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Rettangoli verdi e fanciulle in fiore

di Roberto Fedi
  Elisabetta Canalis
Data di pubblicazione su web 16/09/2002  
Una necessaria avvertenza per il benevolo lettore: questo intervento potrà sembrare politicamente scorretto. Ma non ne possiamo fare a meno, per onestà verso chi ci legge. Quindi: se siete dei fondamentalisti della correttezza, saltate alla prossima puntata. Non ce ne abbiamo a male.

Il fatto è che parleremo delle rubriche televisive dedicate allo sport, anzi al calcio, ingentilite ormai tutte o quasi (la Domenica sportiva su Rai2 si mantiene maschilista: non è detto che sia meglio) da deliziose fanciulle. Che si danno al calcio e solo al calcio (mai, che so?, alla pallacanestro) come se nella vita non avessero desiderato altro. Si può capire. Il calcio, ammettiamolo, è un'altra cosa. Sembra anche più abbordabile. Più umano, via. E poi mettetevi una mano sulla coscienza: avete mai provato a uscire con uno alto due metri e venti? Poi, ci gira un sacco di miliardi, come nelle sfilate di moda o a Miss Italia. Poi non c'è televisione che non si occupi di calcio più che di tutto il resto, e se arrivate lì potete essere sicure che è fatta (con qualche eccezione: Aldo Biscardi, fedele alla linea, da vent'anni presenta fanciulle statuarie, nel senso che non parlano neanche se gli tirate una martellata). Poi - eccoci a un'altra scorrettezza 'politica' - sembrare spigliate quando si parla con Rivaldo è un'impresa di cui è quasi capace anche l'ex velina Elisabetta Canalis, per dire il primo nome che ci viene in mente (Italia Uno, domenica alle 22.45), che almeno ha dalla sua la determinante referenza di essere, come ha scritto il più autorevole quotidiano italiano, l'"attuale fidanzata" di Vieri (Corriere della Sera, 14 sett. 2002, p. 44: e poi dite a noi che siamo politicamente scorretti); così come Simona Ventura (Rai2, domenica pomeriggio) è la moglie di un terzino. Ma di lei - che una sua personalità, sia pure sgraziata, ce l'ha - abbiamo già detto.

E le altre? La scuderia (questa è una metafora sportiva, non una scorrettezza) è vasta. Tutte, comunque, dovrebbero per riconoscenza contribuire alla pensione di anzianità di Alba Parietti, che fu la prima a presentare una trasmissione sul calcio, esibendo senza risparmio in un mondo di gambe maschili le prime gambe femminili della storia. Ora le cose sono un po' cambiate, e la concorrenza è dura. Cioè, si fa per dire.

Perché il denominatore comune di queste fanciulle, e delle trasmissioni che le ospitano, è che sono tragicamente tutte uguali. Alzi la mano chi - a parte Vieri, si spera - sa distinguere, così su due piedi, la Canalis (Italia Uno) dalla Fontana (idem), la Fabiani (Rete 4 e Italia Uno) dalla Massola (Rete 4), la Villafane (La7) da una delle tante belle pupe della Tv. Qui sta il problema.

Già il calcio è un universo di ripetizioni, televisivamente parlando: si rivedono sempre gli stessi gol, si dicono sempre le solite idiozie. Con l'ingresso delle fanciulle ci si poteva aspettare un po' di novità: modi meno seriosi, atteggiamenti più ironici. In fondo, non è un gioco? Peggio che andar di notte. Più realiste del re, e così anonime da non lasciare traccia, queste qua hanno per di più preso la faccenda sul serio. Fra allenatori scoppiati, giocatori in pensione, giornalisti ciarlieri, che sono la consueta cornice petulante di queste trasmissioni, le fanciulle si integrano e spariscono. Sorriso da contratto, qualche posa civettuola (ma neanche tanto: il calcio è un mondo immorale popolato di moralisti), qualche scollatura, e stop.

Se aprono bocca è peggio: Elisabetta Canalis, avendo in studio il brasiliano Rivaldo, gli ha chiesto - lo giuriamo: è la verità - come aveva trovato l'Italia e gli italiani. Anche se sembra impossibile, in una dichiarazione al solito più diffuso quotidiano italiano, la fanciulla aveva anticipato: "Farò domande [ai calciatori] che mai si aspetterebbero" (CdS, 13 luglio 2002). Troppo forte. All'opposto della Parietti, che era una notevole 'presenza' ben giocata, le fanciulle in fiore del calcio televisivo di oggi fanno parte dell'arredamento dello studio. Stanno dove le mettono. E comunque, nessuna di queste vispe Terese ha raggiunto la perfezione di Raisport - Sport 2 Sera. Sabato 14 settembre, prima di campionato: ore 22.45, Rai2. Servizio commentato (voce maschile: Marco Civoli) di Modena-Milan, 0-3. Il centrocampista rossonero Pirlo diventa, che ci crediate o no, "Pirla". Tremiamo al pensiero di cosa potrebbe accadere al portoghese Figo, che per fortuna non gioca in Italia. E per favore non diteci che siamo politicamente scorretti.









 
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