:30, Haus der Berliner Festspiele Sabato
16 Febbraio, ore 9:30, Zoo Palast 1
Domenica 17 Febbraio, ore 21:30, Berlinale Palast Una scena di Elisa y Marcela © Netflix Isabel Coixet
Barcellonese, studia storia prima di dedicarsi alla pubblicità e alla
comunicazione. Nel 2000 fonda la sua società di produzione, Miss Wasabi.
Vecchia conoscenza della Berlinale, il suo primo successo internazionale, Things I Never Told You, risale al 1996
(sezione “Panorama”). My Life Without Me
è stato presentato in concorso nel 2003, mentre altri sei lungometraggi hanno
partecipato al festival nel corso degli anni. È stata anche membro della giuria
internazionale nel 2009.
A
Parigi le cose non vanno bene per Yoav. Lultimo incidente a suo carico
riguarda un furto subito nel proprio appartamento mentre sta facendo un bagno. Eppure
il giovane è arrivato in città carico di aspettative: deciso a scrollarsi di
dosso lodiata nazionalità israeliana, intende diventare francese in tutto e
per tutto. Al fine di cancellare il suo legame con il paese dorigine, si
sforza di cambiare la sua lingua madre decidendo di non pronunciare mai più una
parola in ebraico. Mentre il dizionario diventa il suo fedele compagno di vita,
subisce con insofferenza le visite obbligate allambasciata israeliana. Intanto
anche il test di naturalizzazione ha le sue insidie e una giovane coppia di
amici francesi ha in serbo strane idee su come aiutarlo.
Sulla base dellesperienza autobiografica, il regista Nadav Lapid esplora le molte sfide da
affrontare per quanti cercano di mettere radici in un posto nuovo. Il tentativo di
ritrovare sé stessi risveglia i demoni del passato e apre abissi esistenziali
dando vita a un puzzle tragicomico.
Proiezioni: Mercoledì
13 Febbraio, ore 22:00, Berlinale Palast
Giovedì
14 Febbraio, ore 9:30, Haus der Berliner Festspiele
Giovedì
14 Febbraio, ore 15:00, Friedrichstadt-Palast
Giovedì
14 Febbraio, ore 21:00, Friedrichstadt-Palast
Domenica 17 Febbraio, ore 22:30, International Una scena di Synonymes © Guy
Ferrandis / SBS
Nadav
Lapid
Nato a Tel Aviv nel 1975, studia filosofia. Dopo il servizio militare si
trasferisce a Parigi per poi tornare in Israele dove si laurea alla Sam Spiegel
Film & Television School di Gerusalemme. Il suo cortometraggio Kvish ( Road) è stato proiettato alla Berlinale nel 2005 (sezione
“Panorama”). Il suo lungometraggio desordio, Policeman, ha vinto il Premio speciale della giuria a Locarno nel
2011 mentre The Kindergarten Teacher
ha partecipato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2014. Nel 2015, Lama? ( Perché?) è stato presentato presso la Berlinale Shorts.
|