Félicité
Félicité
è una donna fiera e indipendente che lavora come cantante in un bar di Kinshasa.
Ogni volta che sale sul palco, sembra dimenticare il mondo e le sue quotidiane
preoccupazioni. Il suo pubblico è subito contagiato dal ritmo della sua musica
e dalle sue potenti e malinconiche melodie. Un giorno il figlio di Félicité ha
un terribile incidente. Mentre lui è in ospedale, lei cerca disperatamente di
raccogliere il denaro necessario alla sua operazione. Ne segue un tour senza
fiato, attraverso le strade più povere e i quartieri più ricchi della capitale
congolese. Uno dei clienti abituali del bar è un uomo di nome Tabu, che si
offre di aiutarla. A malincuore, la donna accetta. Dopo il suo ricovero in
ospedale, il figlio di Félicité attraversa un periodo difficile per tentare di
riprendere la sua vita di un tempo, ma solo Tabu riesce a farlo uscire dal suo
guscio. Lappartamento scarsamente arredato di Félicité con il suo frigo
perennemente fuori uso diviene una mini utopia in un paese che non garantisce
più alcuna speranza per la maggior parte della sua popolazione.
Proiezioni:
Sabato 11
febbraio, ore 16.00, Berlinale Palast
Domenica 12
febbraio, ore 09.30, Friedrichstadt-Palast
Domenica
12 febbraio, ore 21.30, Haus der Berliner Festspiele
Domenica
12 febbraio, ore 22.30, International
Domenica
19 febbraio, ore 18.45, Friedrichstadt-Palast
Una scena di Félicité
Wilde
Maus
Georg
è un uomo sicuro di sé e perfettamente a suo agio nella sua posizione di
redattore di un giornale di Vienna. È allo stesso tempo amato e temuto – come
si addice ad un affermato critico musicale che usa per scrivere la sua penna
tagliente. Poi, improvvisamente, viene licenziato perché risultato in esubero.
Una misura adottata per ridurre i costi, così gli viene detto, prima di
essere messo alla porta. Ma anziché
parlarne con la giovane moglie Johanna, i cui pensieri sono al momento tutti
rivolti al desiderio di avere un figlio, Georg si muove in cerca di vendetta.
Nel dare sfogo alla sua rabbia contro il suo ex-capo trova un alleato in un
vecchio compagno di scuola, Erich. I due si ritroveranno uniti anche dal
tentativo di far rivivere un otto volante in rovina nel parco divertimenti
Prater di Vienna – il leggendario “wild mouse”.
Al
suo debutto alla regia, il cabarettista e attore Josef Hader racconta una divertente storia drammatica sulle paure
di fallimento e declino sociale della middle-classe austrica. Un film arguto e
ironico che riflette su come una vita borghese possa andare a monte da un
momento allaltro, e poi forse, dopo tutto, riuscire a ritornare in equilibrio.
Proiezioni:
Sabato
11 Febbraio, ore 22.00, Berlinale Palast
Domenica
12 Febbraio, ore 15.00, Friedrichstadt-Palast
Domenica
12 Febbraio, ore 18.30, Toni & Tonino Berlinale Goes Kiez Domenica
12 Febbraio, ore 19.00, Haus der Berliner Festspiele
Lunedì
13 febbraio, ore 9.30, Haus der Berliner Festspiele
Una scena di Wilde Maus
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