Con lui se ne è andato un pezzo di storia della musica italiana. Ma anche della televisione, quella gloriosa in bianco e nero. Virgilio Savona, lanima del Quartetto Cetra, è morto lo scorso 27 agosto allospedale San Giuseppe di Milano alletà di 89 anni. Malato da alcuni anni, si è spento per complicazioni dovute anche alletà. Con lui, fino alla fine, Lucia Mannucci, compagna di una vita, voce femminile e oggi unica superstite del Quartetto. Prima di Savona infatti, se ne erano andati Tata Giacobetti nel 1988 e Felice Chiusano nel 1990.
Savona è stato un protagonista indiscusso della canzone e del teatro musicale. Il Quartetto Cetra è stato il marchio che lo ha fatto conoscere al grande pubblico, ma dagli anni 60 in poi Savona aveva diversificato la sua attività artistica affrontando una carriera solista, di ricercatore e di discografico dirigendo la collana «I dischi dello Zodiaco». Palermitano di nascita, sceglie ben presto di abbandonare il repertorio classico del pianoforte per affrontare a tempo pieno la canzone e il jazz. Il Quartetto Cetra nasce nel 1941 allinterno dellEiar a Roma ed è una formazione interamente maschile: con Savona è già presente Giovanni Giacobetti (detto «Tata» per la sua caratteristica imitazione del contrabbasso), Enrico de Angelis, ed Enrico Gentile, sostituito lanno successivo da Felice Chiusano. De Angelis lascia poi il posto nel 1943 ad Agenore Incrocci fino al 1947, quando finalmente subentra la moglie di Savona, Lucia Mannucci. Con lei, conosciuta allEiar e sposata nel 1944, il Quartetto rimane in attività fino al 1988.
Parallelamente alle trasmissioni radio, arrivano le prime incisioni, le tournée in Italia e allestero, le rappresentazioni teatrali. Savona non è solo una della quattro voci, ma è anche compositore a arrangiatore. E il trait dunion tra il jazz e la canzone melodica italiana, e dalla sua penna nascono centinaia di brani. Tra questi In un vecchio palco della scala, Nella vecchia fattoria, Musetto, che entrano stabilmente in repertorio insieme a Un bacio a mezzanotte, Donna (di Kramer, Garinei e Giovannini) e Vecchia America di Lelio Luttazzi. In televisione Savona è protagonista con il Quartetto di unindimenticata serie chiamata «La biblioteca di Studio Uno» dove i grandi classici della letteratura vengono rivisitati come fossero commedie musicali. Un altro classico tv dei Cetra è il western «Non cantare, spara» con la partecipazione di altri artisti tra cui Mina.
Quartetto Cetra
Negli anni 70 la già ricordata esperienza con «I dischi dello Zodiaco» insieme al musicologo Michele Straniero. Tra i titoli «Sexus et Politica», dove i testi dei classici latini vengono messi in musica da Savona e affidati alla voce di Giorgio Gaber. Il Savona compositore ha poi un riconoscimento che arriva direttamente da Luciano Berio: nel 1983 gli viene commissionata unopera per ragazzi da rappresentare al Maggio Musicale Fiorentino. Nasce così «Lopera delle filastrocche» composta sui versi di Gianni Rodari e che sarà rappresentata al Teatro della Pergola di Firenze e in molti teatri dItalia.
Dopo la morte di Giacobetti e la conseguente fine del quartetto, Savona non smette di lavorare, proseguendo lattività di compositore e di operatore musicale. Nasce il premio Cetra dedicato ai gruppi vocali, tante canzoni vengono tirate fuori dagli archivi per diventare preziose incisioni. Ricordiamo «Cose delicate» dellAmiata Records, «Sassofoni e vecchie trombette» della Twilight Music dalle teche Rai, «Capricci» pubblicato da Ala Bianca. Il Club Tenco gli dedica unedizione del premio nel 2004 con un successivo tributo discografico di tanti artisti italiani alle sue canzoni. Infine, proprio lo scorso anno il figlio Carlo ha curato insieme a Enrico de Angelis unantologia in Dvd con un libro (per Radiofandango) per ricordare i Cetra e il loro ruolo fondamentale nella musica italiana.