Papi e pupe
di Roberto Fedi
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Data di pubblicazione su web 23/10/2006 |
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Detto fra di noi: che Le Pupe e i Secchioni, che stasera (23 ottobre) termina trionfalmente su Italia Uno, sia stato un successo non ce ne interessa un bel niente. Non siamo di quelli che stanno lì a discettare – a pagamento – sul trash, inteso come nuova forma darte del Terzo Millennio. Il trash è trash: spazzatura. Stop.
Per fare un esempio. Se passando per strada qualcuno vi rovesciasse addosso dal terzo piano un secchio di merda (pardon: fa più effetto), voi stareste a discutere con il lanciatore di questioni come lEstetica, la Massmediologia, la Semiotica televisiva o altro? Speriamo per voi di no.
Ecco, il problema è questo. Che i giornali, sia specializzati che non, e i colleghi critici della televisione (chiamarli colleghi ci fa effetto, a dire il vero), se prendessero in testa quel famoso secchio, starebbero a disquisire, specialmente a pagamento. Noi, no.
Per cui la nostra opinione è questa: che cè un limite. Che esiste anche, non sappiamo se ve lo ricordate, unidea del gusto, oltre che dellolfatto (vedi sopra) e del tatto (idem). Che una volta almeno cera, e forse oggi no, un senso di rispetto, per esempio della donna. Che mettere un po di bonazze seminude, sbertucciarle facendo dire loro le castronerie più sesquipedali (ritratto di Dante: chi è? un capo indiano! Di Marx: Carlomagno!), è offensivo: non per loro, che sarebbero disposte a tutto, ma per chi sta di fronte alla Tv e non è un deficiente. Che prendere un po di ‘intellettuali (madonna che idea degli intellettuali hanno in Tv!) e far ridere la gente facendo vedere quanto sono inibiti, goffi, scemarelli, brutti, e comunque infoiati da un po di pupe con tette fuori, è unoffesa senza aggettivi.
Insomma: ormai la Tv è questa. La Tv di Papi e delle Pupe. Cè da vergognarsi, onestamente. Con un avvertimento: il primo che prova a tirarci un secchio di merda dalla finestra, è un uomo morto. Parola di intellettuale.
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