Sezione: CompetitionVittoria ha dieci anni e vive in un remoto villaggio della
Sardegna non toccato dal turismo. Un giorno al rodeo incontra limpetuosa
Angelica, una donna completamente diversa dallamorevole madre Tina. Vittoria
non sospetta che le due siano legate da un segreto. Durante le visite alla
fatiscente fattoria in cui Angelica conduce una vita spensierata con alcuni
vecchi cavalli e un cane fedele, Tina dimostra tutta la sua contrarietà
rispetto alla frequentazione della donna con Vittoria. Intanto, a causa dei
debiti accumulati, Angelica decide di trasferirsi nel continente. Sollevata,
Tina le offre supporto finanziario, ma non può evitare ulteriori incontri tra
lei e la figlia. Affascinata da questa donna indipendente e impavida, Vittoria
inizia a riscoprire lisola con lei.
Come nel suo debutto alla regia, Vergine Giurata (2015), Laura
Bispuri segue la sua protagonista femminile in un lento processo di
scoperta di sé. La luce calda dellestate sarda accompagna Vittoria in questo
turbolento viaggio.
Proiezioni:
Domenica 18 febbraio, ore 19.00, Berlinale Palast
Lunedì 19 febbraio, ore 12.30, Friedrichstadt-Palast
Lunedì 19 febbraio, ore 19.00, Haus der Berliner Festspiele
Domenica 25 febbraio, ore 12.00, CinemaxX 7
Una scena di Figlia mia
© ANSA
Laura Bispuri
Dopo la laurea in Cinema allUniversità “La Sapienza” di Roma, dirige
alcuni cortometraggi tra cui Passing Time
che ottiene il David di Donatello per il miglior corto nel 2010. Nel 2011, con Biondina, vince il Nastro dargento per
il miglior talento emergente. Il suo lungometraggio di debutto, Vergine giurata, presentato tre anni fa
in competizione alla Berlinale, è stato proiettato in più di ottanta festival nel mondo, riscuotendo
numerosi premi.
La terra dellabbastanza
(Panorama)
Mirko e Manolo
trascorrono le loro giornate tra la scuola e il lavoro serale come fattorini
per una pizzeria. Una notte, un evento drammatico cambia le loro vite:
investono accidentalmente un uomo vicino allo Stadio Olimpico di Roma.
Spaventati, decidono di fuggire. Successivamente si apprende che lucciso era
una vittima predestinata della malavita organizzata, sospettato dalla polizia
di essere coinvolto in una faida tra gruppi mafiosi rivali Gli eventi portano
Manolo a unirsi alla banda. Lo stesso Mirko si unisce allamico, finendo in un
vortice di violenza, droga e prostituzione che lo porterà a diventare un
estraneo per la sua ragazza, per sua madre e persino per Manolo. Fino a che
questultimo non compirà un estremo, disperato gesto per scappare…
Nel loro primo
lungometraggio, i fratelli Damiano e
Fabio Dinnocenzo hanno creato un
mondo di spazi freddi e inospitali. Le periferie di Roma diventano lanticamera
dellinferno, dove un movimento falso può mettere in pericolo una vita.
Proiezioni:
Sabato 17 febbraio, ore 22.30, International
Martedì 20 febbraio, ore 19.30, CinemaxX 7
Mercoledì 21 febbraio, ore 22.45, CineStar3
Giovedì 22 febbraio, ore 20.00, Cubix 7
Domenica 25 febbraio, ore 17.00, Cubix 9
Una scena di La terra dell'abbastanza
© Pepito Produzioni & Rai Cinema
Damiano & Fabio DInnocenzo
Sceneggiatori e registi nati a Roma nel
1988, hanno trascorso la loro gioventù nelle province della capitale,
dipingendo, scrivendo poesie e scattando fotografie. Senza alcuna formazione
specifica, hanno realizzato videoclip, film per la televisione e per il cinema,
così come opere teatrali. Questo loro debutto come registi è proiettato nella
sezione Panorama.
Lorello e Brunello
Culinary Cinema
La storia di Brunello e Lorello Biondi, gemelli di Pianetti di
Sovana, nel sud della Toscana, ruota intorno al tempo. Trascorrono ogni
giornata, ogni ora, prendendosi cura della tenuta dove sono nati. Tutto il loro
tempo è dedicato al lavoro. Eppure, nonostante la quotidiana fatica, i due
fratelli sono sullorlo del fallimento. La loro bucolica azienda è stritolata
dal mercato economico globale che, come un nemico invisibile, favorisce le
grandi aziende viticoltrici. Il loro microcosmo assume i tratti di una favola
contemporanea animata da personaggi vari: Ultimina, la vecchia signora che li
ha visti crescere; Giuliano, che non è capace di badare ai suoi maiali; sua
madre Wilma, che vorrebbe ribellarsi contro la loro miseria. E poi cè Mirella,
la ragazza rumena di Brunello che ogni sabato viene dalla cittadina vicina a
cucinare e pulire, ma non può restare per la notte.
Il film è diviso in quattro capitoli che seguono il corso delle
stagioni, cadenzate dagli assalti dei lupi alle pecore durante la notte, il
lavoro allalba, la polvere, le staccionate, gli animali, la morte e la
nascita.
Proiezioni:
Giovedì 22 febbraio, ore 22.00, MGB Cinema
Venerdì 23 febbraio, ore
13.00, Cubix 8
Una scena di Lorello e Brunello
© Vivo film
Jacopo Quadri
Regista, montatore e produttore nato a Milano nel 1964, si è occupato del montaggio di tutti i film di Gianfranco Rosi e di Mario Martone, lavorando anche con Bernardo Bertolucci, Zhang Yuan e Mohammed Soudani. Come regista, ha realizzato alcuni film found footage. Il suo primo documentario, La scuola destate (2014), è un ritratto di Luca Ronconi, mentre Il paese dove gli alberi volano è dedicato Eugenio Barba e al suo Odin Teatret. Lorello e Brunello ha vinto il Premio Cipputi al Torino Film Festival 2017. Tra gli altri film: Saharawi, voci distanti dal mare (1997), La terra trema (1998), Statici (1999), Un posto al mondo - Marisa (2000).
Cena daragoste
Generation KPlus
Michele e Leone giocano a
calcio insieme, fumano le loro prime sigarette e complottano scambiandosi
sguardi cospiratori mentre si lavano i denti. Il primo, di famiglia agiata, è
solito trascorrere il suo tempo nella casa caotica, ma più calorosa, del
secondo. Il loro diverso background sociale
non è mai stato un problema, finché un giorno Michele porta nella cucina del
suo migliore amico delle aragoste prese dal frigo dei genitori.
Proiezioni:
Martedì 20 febbraio, ore 10.00, Zoo Palast 2
Mercoledì 21 febbraio, ore 13.30, CinemaxX
Giovedì 22 febbraio, ore 12.30, Filmtheater am Friedrichshain
Venerdì 23 febbraio, ore 13.30, HKW