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Una sera di festa rock

di Michele Manzotti
  Il logo del gruppo
Data di pubblicazione su web 24/05/2010  

Hanno concluso cantando in coro Highway to Hell, uno dei loro grandi successi, tenuto apposta per il finale a effetto. Erano arrivati a Udine in quarantaseimila per gli Ac/Dc. D'altra parte se si parla di mito nel rock, gli Ac/Dc ne fanno parte in pieno. Non solo per le straordinarie vendite dei dischi durante tanti anni di attività, ma anche per la figura del cantante scomparso Bon Scott. Scott era infatti l’autista della formazione nata per iniziativa dei fratelli Angus e Malcolm Young. I due non erano soddisfatti del primo cantante, tanto da dover allestire delle audizioni. Scott lo venne a sapere e il suo ingaggio fu determinante per il suono della band: anche se nel 1974 era il meno giovane della formazione, fu lui che diede ispirazione per un rock “hard” ma di grande impatto. Impersonava uno dei tanti “maledetti” della musica per l’uso di alcol, arresti dopo risse, matrimoni falliti e la sua fine nel 1980 avrebbe potuto stroncare l’esistenza stessa della formazione.

 


Un momento del concerto


Eppure dopo un primo periodo di comprensibile sbandamento, l’energia fu ritrovata grazie alla scelta nel nuovo cantante Brian Johnson. Una personalità totalmente diversa da Scott, ma altrettanto importante già per il lavoro svolto per il nuovo album. Se con Highway to Hell (l’album più significativo dell’era di Bob Scott, uscito nel 1979) gli AC/DC avevano raggiunto la popolarità mondiale, Back in Black del 1980 fu l'album che li consegnò alla storia. La canzone che diede il titolo all'album regalò al mondo del rock uno dei suoi riff più famosi e riconoscibili e, come il già ricordato Highway to Hell, si guadagnerà in seguito una posizione nella Rock and Roll Hall of Fame come una delle 500 canzoni più importanti nella storia di questo genere musicale. Inoltre è attualmente considerato il secondo disco più venduto di tutti i tempi, e il disco più venduto in assoluto da parte di un gruppo rock. Poi sarebbero nati altri problemi (come l’abbandono del gruppo da parte di Malcolm, successivamente rientrato) ma grazie a questo grande successo la vicenda degli Ac/Dc continua ancora. Dischi, colonne sonore prestigiose (Iron Man II) e soprattutto concerti da tutto esaurito.

 


Un momento del concerto


Come a Udine, dove il rito si è ripetuto allo stadio Friuli in unica data italiana. Grandi schermi per evidenziare la presenza scenica di Brian Johnson e soprattutto di Angus, che ha prodotto un memorabile assolo di chitarra nella sua abituale tenuta con i calzoncini corti. Ma non va dimenticata la funzione di Malcom vero uomo d'ordine del gruppo con la sua chitarra ritmica e della essenziale ma efficace sezione ritmica formata da Cliff Williams (basso) e Phil Rudd (batteria). Un successo annunciato ma con momenti memorabili come l'iniziale Rock'n'roll Train, Thunderstruck, la partecipatissima The Jack e la potentissima T.N.T. Johnson non ha più la voce di una volta, ma questo è il problema minore in una serata dove il popolo del rock'n'roll si era radunato e non aspettava altro che di festeggiare.

 

 




 
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