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Isa Danieli, vendicativa signora di Dürrenmatt

di Albarosa Camaldo
  La visita della vecchia signora
Data di pubblicazione su web 08/11/2005  

Una ricchissima anziana signora, Claire Zachanassian, interpretata magistralmente da Isa Danieli, arriva in una cittadina non bene identificata dell'Europa centrale, Güllen, sua città natale, dove una delegazione di abitanti la attende con ansia, tutti lusingati dalla fama della sua ricchezza. La protagonista si rivela subito originale, sia per lo strano corteo che la accompagna, sia per la sua volontà di spiazzare le persone pronte ad accoglierla facendo un'entrata a sorpresa e impedendo il loro piano di benvenuto. Ben presto la 'vecchia signora' rivela il suo intento diabolico: vendicarsi del suo primo amore, Alfredo III, ora onesto e innocuo bottegaio, che l'aveva messa incinta e abbandonata all'età di diciassette anni. La signora è tornata a chiedere la complicità degli abitanti del paese a cui offre soldi per uccidere il suo antico seduttore.

Dürrenmatt, ritenuto il miglior commediografo svizzero del Novecento, ha costruito un testo noir sui meccanismi psicologici che scaturiscono nei tranquilli abitanti della cittadina che, improvvisamente, si interrogano su temi fondamentali quali la giustizia e la maniera di sostenerla. Infatti, prima scandalizzati dalla proposta della signora che trovano illegale e spietata, si lasciano un po' alla volta coinvolgere dal meccanismo della vendetta e si fanno allettare dalla ricompensa promessa, guidati dal Borgomastro (Giuseppe De Rosa), stanco di vedere il degrado della città che amministra, e dal Preside (Lombardo Fornara) che tristemente ammette "sento di diventare lentamente un assassino e la mia sete di umanesimo è impotente".


La visita della vecchia signora


Il regista, Armando Pugliese, che dirige lo spettacolo con un buon ritmo, ha costruito gradualmente la trasformazione dei vari personaggi, caratterizzandola in maniera divertente con l'acquisto di un paio di scarpe nuove gialle da parte di coloro che per primi decidono di accettare il denaro. Il malcapitato Alfredo III, a cui Massimo Foschi attribuisce un tormento e un'inquietudine umana e credibile, si trasforma da carnefice in vittima. Questi si vede, infatti, circondato dai suoi amici, conoscenti e persino dalla moglie e dai figli con le scarpe gialle che fanno di tutto per isolarlo, allettati dalla speranza di una nuova vita priva di povertà. Così anche Alfredo, nella solitudine forzata, arriverà alla conclusione che sia giusto arrendersi e subire l'atroce vendetta per il bene del suo paese che con i soldi della ricompensa potrà tornare a splendere.

Impressionanti sono i personaggi del corteo della signora: i due ciechi Koby (Salvatore Misticone) e Loby (Paolo Pollio), terrorizzati dalla signora dalla quale sono stati acciecati per aver dato falsa testimonianza al processo che determinò la sua cacciata da Güllen e che ora vivono come due cagnolini al guinzaglio di Claire che è stata in grado di ritrovarli e di punirli perché, come dichiara, "Il mondo mi appartiene"; il maggiordomo Boby (Vito Facciolla), che è quasi il suo alter ego e da vent’anni la segue e la serve in tutto, conosce i suoi gusti, ha visto i suoi nove mariti ed è perverso poiché per denaro ha rinnegato i suoi valori etici (era il giudice che aveva emesso la sentenza di condanna per Claire e, lasciata la professione, è diventato il suo primo sostenitore); infine i due ex-gangster di Manhattan, Toby (Luigi Esposito) e Roby (Mimmo Pirolla), che, condannati a morte a Sing-Sing, sono stati graziati per intercessione di Claire che ha versato un'ingente somma di denaro per averli così al suo completo servizio.

La scenografia, realizzata da Bruno Buonincontri, contribuisce a sottolineare la trasformazione degli abitanti di Güllen: da luogo squallido e scalcinato, grazie al denaro della signora, man mano si arricchisce di elementi mobili, che testimoniano il progressivo arricchimento del paese e compongono come un puzzle la nuova e abbellita Güllen. La musica ha una funzione portante nella realizzazione dello spettacolo: Scialò, in accordo con il regista, ha costruito una partitura di suoni prodotti dal vivo da alcuni degli interpreti con estrema abilità, come il fischio del treno, lo stridere delle rotaie, o i versi degli animali del bosco. Altre musiche spaziano da una canzone tradizionale armena, cara a uno degli ex mariti di Claire, a quelle tipiche della banda che accoglie la signora alla stazione. La musica serve, nell'intenzione dell'autore e del regista, a sottolineare il paradosso di una situazione: così in un momento drammatico viene inserita una musica allegra e spensierata. Seguendo questa direttiva Scialò ha aggiunto altri temi musicali allo spettacolo – il Tema di Claire, Felici noi, La marcia solenne, Viva felice – proprio per sostenere la matrice noir presente nel testo.

La visita della vecchia signora è stata pensata dal suo autore come una commedia crudele, ma viene resa dagli interpreti con grande umanità, con tristezza, rassegnazione, non con la rabbia della vendetta e in alcuni tratti con un sottile umorismo che porta gli spettatori a riflettere su quale sia la vera giustizia.





La visita della vecchia signora
cast cast & credits
 


La visita della vecchia signora
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La visita della vecchia signora




 
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