drammaturgia.it
Home | Cinema | Teatro | Opera e concerti | Danza | Mostre | Varia | Televisioni | Libri | Riviste
Punto sul vivo | Segnal@zioni | Saggi | Profili-interviste | Link | Contatti
cerca in vai

Non solo Almodóvar

di Juan Carlos de Miguel (Valencia)
  Luc’a y el sexo
Data di pubblicazione su web 01/01/2001  
Il cinema della Spagna democratica nella sua dimensione internazionale sta andando oltre l'effetto Almod—var e offre nuovi valori sempre più attraenti e sicuri. Per l' Italia (e non solo) Pedro Almodóvar è stato il portavoce dei grandi cambiamenti estetici e sociali della Spagna degli ultimi decenni, il pubblico si è arreso davanti ai suoi film e continua a ricevere volentieri le sue novità (come l'ultimo, Todo sobre mi madre, 2000). Però, nel 2001, altri film come ad esempio La comunidad, di Alex de la Iglesia (con una eccellente Carmen Maura, attrice nota agli spettatori italiani appunto per i suoi precendenti lavori almodovariani) o anche Kr‡mpack, di Cesc Gay, sono rimasti durante settimane nelle sale italiane, come prova della freschezza e creatività del giovane cinema spagnolo. A una recente Mostra di Venezia si è fatto conoscere dal pubblico europeo Alejandro Amenábar, un regista giovanissimo interessato al cinema di genere diretto al grande pubblico che ha fatto già tre thriller, Tesis (1997), Abre los ojos (1999) e adesso The others, e con cui ha fatto il salto con successo verso gli schermi nordamericani. Amenábar si profila forse come il valore più promettente del giovane cinema spagnolo.

La realtà, però, è che le nuove generazioni di registi (e di attori) stanno offrendo molto di più: notevoli film variamente sociali come Nunca hablarán de nosotras cuando estemos muertas, di Agustín D’az Llanes (1998) - con una bravissima Victoria Abril - Solas, di Benito Zambrano (1999), Barrio,di Fernando León (1998), El Bola (2000) di Achero Mañas o il successo internazionale di Javier Bardem o di Penélope Cruz, per non parlare di Antonio Banderas (uno dei primi prodotti della fattoria Almodóvar), ne sono testimoni.

Uno di questi eccellenti esordienti, molto singolare, è il regista Julio Medem (nato a San Sebastian nel 1958). La prima spagnola di Luc’a y el sexo tenutasi alla fine di agosto del 2001, il suo quinto film, ha suscitato ampie aspettative. Preceduto da Vacas (1992), La ardilla roja (1993), Tierra (1996) e Los amantes del c’rculo polar (1999), Lucía y el sexo riprende e sintetizza bene i temi, le ossessioni e i tratti stilistici di questo regista (che è anche sceneggiatore dei suoi films, come Amenábar).

Dotato di una forte personalità filmica, Medem ci porta in un universo di personaggi giovani che, in un contesto di gente comune, vivono storie sentimentalmente particolari e genuine. Il suo gusto per la natura, la luce, il sole, la luna, il mare, per determinati simboli (qui si ripetono, fra altri, un faro e un cratere di una Formentera splendida), la ricerca di una bellezza fuori degli standard, i tempi lunghi amministrati senza fretta, in questo film si accordano con un intreccio molto letterario in cui realtà e finzione letteraria (il protagonista è uno scrittore esordiente) si mescolano fino a confondersi. Alla prima parte del film dedicata a Lucía succede nel secondA il sesso, in cui i ricordi di una storia d'amore avanzano fino a chiarire allo spettatore la radicale e oscura situazione di partenza e, nella conclusione, gettare nuova luce e nuove speranze su una storia (adesso arricchita di altri personaggi) che sembrava tragicamente finita. Da notare che la struttura delle storie diverse che alla fine convergono è stata praticata a lungo da Almod—var.

La freschezza di attori finora scarsamente conosciuti (Paz Vega, Tristán Ulloa, Elena Anaya), la sobrietà dell' indovinato accompagnamento musicale, la fotografia tutta particolare, il coraggio di scene esplicitamente sessuali inserite in una storia che non è affatto scandalosa, la ricchezza dei sentimenti espressi, la contrapposizione dei poli maschili-femminili e il loro diverso modo di vivere i sentimenti, gli esiti della vita di coppia, formano un tutto fortemente poetico degno di essere visto e goduto. Naturalmente ci sono anche delle limitazioni (ad esempio, una certa tendenza di questo intreccio a divenire un feulleiton) ma nell'insieme spicca la capacità di farci vivere emozioni nuove e di svegliare territori addormentati della nostra sensibilità.

Luc’a y el sexo
cast cast & credits
 






 
Firenze University Press
tel. (+39) 055 2757700 - fax (+39) 055 2757712
Via Cittadella 7 - 50144 Firenze

web:  http://www.fupress.com
email:info@fupress.com
© Firenze University Press 2013