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Certe Notti... a passo di danza

di Gabriella Gori
  Certe Notti
Data di pubblicazione su web 19/10/2009  

Certe notti dell’Aterballetto, in prima assoluta al Teatro degli Arcimboldi di Milano con coreografia di Mauro Bigonzetti e canzoni e poesie di Luciano Ligabue, è uno spettacolo i cui pregi e difetti vanno considerati al di là del puro accadimento scenico. E questo perché l’Aterballetto, la più importante «realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche» che festeggia il primo trentennale di attività, esplora con questa produzione i "territori" rock di Luciano Ligabue e porta l’arte coreutica ad incontrare i gusti di un pubblico giovane, spesso ignaro della “cosa danza e balletto”.  

 

Sotto questo profilo Certe notti è un’operazione vincente che richiama i numerosissimi fans del "Liga" e, nel contempo, diffonde il "verbo coreutico" fra nuovi e possibili neofiti riempiendo i teatri come è successo agli Arcimboldi e come succederà di sicuro nelle date che da novembre ad aprile vedranno la compagnia emiliana esibirsi nelle piazze italiane.

 

Senza contare che a questo si aggiunge la pregevole fattura del prodotto con i costumi di Kristopher Millar e Lois Swandale, ideati in collaborazione con Mariella Burani Fashion Group e ispirati alla moda giovanile di Into the groove di Madonna, e le scene con le accurate video installazioni di Angelo Davoli. Immagini riprese nel Cantiere Morini di Montecchio Emilia in Val D’Enza con le ballerine in tutù bianchi e i ballerini a torso nudo che animano spazi infiniti tra cielo e terra, mentre sul palcoscenico si muovono altrettanti dancers in un’atmosfera "rockeggiante" e disco creata dalle luci di Carlo Cerri e dai testi e le musiche di Ligabue.


 



 

Una colonna sonora registrata con quindici brani inframmezzati da poesie del cantautore e dialoghi tratti dal film Radio Freccia, tutti rigorosamente cantati e declamati dall’inconfondibile voce dell’artista a dire il vero un po’ improbabile come maître à penser del terzo millennio ma, senza dubbio, capace di trascinare con le sue frasi ad effetto il pubblico presente in sala e non solo. Entrando poi nello specifico ballettistico corre l’obbligo di fare dei distinguo perché se Certe notti non permette di usare nel suo senso proprio la parola coreografia, certo mette in mostra uno splendido organico, composto da una ventina di formidabili elementi forgiati e diretti dal piglio deciso di Cristina Bozzolini, a capo dell’Aterballetto dal febbraio 2008.

 

Autore della “coreografia” è Mauro Bigonzetti, già direttore della formazione emiliana dal 1997 al 2007 e dal 2008 coreografo principale della stessa, unico fra i “coreoautori” italiani ad essere chiamato a coreografare per il New York City Ballet e a collezionare committenze di prestigiose compagnie internazionali.

Un vero e proprio "big" che, in collaborazione con un altro "big", si adopera per mettere in danza le canzoni e le poesie del rocker di Correggio. Un esperimento per il quale sarebbe più appropriato parlare di cinestetica danzata più che di coreografia se si intende la coreografia come la costruzione di un pensiero danzato, astratto o concreto che sia, e la cinestetica come una sensazione provocata dal movimento in risposta ad una forte sollecitazione musicale, che fa scattare l’impulso a ballare.  

In sostanza lo spettacolo procede per quadri ispirati ai testi di Luciano e corredati dai video di Davoli, alternando scene corali, duetti e soli, in un fluire continuo di energia che traspare dai corpi tesi e forti dei protagonisti che eseguono rocambolesche e ardue evoluzioni con braccia, gambe, busti piegati al limite dell’umano. Un vero e proprio tour de force che solo questa “meglio gioventù” di Cristina può avere l’ardire di affrontare e reggere con grande generosità e abnegazione.

 

A onor del vero il "vero Mauro" – il coreografico per intendersi – esce fuori in alcuni bellissimi soli, in particolare quello di Valerio Longo, e in alcuni passi a due dando un tocco di classe ad una serata senza dubbio trascinante anche nell’ostentazione maschia dei corpi virili e nell’accentuata androginia di quelli femminili. Una classe e uno stile che non mancano agli interpreti, un corpo di ballo possente, magnifico, compatto, capace di esprimere la potenza del movimento e letteralmente sommerso dagli applausi e dal successo di Certe notti.   

  

Certe Notti
cast cast & credits
 

 


 



 

 


 






 

 
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