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Godot il “classico”

di Chiara Benedettini
  Aspettando Godot
Data di pubblicazione su web 12/06/2017  

L’allestimento di Aspettando Godot prodotto dal Teatro Carcano di Milano (all’esordio nel 2014) ha segnato il primo incontro di Maurizio Scaparro con Beckett. Un passo fatto quasi con reverenza, come dicono le note di regia: l’allestimento è fedele alla scrittura originaria e alla tradizione scenica della pièce. Del resto sappiamo che Beckett è stato piuttosto intransigente nel far valere le sue indicazioni. Tuttavia fa un certo effetto pensare che quest’opera, “d’avanguardia” all’epoca della sua pubblicazione (1952), oggi è un classico. Non a caso una gran parte degli spettatori alla Pergola di Firenze era costituito da studenti.

Un momento dello spettacolo © Filippo Manzini Un momento dello spettacolo © Filippo Manzini
Un momento dello spettacolo 
© Andrea Gatopoulos 

Nella regia di Scaparro troviamo tutti gli elementi del Beckett “come da tradizione”: se da un lato mancano spunti originali, dall’altro la messinscena risulta di grande qualità e accuratezza. Vi si scorge un solido mestiere, un amore da artista-artigiano, in cui spicca un accurato e intenso lavoro con gli attori.

Lo scenografo Francesco Bottai ha riproposto l’ormai iconico, stilizzato e scheletrito albero ai piedi del quale si svolge la pièce: totalmente spoglio all’inizio, nel secondo atto si notano le foglie sull’unico ramo, segno tangibile del passare del tempo nella finzione scenica. Altrettanto stilizzato il cielo, costituito da un fondale chiaro, esangue, illuminato più o meno intensamente nell’intento di simulare giorno e sera, ma senza velleità di infondere alcuna realtà o vitalità.

Un momento dello spettacolo © Filippo Manzini
Un momento dello spettacolo 
© Andrea Gatopoulos

Il disegno luci, a cura di Salvo Manganaro, si basa su una illuminazione livida e uniforme che tende ad appiattire dettagli e spessori. Volto a sottolineare il carattere astratto e atemporale della scena, propone tuttavia alcuni tocchi raffinati. Il classico “piazzato bianco” (l’illuminazione uniforme resa da proiettori a lampada alogena con tonalità raffreddata da filtri azzurrati) viene impercettibilmente scaldato verso temperature di colore più morbide (dal giallo all’arancio pallido) per simulare sul piancito del palco l’arrivo della sera e le sue ombre.

L’ambientazione ripropone, in tutto e per tutto, la tradizionale landa desolata, sospesa e senza tempo, in cui si svolge il dramma di un’attesa senza fine. Plausibile eppure assurda, senza che il pubblico o gli stessi protagonisti sappiano precisamente di cosa si tratti.

Un momento dello spettacolo © Filippo Manzini
Un momento dello spettacolo 
© Andrea Gatopoulos

Nella lettura di Scaparro come nel testo, Estragone e Vladimiro, due senzatetto in sdruciti abiti che una volta furono eleganti, sono in età avanzata. Spesso la recitazione degli attori di talento e con esperienza si “condensa” con il passare degli anni: i gesti e le parole, man mano che acquistano essenzialità e misura, divengono anche più pregnanti. È questo il caso anche di Antonio Salines, un Estragone naïf e tenero pur nella ferocia del suo personaggio, e di Luciano Virgilio, nei panni di un Vladimiro ironico e malinconico allo stesso tempo.

I due sono affiancati da Edoardo Siravo che fa del suo Pozzo una sorta di domatore irruento e rumoroso, armato di frusta e caratterizzato da una fisicità e da un tono di voce in linea con il personaggio. Lucky di Fabrizio Bordignon è stato la grande sorpresa della serata. Vessato e vendicativo, carico di bagagli e con la corda al collo. Il suo monologo del primo atto, convulso e onirico, è un pezzo di bravura che il pubblico ha mostrato di apprezzare.

Un momento dello spettacolo © Filippo Manzini
Un momento dello spettacolo 
© Andrea Gatopoulos

Aspettando Godot non smette di emozionare e catturare gli spettatori, come ha mostrato anche la recita della Pergola. I personaggi di Beckett sono astratti, archetipici. Interpreti di quella stessa angoscia e dell’attesa senza fine che ognuno di noi sente proprie.



Aspettando Godot
cast cast & credits
 


La locandina dello spettacolo

La locandina dello spettacolo

 
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