Operazione antipatia
di Roberto Fedi
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Data di pubblicazione su web 05/06/2006 |
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Lo diciamo subito, a scanso di equivoci. Noi non siamo di quelli che tifano per partito preso contro la Nazionale di calcio. Neanche siamo fanatici, o patetici come chi ieri, 2 giugno, durante la partita amichevole (orrenda) con lUcraina sventolava striscioni con su scritto "Vincete anche per noi emigrati". Non esageriamo, insomma, né in un senso né nellaltro. Però.
Però la nostra gentilezza è messa a dura prova, ragazzi. Che gli azzurri siano simpatici, beh è un po arduo dirlo: a cominciare da Lippi, il Cittì o Commissario Tecnico, che tratta male in diretta il povero Paris che gli chiede (fine della partita con la Svizzera di qualche giorno fa: Rai Uno) quale sia latmosfera generale visto quello che sta accadendo e che, aggiungiamo noi, si spera che accadrà nei prossimi giorni (a meno che non si stenda un bel velo pietoso e tutto rimanga come prima: lo temiamo). "Ma io sto facendo il mio lavoro…", ha detto il Paris, invece di mandarlo a quel paese come avrebbe fatto, per esempio, un qualsiasi giornalista di qualsiasi rete americana – il fatto è, o Paris, che avete abituato questi gentlemen a interviste in ginocchio, come se fossero la Madonna: quindi non potete lamentarvi se ora vi maltrattano come farebbero con un qualsiasi magazziniere.
Poi ci si mette la Rai: e qui è veramente dura. Le due partitacce amichevoli (con la Svizzera e lUcraina) sono state commentate dal duo Civoli-Mazzola: che è quanto di peggio, a nostro parere, la Rai ci abbia ammannito finora in tutta la sua storia, spesso ingloriosa. Qualche intervento da postazione-studio di Collovati, ai suoi tempi grande stopper e ora buon parlatore, ha rialzato la media. Ma i due sono esiziali.
Lasciamo perdere lo stile (ci scusiamo con lo stile). Se Inzaghi si riscalda prima di entrare, Civoli chiosa che "sta per battezzare il suo ritorno in campo". Gulp. Quelli che stanno in panchina "sono ai box": che è una metafora presa dal mondo della Formula Uno che non si vede cosa centri con il football. Evidentemente la panchina sembra al Civoli troppo modesta. Per non parlare dei commenti.
Mazzola si spera che sia lì "a gratis", come di solito dicono alla televisione, perché i suoi interventi sono tali che definirli lapalissiani e sgangherati è fare unoffesa al povero La Palisse e ai gangheri. Di solito ripete, con poche (non ha un gran vocabolario) e forse sentite ma stentate parole quello che Civoli ha detto un secondo prima, e che chiunque che non sia cieco ha capito da sé (del tipo: ha colpito la palla di interno destro o roba simile: lhanno visto tutti, e nel frattempo lazione è da unaltra parte). Quindi è inutile, e forse serve solo per far tirare il fiato al commentatore principale. E qui viene il bello – si fa per dire.
Perché il Civoli non commenta: esalta, plaude, vellica, sviolina. Gli azzurri hanno sempre ragione, e gli avversari torto. Il portiere svizzero esce con la gamba tesa? (anche il ‘nostro attaccante laveva: quindi semmai erano pari). Lintervento è addirittura "criminoso". Il ‘nostro Gattuso ne fa uno anche peggio su un avversario immobile? È stato per troppa irruenza, si sa che è un generoso, e poi ha chiesto subito scusa. Il ‘nostro De Rossi (partita amichevole, n.b.) pianta i tacchetti sulla gamba di uno svizzero a terra? Risatina: è stata uno "stupidaggine", ma il ‘nostro, che è intelligente, si è subito allontanato (gli italiani sono furbi, notoriamente).
Così per tutta la partita. Insopportabili. Ogni volta che il portiere svizzero toccava la palla Civoli ricordava il suo intervento "criminoso", lamentando che non fosse stato espulso (era stato solo ammonito). Mazzola, che è addirittura da depressione quando prova a dire battute scherzose, ovviamente si allineava.
Questa è la Rai, e questa è loperazione simpatia che la Nazionale ha messo in piedi dopo che un po dei ‘nostri sono stati negli ultimi tempi più dal giudice che nello stadio, uscendo sorridenti, autografanti e strafottenti come sempre. Il 12 giocano contro il Ghana.
Abbiamo cambiato idea. Forza Ghana.
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