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Viva Pregadio

di Roberto Fedi
 
Data di pubblicazione su web 12/01/2009  

Ora c’è un motivo in meno per guardare La corrida su Canale 5 il sabato sera. Un po’ aveva stufato, con quei poveretti a farsi prendere per i fondelli da un pubblico che faceva parte dello spettacolo (spettacolo come lo intendevano gli antichi romani al Colosseo: dagli a chi soccombe, insomma). Una sua freschezza all’inizio ce l’aveva, perché metteva in scena un’Italia minore, anzi minima, che si truccava nei modi più sgangherati per far ridere gli amici al bar del paese. Almeno quelli erano dilettanti sul serio, in mezzo ai tanti dilettanti per professione che si vedono ogni giorno in televisione, su ogni Rete.

Il programma era passato indenne, anzi era migliorato, dalla Radio alla Televisione, e da Corrado a Gerry Scotti. Che secondo noi esagera nelle sue presenze in Tv: alla fine dovrebbe sapere, lui che ‘fa’ la Tv da decenni, che la sovraesposizione danneggia. Guardi Fiorello, che probabilmente è l’uomo di spettacolo più intelligente non solo d’Italia ma d’Europa. Appena un programma, per esempio Viva Radioidue, è divenuto un cult, come suol dirsi, l’ha chiuso. Personalmente ci dispiace parecchio: ma è meglio lasciare rimpianti che noia. Come dicevano una volta i buongustai, è bene alzarsi da tavola non del tutto sazi. Erano gente di buonsenso, oltre che di buongusto.

Ora il maestro Pregadio, che dirigeva l’orchestra (sempre più numerosa) dall’inizio del programma alla Radio, è stato messo brutalmente in pensione. Inspiegabile. La Rete ha detto che è stato per motivi di salute (ha ottant’anni, ma non è mica una malattia). Col cavolo, ha risposto lui: io sto benissimo. Gli hanno proposto di venire ogni tanto a fare un’ospitata. Neanche per idea, ha risposto. Lo Scotti (cha sempre più ‘fa’ il simpatico senza essere spontaneamente simpatico: brutta cosa in Tv, dove a differenza che al cinema i nodi vengono al pettine) lo ha anche un po’ pregato, il Pregadio: per me è come un padre, ha detto. Vedrete che alla prima puntata viene.

Il pistolotto era così visibilmente artefatto, e artefatto male, che era chiaro che il vispo Pregadio non sarebbe venuto. Infatti non s’è visto. Al suo posto un imbarazzato Vince Tempera, che magari sarà bravissimo ma televisivamente è talmente imbranato che al momento di dirigere un ‘pezzo’ d’opera ha passato la bacchetta a un orchestrale. Così almeno dalle cronache (noi, in omaggio al maestro  Pregadio, non l’abbiamo visto). Ma si può?

Morale: la Corrida ha perso, nel duello serale con Rai Uno: che presentava un invedibile Ballando con le stelle, figuriamoci, con addirittura l’invedibilissimo Emanuele Filiberto di Savoia. Ha preso solo il 22,58 % di share, contro il 31,01 del concorrente.

Ci fa piacere. Non per l’invedibile di cui sopra, ovviamente, ma per l’inossidabile maestro Pregadio. Che era, e non ci voleva molto a capirlo, gran parte del successo del programma. Insomma: voi togliereste Del Piero alla Juventus solo perché ha qualche annetto? Provateci, e poi vedrete.







La Corrida

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