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Vaticano dixit

di Roberto Fedi
  Suore della Molvania
Data di pubblicazione su web 09/06/2006  
Tutto pensavamo di potere (o dovere) fare nella vita, ma non di difendere Mara Venier. Sulla quale, è inutile fare autocitazioni perché i nostri lettori lo sanno benissimo, abbiamo da sempre detto quasi tutto il male possibile. E invece guardate un po’ cosa ci tocca fare, nel nuovo regime cattolico-comunista-diessino-ulivista-unionista e chissà che altro – ragioniamo così all’ingrosso, un tanto al kilo.

Perché arriva questa strepitosa notizia. Che la povera- si fa per dire – Mara è stata fatta fuori dal Del Noce nella conduzione del programmaccio della domenica pomeriggio su Rai Uno per la prossima stagione. Motivo dichiarato: i bassi ascolti. Motivo (sembra) reale: per fare posto, su pressioni del Vaticano e dei cattolici (riferiamo dal "Corriere della Sera" del 6 giugno), a Lorena Bianchetti.

E chi è? Diranno i nostri piccoli lettori. Infatti sfidiamo qualsiasi spettatore a ricordarsi di chi si tratta. Allora rinfreschiamo loro la memoria. E’ quella presentatrice che si è sempre occupata, con faccina pulita e toni cattolico-soft, delle trasmissioni appunto cattoliche della domenica mattina (ne abbiamo parlato a suo tempo: La mattina del Signore). La definimmo "la ragazza della parrocchia accanto", e tanto ci sembrava che meritasse. Poi andò a fare la telecronaca delle riunioni oceaniche della gioventù cattolica. Insomma, una madonnina infilzata (non è un’offesa, lo diciamo per eventuali querele: è una citazione da Manzoni, Promessi sposi, a proposito di Lucia – si parva licet).

Ora ce la ritroveremo, sembra, sempre la domenica ma dalla mattina al pomeriggio. Dice il "Corriere della Sera" (nel caso, signora Bianchetti, quereli Paolo Mieli) che la scelta di ‘far fuori’ la Venier deriva dal ‘caso Zequila’ e da un’intervista con Melissa P., scrittrice osé. Figuriamoci.

Questa, amici cari, è la Rai del dopo-Berlusconi. Vi piace? "A me sembra che non sia una cosa bella", scriveva Carducci a Ghisleri dopo l’Unità d’Italia, a proposito del nuovo corso. A noi, a dirla tutta, sembra vomitevole.

E il bello, my friends, deve ancora venire.

 





 
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