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Sulle onde del melodramma

di Siro Ferrone
  Otello
Data di pubblicazione su web 12/01/2001  
Dopo tre anni di ricerche sceniche, presentate al pubblico sotto forma di frammenti nel 1999 (Schizzi da Otello) e nel 2000 (Progetto Otello), è finalmente arrivata l'edizione completa della tragedia shakespeariana diretta dal regista lituano Eimuntas Nekrosius, giustamente considerato una delle personalità più originali e rigorose del teatro contemporaneo.

La scena è una nave e un'isola. Il proscenio è a picco sul mare, uno sperone di roccia o una prua. Gli spettatori in platea ascoltano le onde schiantarsi con fragore, gli attori osservano il mare con paura e apprensione (da lì salgono gli impeti di passione e lì sprofondano, come in Rebecca la prima moglie). Sullo sfondo, vele ammainate come fossero lenzuoli, dominano tre comparse vestite in modo bizzarro che, agitando contenitori di plastica, suggeriscono la risacca placida di un mare più calmo (si ricordi La Tempesta di Peter Brook). E le diverse altezze della marea emotiva sono misurate al centro del palcoscenico da un altimetro. Gli spruzzi colpiscono qua e là figure, cadono dai calici, grondano giù a lenti rivoli da due portoni collocati ai lati della scena, due barriere sotterranee (o sottocoperta) che trattengono a fatica l'ansito del mare.

Il diagramma dello spettacolo procede anch'esso per onde, in un alternarsi di arie e recitativi come in un melodramma. Sublimi le prime sostenute dalla grazia ballettistica di Egle Spokaite e dalla sobrietà tragica di un grande Vladas Bagdonas. A chi gli ha chiesto perché avesse usato per due volte brani dal Parsifal Nekrosius ha risposto: "Perché sono belle". Tutto lo spettacolo (lungo circa 4 ore e 20 minuti) viaggia verso la semplificazione musicale, favorita da tagli robusti al testo (scompare l'antefatto veneziano e resta solo la perorazione di Otello davanti al Senato, ma abbuiata come il ricordo di tempi lontani). Dunque la tragedia asomiglia ad un libretto. E si può anche ricordare che il primo tentativo shakespeariano di Nekrosius si era avuto nel 1985 con un Romeo e Giulietta in forma di opera rock.



Otello
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