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Gazati

di Roberto Fedi
 
Data di pubblicazione su web 07/01/2009  

In questi giorni di fine vacanze, mentre anche Bertolaso avverte che è meglio rientrare un giorno o due prima per evitare il ghiaccio (come se di solito in inverno ci fosse il solleone: mah), una diatriba in punta di penna è intercorsa, per ragioni televisive, fra il ministro degli Esteri Frattini e l’editorialista Lina Sotis del ‘Corriere della Sera’. Il motivo: mentre a Gaza scoppiava quello è scoppiato, il TG1 ha intervistato com’è ovvio il nostro Ministro degli Esteri. Che, si capisce, se ne stava all’estero (sennò che ministro degli esteri sarebbe?), o quasi: insomma sulle Dolomiti o giù di lì. E che si è fatto intervistare, bello abbronzato e anzi cotto dal sole (così cheap, diciamolo pure), in tuta sponsorizzata da sci e in uno chalet di lusso. La Sotis, con molta ironia (complimenti), gli faceva notare che, almeno, quando il Ministro va in giro e in vacanza si porti un abito scuro di riserva: può servire, per interviste sulle tragedie del mondo.

Risposta di Frattini, all’incirca: anche Obama, nelle stesse ore, era fotografato alle Hawaii in shorts. Controreplica della signora Sotis: certo, nessuno si meraviglia se Obama va a fare il bagno in costume da bagno. Lei invece, caro Ministro, non stava facendo il bagno, né un paparazzo l’ha colta al volo. Lei stava concedendo un’intervista su una questione drammatica.

Mentre facciamo i nostri complimenti alla signora Sotis, rileviamo due o tre cose. La prima: il ministro (da qui in poi lo scriviamo con la minuscola) ha risposto su Facebook. Su che? Un ministro risponde, se risponde, su un giornale, o con una nota della sua segreteria. Che cavolo c’entra Facebook? Da quando in qua un cittadino deve essere iscritto a Facebook per conoscere il punto di vista del suo ministro degli Esteri?

La seconda: che provincialismo, ragazzi. Possibile che questi qua, nel bene e nel male, non sappiano fare altro che citare Obama? E che c’entra? Se un giorno Obama molla un rutto, per questo un ministro italiano può fare un’intervista a colpi di rutti? Cose da pazzi.

La terza: in tutto questo girotondo di abbronzati (a ciascuno il suo: e forse è freudianamente  per questo che il ministro, berlusconiano di ferro, ha citato Obama) e di intutati – cioè, di un solo intutato –, una cosa non ci è chiara: ma come la pensa il Frattini, nero come la cioccolata fondente al sole delle alture, su quello che sta succedendo a Gaza? Ce lo dica anche in shorts, se vuole, ma ce lo dica.






Frattini in tuta e Lina Sotis

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